Intervista a 3 compagni a Łódź

Intervista a 3 compagni a Łódź

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E ora di lasciare da parte gli articoli della saga "è ora di sapere qualcosa sulla Polonia", perché arriva un momento dove tanta storia, economia, politica, ecc stanca; è vero che bisogna dare di tutto al pubblico e quindi non mi è venuto in mente nient'altro che intervistare 3 dei miei compagni d'avventura qui nella città di Łódź in quest'Erasmus 2012/13, per fare in modo che con domande che ci siamo fatti tutti prima di venire qui o con altre che sveglino la nostra curiosità (ehehe, che mistero dire così...che in questo momento non so neanche se c'è qualche domanda curiosa, vabbè), imparino quelli che stanno riconsiderando se venir o no, e si chiariscano i loro rispettivi dubbi. I tre compagni sono Edu, Marti e Alba, farò loro le stesse domande, e ognuno dovrà rispondere nel suo turno.

1º- Riassumi con una parola la città di Łódź:

  • Edu: grigia
  • Marti: triste
  • Alba: rovine

Conclusione della prima domanda: le risposte sono state così brutte riguardo alla città, che tranquilli che quando verrete vi piacerà sicuramente di più. È il bello di avere basse aspettative quando si arriva in una città, quindi che la presentino così, è buono per fare in modo che vi sorprenda (boom, retorica aristotelica che vediamo chi convince).

2º- Due cose che vi hanno sorpreso della città?

Edu: "Mi ha sorpreso la mancanza d'umanità che hanno i polacchi; e d'altra parte, l'alcolismo e il numero di negozi che ci sono per la città. Edu ci dice questo riferendosi al fatto che ci sono moltissimi locali che vendono alcol, sarà perché il consumo dello stesso da parte delle persone si mantiene a un alto livello".

Bisogna dire che la Polonia si trova al 23^ posto in quanto a paesi con persone che più alcol consumano, lontano dalla prima Moldavia e dalla Russia.

Marti: "Quello che più ha richiamato la mia attenzione è che ci sono pochi bambini per le strade. Qual è il problema? Forse mancano dei parchi, forse è un problema di riproduzione o forse che non ci sono cani". (Certo, se siete rimasti sorpresi come me quando avete letto dei cani, è normale).

Alba: "Mi sorprende che la gente non sorrida per strada, sono tutti...non so... si vestono tutti di nero; ogni tanto quando vedi qualcuno con un maglione rosso pensi, "è Erasmus sicuro". È come una città dopo un'apocalisse zombie, come in un film".

Edu aggiunge anche che ci sono moltissime persone con problemi di mobilità alle gambe, la maggior parte giovani, cosa che sorprende, logicamente.

Conclusione: sentono la mancanza di tutto quello che trasmette la vita, sorrisi, colori, mobilità, ecc.

3º- Però... e qualcosa di positivo?

Edu: però... dobbiamo essere sinceri? Allora... è collegata molto bene con altre città, e anche con tutte le parti della città. I trasporti sono molto economici.

Marti: l'alcol e il cibo sono economici.

Alba: mmm di positivo c'è che ci sono luoghi che non sono male. ...non so...cavolo... la città ha "laser tag" per esempio, ha Manufaktura, e ci sono molte cose da fare.... il cibo non è male (si sta comportando bene con la città anche se le cose belle non le escono con naturalità). Inoltre, tutti i locali sono vicini l'uno all'altro e il bus notturno è una buona idea, anche se passa ogni ora.

4º- Com'è l'ambiente Erasmus?

Edu: complesso, perché credo che sia la parola che meglio lo definisce. Il gruppo Erasmus si divide in molti altri gruppi diversi che si dividono a loro volta in ghetti però che alla fine si ritrovano tutti in un piccolo luogo. Il ghetto più grande è quello spagnolo, e anche così dentro lo stesso vediamo che ci sono anche altri piccoli gruppi formati da spagnoli. Per concludere, fruttuosamente positivo.

Marti: ci sono molte feste che organizza sopratutto la ESN, sia la festa nell'autobus o all'attesissimo “international speed dating”, che può essere uno tra i migliori giorni dell'Erasmus.

Alba: io credo che siamo troppi spagnoli. Mi piacerebbe che ce ne fossero di meno, e più varietà di altre nazionalità, perché tutti siamo o spagnoli, o turchi o italiani o francesi. Mi piacerebbe praticare di più l'inglese, e la formazione di gruppi nazionali, sopratutto spagnoli, fa sì che alla fine non si parli molto inglese. A parte l'ambiente Erasmus, c'è anche la figura dei mentori (dobbiamo dire che nessuno dei tre intervistati ha avuto fortuna, visto che non si sono cagati nessuno di noi), perché ti rendono la vita più facile se sei Erasmus, insieme alla carta sconto, ecc.

5º- È vero che fa molto freddo lì?

Edu: sì fa un po' di freddo, però è più che sopportabile, non è niente che uno spagnolo che non sia dell'Andalusia non possa sopportare (il ragazzo è della Galizia). Antonio è un'eccezione, con chiari problemi nel sistema nervoso e circolatorio.

Marti: meno di quanto mi aspettassi, fa freddo però se ti metti dei vestiti pesanti puoi uscire in strada perfettamente.

Alba: io mi sono comprata tre magliette termiche e non me le sono ancora messe e tra poco torno in Spagna, quindi la risposta è un no convinto. Forse dopo farà più freddo e malediciamo tutto, però per adesso no e siamo a dicembre.

6º- E la festa a Łódź?

Edu: mmmmmm, (pensa per un momento), grande però centrata in un unico tipo tanto nella musica come nel divertimento. Non c'è una grande varietà tra i locali notturni (parla specialmente delle discoteche), tuttavia tra i bar e i pub sì che c'è abbastanza differenza.

Marti: è senza dubbio una delle migliori cose che ha la città, ci sono abbastanza discoteche e bar; anche se il lato negativo è che sono lontane dal lumumby, e questo ti fa pensarci due volte prima di andare, e certo se esci e c'è solo un bus notturno nella città che ti porti a lumumby ti rimangono solo le tre "K", "Casino", "Cocomo" e "Kebab" (anche se lascia chiaro in ogni momento che le tre "K" sono uno scherzo, non ha problemi né con il gioco, né con gli show erotici; a proposito l'intervistato ci dice che al Cocomo ci sono offerte tutti i venerdì; né con i kebab).

Alba: mmmm io credo che i bar non siano male, però quando è ora di andarsene dal bar e andare in qualche discoteca o qualcosa di simile, non trovo quello che mi piace; è tutta musica molto commerciale e non ci sono locali di altri stili, che sono dove io andrei; anche se dopo alcuni cicchetti di vodka, non sono poi così male. Alba aggiunge anche che se sei donna e sei in Polonia, i polacchi ti offriranno da bere qualsiasi cosa, una volta addirittura una bottiglia di champagne.

Conlusione: se ti compri una bottiglia di vodka per 5 zlotys e ti ubriachi, ti diverti in qualsiasi locale.

7º- Molti si domandano..... com'è si rimorchia lì?

Edu: le polacche hanno frainteso l'influenza cristiana, gli piace iniziare cose che dopo non finiscono (polakinha). Hanno un modo strano ed erratico di relazionarsi con la gente del sesso opposto, cosa che provoca strane situazioni e sessualmente ambigue (sicuramente, molte ragazze quando leggeranno la risposta di Edu, lo troveranno un ragazzo interessante e sexy, per questo che se qualcuna è interessata a lui, non si faccia problemi e commenti sotto l'articolo).

Marti: che dire di più di quello che hanno detto i miei compagni (Alba anche se si trova alla terza posizione, è la prima a parlare), condivido totalmente quello che hanno detto i miei compagni.

Alba: si crea l'"effetto animatrice" (made in Barney Stinson) nelle ragazze. Quando le vedi tutte insieme, dici, be' non sono niente male, però dopo più passa il tempo e ti avvicini, più il punteggio si abbassa molto. Se i polacchi o polacche ti sentono parlare in spagnolo, ti cercano senza tanti complimenti; vengono a parlarti e sedurti però dopo la probabilità della "polakinha" è molto alta (matematica pura = game over).

Anche negli uomini si crea l'"effetto animatrice", e bisogna dire che sono un po' pazzi, molte spalle però poco cervello (devo dirvi che lei è fidanzata e che non le interessa nessuno).

E qui apriamo la sezione di "domanda libera" per ognuno degli intervistati.

8º- Per Marti: È facile passare gli esami?

Edu: Velocemente risponde a Martin, che "tu non hai fatto ancora nessun esame". Nonostante ciò risponde fermamente di sì, anche se non ha ancora fatto neanche un esame. Ho cinque materie questo quadrimestre e un solo esame.

Marti: sì, però sono dovuto andare a lezione perché è obbligatorio e fare abbastanza lavori. È chiaro che ogni materia e facoltà sono diverse.

Alba: passare passi sicuro, però fanno l'appello e bisogna andare a lezione. È vero che bisogna fare molti lavori ed esposizioni in una lingua che non è la tua, quindi almeno devi leggere.

9º- Per Alba: È consigliabile andare in una residenza o un'appartamento?

Edu: non si può scegliere né la famiglia né i compagni di residenza (voglio veramente bene alla mia famiglia, gli voglio bene), quindi se sei fortunato sia quale sia la tua scelta, sarà una buona scelta (e si sente soddisfatto dopo aver detto tutto questo).

Marti: io sceglierei la residenza. Bell'ambiente, molta festa, molte polacche e inoltre è l'opzione più economica. Non c'è nulla da pensare, residenza.

Alba: io sceglierei di nuovo la residenza, perché è dove va tutta la gente, le feste iniziano qui, è cosi vicina all'università e il campo di Lumumby non è male, c'è un po' di tutto (rispetto a quello che c'è a Łódź), tre bar, un ristorante, una pizzeria, un supermercato e due bancomat (con un buon cambio da euro a zlotys). Nella residenza c'è più vita sociale che in appartamento, però ci sono anche cose che non sono molto comode; per esempio i letti non sono molto buoni e prendere una lavatrice è come prendere Spiderman in una radura (arriva David alla porta) e certo, se ha dei buoni compagni di residenza perfetto però condividere stanza a volte è un po' pesante.

10º- Sceglieresti di nuovo Łódź?

Edu: no, però sceglierei di nuovo quattro persone.

Marti: sì, perché volevo andare in Erasmus non mi importava la destinazione.

Alba: sì, anche se non l'ho scelta, era l'opzione secondaria, e se dovessi scegliere tra sceglierla o non andare, la sceglierei di nuovo.

Bene, qui finisce la prima intervista, e spero che non sia l'ultima. Vorrei ringraziare chi ho coinvolto e spero che serva alla gente per decidere se venire o no venire in Erasmus in questa città.



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