Ho incontrato la mia Host Family per la prima volta in Svizzera.

Pubblicato da flag-it Cristian Fabi — 7 anni fa

Blog: In Italiano
Tags: Generale

Probabilmente chi ha ricevuto il proprio placement una settimana prima di partire, dopo quello che sto per dire, mi manderà a cagare. Il fatto è che io la mia famiglia Americana l'ho conosciuta prima ancora che io andassi in America.

Una Gita in Svizzera.

Tutto è cominciato quando ho ricevuto la prima email dalla mia famiglia ospitante, il cinque di Maggio 2014. Da quel giorno in poi non abbiamo fatto altro che scriverci, poi ho aggiunto la mia American mom su Facebook e mio papà ospitante, che ancora non lo aveva, se l'è fatto per parlarmi. In una di queste email mi dicono che a luglio sarebbero andati in Svizzera e siccome sanno che Milano è abbastanza vicina mi hanno proposto di andare a St. Moritz ed incontrarli la. Ovviamente ho risposto loro che mi avrebbe fatto molto piacere vederli e che avrei subito chiesto ai miei genitori se avrebbero avuto da fare quel giorno o se mi avrebbero potuto accompagnare. Anche loro hanno accettato l'invito, anche perché la mia famiglia era molto curiosa di conoscere le persone con cui avrei vissuto all'estero e quindi l'ultima domenica di Luglio ci siamo messi in automobile, con destinazione finale St. Moriz. Non sapevo come vestirmi se devo esser sincero, perché comunque so come sono fatti gli Americani, insomma si vestono con vestiti larghi e quant'altro, però erano in Svizzera per lavoro quindi probabilmente si sarebbero vestiti eleganti, così mi sono messo una camicia bianca, d'altronde the first impression counts, doesn't it?

Abbiamo dato loro appuntamento verso le tre, con la speranza di incontrarci dopo pranzo. Io e la mia famiglia ci siamo fermati presso una trattoria lungo la strada per mangiare delle pizzette veloci. Quando siamo arrivati all'hotel dove mi avevano detto che avrebbero alloggiato sono andato un attimo in panico. Non sapevo come dirgli che ero li fuori perché non avevo più internet avendo superato il confine, e quindi alla fine sono entrato e mi sono avvicinato alla reception per chiedere informazioni, quando una signora si alza da una poltroncina ed esclama il mio nome con grande entusiasmo "Cristian! Hi!". Mi si è fermato il battito del cuore per un nano secondo e non sapevo dove girarmi, quando me la sono vista addosso. Mi ha racchiuso tra le sue braccia e mi ha detto qualcosa come "It's so nice to finally see you!" ed io, che già non ero una cima nello speaking, non riuscivo a dire altro che "yeah" dall'emozione che provavo. Così poi mi dice "Brian is just taking his camera from our hotel room, he is going to be downstairs any minute" ed ecco che sbuca un uomo alto con gli occhiali da sole "Hi Cris!", si trattava del marito. Tutti e due con un sorriso gigante sulla faccia, si può dire che erano emozionati almeno quanto me, così usciamo dall'hotel e ci mettiamo a camminare, quando scopro che loro ci hanno aspettato per mangiare insieme. Cosa? Ma io sono più che sicuro di avergli dato appuntamento dopo pranzo, che figura di merda. Vabè, ci sediamo a mangiare ed ordino un pretzel giusto per non stare proprio senza mangiare nulla, visto che loro invece ci avevano aspettato per pranzare ed avevano fame. Ci mettiamo a chiacchierare e noto subito che la mia host mom americana è logorroica almeno quanto mia madre, mentre il mio host dad  era più tranquillo. Mia sorella ed io ci siamo messi a tradurre per il resto della mia famiglia. Si sono messi a raccontarmi del Colorado, di cosa fare quando arrivo all'aeroporto, e mi hanno addirittura dato il mio telefono Americano così che loro avrebbero subito potuto mettersi in contatto con me quando sarei arrivato agli arrivi.

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Hanno portato anche dei piccoli regali per ognuno di noi, una borraccia del Colorado a mio fratello che all'epoca giocava a calcio, una spilla per il mio Rotary blazer, un libro sul Colorado, una maglietta altrettanto del Colorful State e poco altro. Mancavano circa venti giorni alla mia partenza e dopo una giornata del genere non stavo davvero nella pelle. Dopo il nostro pranzo / merenda, abbiamo fatto un giro per la piccola città svizzera sul lago, dove c'era una festa in corso ed un sacco di coppie che ballavano. I miei host parents si sono messi a ballare ed ho capito subito che erano una coppia genuina, delle persone fantastiche insomma. 

Non so se altre persone hanno avuto la possibilità di incontrare le loro famiglie ospitanti prima ancora di andare all'estero, loro avevano ospitato altri sedici studenti di scambio prima di me e io sono stato l'unico che hanno incontrato in Europa, ma anche l'unico che:

  • è rimasto con loro tutta la durata dell'anno scolastico (con Rotary noi ragazzi saremmo obbligati a cambiare famiglia almeno una volta);
  • è stato in vacanza con loro non una ma due volte;
  • loro hanno visto tre volte in due anni post exchange.

Sono stato molto fortunato e lo sono ancora per esser entrato in casa di persone che ancora oggi mi trattano come un membro della famiglia e che mi sostengono proprio come se fossero sempre stati parte della mia vita.

- Cristian


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