Golfo del Tigullio e San Fruttuoso
Dall’ultima tappa ligure delle Cinque Terre io e il mio amico ci siamo spostati un po’ più a nord, con l’intenzione di fare una bella passeggiata e visitare l’abbazia di San Fruttuoso, situata nelle vicinanze di Camogli, a una trentina di km da Genova.
Dal momento che non volevamo nè prendere un traghetto nè spendere una fortuna per il parcheggio a Portofino, abbiamo lasciato la macchina a Santa Margherita Ligure (se non sbaglio, nei pressi di una scuola materna). Da lì, intenzionati fin da subito a farci diversa strada a piedi, ci siamo incamminati sulla via del lungomare, su cui è steso una specie di tappeto rosso.
Non abbiamo avuto il tempo per visitare Santa Margherita, ma l’impressione che mi ha fatto osservandola dalla passeggiata è stata molto positiva. Mi ha dato l'idea di essere un paese molto tranquillo in cui passare le vacanze, ma al quale non mancano certo bei negozi, bar e punti di ritrovo dove trascorrere la serata.
Camminando a stretto lungo la costa abbiamo passato diverse spiaggette, bar, locali e ristoranti con vista mare davvero carini. Alla nostra destra si snodava una strada stretta e curvilinea e a ridosso di questa stava la montagna. Un paesaggio tipicamente ligure, insomma.
Dopo un’ora e un quarto di cammino abbiamo fatto tappa a Portofino. Non volevamo soffermarci troppo, ma dal momento che nessuno dei due c’era mai stato, ci sembrava giusto vedere che aria tirasse in questo posto così famoso e chiacchierato. Abbiamo dato un’occhiata veloce ai negozi (tutti rigorosamente di lusso) e alla piazza Martiri dell’Olivetta, cioè quella che affaccia sul porticciolo. Personalmente della Liguria preferisco di più i borghi caratteristici come Vernazza o Riomaggiore, ma di tanto in tanto un luogo un po' più scicchettoso ci può stare.
Certo, se siete un po’ tirati di soldi come me (ehm...) è ovvio che non vi conviene farci grandi spese, visto che costa tutto il doppio rispetto al normale. Al ritorno, ad esempio, ho speso 6 euro per una normale coppetta di gelato. D'altro canto, non siamo nemmeno in un posto qualunque.
Abbiamo lasciato Portofino e i suoi lussi per proseguire lungo una strada in salita che conduce a una via in terra battuta: qui finiscono gli hotel a cinque stelle e inizia la vegetazione. Non è stato facile camminare altri cinque km sotto il sole tra salite e discese, ma in certi punti la vista a picco sul mare con le varie villette sparse qua e là meritava davvero tanto. E' una passeggiata che consiglio caldamente, a patto però di essere un minimo allenati e di scegliere (a differenza di come ho fatto io) una stagione molto più fresca.
Appena arrivati all’abbazia di San Fruttuoso abbiamo lasciato i nostri zaini sulla spiaggia sassosa sottostante e ci siamo letteralmente buttati in acqua per rinfrescarci un po'.
L’abbazia si trova nella baia di Camogli a pochi metri dal mare, il che la rende un luogo molto particolare e di difficile accesso. Chi è meno masochista di me può raggiungerla più tranquillamente attraverso collegamenti marittimi che partono dalle zone circostanti di Santa Margherita, Portofino, Rapallo ecc.
Il monastero risale a circa l’anno 1000 ed è stato abitato a lungo dai monaci benedettini. Oltre alla chiesa e alla torre è possibile anche visitare il museo e il sepolcro della famiglia ligure dei Doria.
Intorno all’abbazia e alla spiaggetta troviamo alcuni ristoranti e camere in affitto per chi decide di soffermarsi più di un giorno in questo posto così singolare.
Altra curiosità: sul fondale della baia si trova la statua di bronzo del Cristo degli Abissi, meta per molti appassionati di sub. Purtroppo non ho avuto tempo per informarmi sulla possibilità o meno di fare immersioni organizzate, ma penso sia molto suggestivo poter ammirare una scultura del genere tra le acque del mare.
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