Considerazioni personali a metà erasmus e sull'aurora boreale
Spesso quando parti per vivere o visitare un nuovo paese la prima cosa che si tende a fare è cercare informazioni su di esso, leggere recensioni, blog, esperienze di viaggio e opinioni di altra gente che ci è stata prima di noi. Sicuramente è un ottimo modo per acquisire informazioni importanti ma facendo ciò partiamo già con certe aspettative, preconcetti e prevenzioni.
Un giorno vorrei provare ad andare in un altro stato e non leggere nulla sulle persone che ci vivono, sulla loro cultura, cibo o abitudine e semplicemente apprenderle una volta là, osservando e parlando con la gente del luogo senza pregiudizi.
Ad esempio se si legge della Finlandia la prima cosa in assoluto di cui si parla è il freddo. Freddo ambientale e delle persone che vengono considerate chiuse e distaccate. La prima cosa che ho però notato appena scesa dall’aereo è stata in realtà la gentilezza delle persone e il loro desiderio di aiutarti se in difficoltà. E forse è una cosa che capita ovunque, anche in Italia, ma non ci ho fatto mai caso ed è stata una piacevole sorpresa che fortunatamente mi ha permesso di iniziare questa mia nuova avventura con un sorriso. Certo è che forse una ragazzina sola, spaesata e con due bagagli grandi e pesanti il doppio di lei farebbe un po’ pena a tutti.
Sul freddo atmosferico comunque avevano ragione. Su quello non posso discutere. A settembre con il piumino e ad inizio ottobre già la prima nevicata. Ovviamente neve che non si deposita e si scioglie il giorno stesso ma comunque fa un certo effetto vedere la neve e gli alberi ancora con le foglie e i colori autunnali. Per ora però non sono ancora morta, il freddo lo soffro ma è ancora resistibile. Il giubbotto più pesane non voglio tirarlo fuori prima di novembre, me lo sono imposta come obiettivo. Non perché mi piaccia congelare ma perché se a 0 gradi uso quello più pesante a -30 in Lapponia cosa mi metto? Sto cercando di autoconvincermi che il freddo è come lo sport, più lo pratichi meno lo patisci. Vedremo nelle prossime settimane se è vero o se morirò assiderata.
La Finlandia comunque non è solo freddo. È molto altro. È camminate nei boschi e barbecue in riva ai laghi. È saune calde e tuffi in acque gelate. Ma più di tutto forse io la ricorderò per l’aurora boreale. Qui l’ho vista per la prima volta nella mia vita e forse, chi lo sa, sarà anche l’ultima. Ma ne sono felice, è stata un’ emozione davvero forte. Può sembrare stupido ma ci tenevo veramente molto, e vederla danzare nel cielo proprio sopra la mia testa, sopra la mia casa mi ha reso felice. È questione di pochi minuti e alla fine è solo luce verde nel cielo, ma non lo so spiegare come incredibile ti sembra il mondo in quegli istanti.
Per ora comunque non ho conosciuto molti finlandesi, ma vorrei. Me lo porrò come obiettivo nei prossimi giorni. Essere più aperta nelle relazioni e cercare di conoscere nuova gente non solo studenti internazionali che stanno vivendo la mia stessa esperienza. Vorrei senti parlare della Finlandia dall’interno, perché penso sia l’unico modo per conoscerla davvero, più che esplorarla.
Lo studio per ora è quello che procede peggio. Ci lavorerò.
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