Cammino di santiago - giorno 6/7

Pubblicato da flag- Roberta Bucca — 6 anni fa

Blog: Cammino di santiago
Tags: Generale

Giorno 6/7
Che poi questo cammino é un po' come la vita, ti mette a dura prova giornalmente. E non mi riferisco solo al dolore fisico ma, anche un "affaticamento" mentale, delusoni, momenti di felicitá e tridtezza, nostalgia ecc... Ma nonostante tutto, si continua a camminare imparando ad ascoltare il fisico e la mente.
Ad ascoltare si impara tanto perché alla fine, il cammino, é soprattutto un'unione fra persone, anime e culture. La giusta compagnia é dunque fondamentale, durante un viaggio come questo non puoi permetterti di trascorrere le giornate con persone con le quali non stai bene. Ho avuto l'occasione di passare un pomeriggio con un una persona non di mio gradimento, in quelle ore il mio stato d'animo era veramente giú. Non mi lasciava un attimo da sola, non capiva quando avevo bisogno dei miei spazi, non sapevo piu come fare. Non volevo essere scortese o "antipatica" ma, avevo bisogno di tranquillità e alla fine mi sono chiesta: per chi sto facendo questa esperienza?? Perché la sto facendo?? Vuoi stare bene ed essere felice quindi, perché non lo stai facendo?!
Una situazione cosí stupida, risolvibile con due semplici parole e invece io sto qui a farmi le pippe mentali perché ho paura che uno sconosciuto possa restarci male... NO, basta fare cosi! Basta agire solo per compiacere gli altri. Sono arrivata alla consapevolezza che devo fare solo ció che mi fa stare bene e NON fare ció che non desidero. Sono io la padrona di me stessa, non gli altri.

VLLAMAYOR - VIANA - VENTOSA - GRAÑON
Regione spagnola della Rioja, la cosiddetta regione del vino. I colori giallo, verde e rosso predominano sul paesaggio in quanto, é prettamente caratterizzato dalla presenza di vigneti.

GIORNO 7

Mi sveglio alle prime luci dell'alba con l'ormai compagno di viaggio, Gennaro.
Ci incontriamo lungo il cammino e negli ostelli, di conseguenza pianifichiamo le tappe insieme.
Ci capiamo al volo e la sua presenza é proprio piacevole. Durante le lunghe e dure camminate parliamo di tutto e di più ma, una cosa che mi ha colpita é che riusciamo a passare ore e ore senza proferire parola, camminando uno accanto all'altro nel silenzio totale.
A Ventosa pernottiamo in un ostello molto carino, quasi paradisiaco. Appena entrati si sente già un buon profumo di incenso, luci spente e hall illuminata solo da candele.
La receptionist, una signora dai capelli grigi e lo sguardo dolce, è anche la proprietaria.
Salendo le scale ci si rende conto immediatamente della pulizia e della cura che c'è dietro a questo albergue, pertanto faccio subito i complimenti alla signora.
Al primo piano, dalla cucina si esce su un terrazzo pieno di fiori con tavolinetti annessi di ombrelloni e sedie. In un angolo scende dalla parete una cascatina molto carina. L'atmosfera mi piace proprio!!!!
La mattina seguente la sveglia è alle 6:00 con musica da Chiesa e, nonostante alle 5:45 fossimo già pronti ad uscire, abbiamo aspettato la musica per provare questa emozione.
Una volta partiti penso subito ad Asia e a quanto vorrei rivederla!
Pensavo di poterla raggiungere ma quando mi rendo conto che per raggiungerla la distanza da percorrere sarebbe stata di 41,7 km (che poi diventano sempre di più), mi sono scoraggiata: Non posso farcela!!!! Comunque penso che alla fine deciderà il mio fisico....
Una volta partiti stavo super carica! Fatte le varie colazioni di rito, passiamo per Logrogño che, ad esser sincera, non mi piace molto, camminiamo e camminiamo e una volta fatti i 30 km, il sole e la stanchezza incominciano a farsi sentire.
Arrivo a Santo Domingo, 35 km fatti; ne mancherebbero solo 7 per raggiungere Asia....Cerco di ascoltare il mio corpo e sento che posso farcela!
Dico ad Asia una piccola bugia:" Amó non ce la faccio a raggiungerti, sono troppo stanca e la febbre di ieri mi ha messa KO ". Ovviamente lei capisce perfettamente e mi dice di non preoccuparmi.
Pranzo, tolgo le scarpe e faccio riposare i piedi, compro una bottiglia di acqua fresca e contatto Francesca (che sta con Asia) per dirle che ho intenzione di farle una sorpresa e che arriverò tra qualche ora.
Riprendo a camminare e il sole è veramente forte...Sono sola lungo il cammino e decido di cantare a squarciagola....Il mio unico pensiero in quel momento é Asia e quanto sarà felice nel vedermi. Le gambe ormai vanno da sole, più penso all'arrivo e più mi carico e acquisto energie.
Giunta a Grañon cerco il suo ostello che si trova in una Chiesa. Salgo le scale e mi fermo davanti alla porta della camerata, la vedo subito seduta a terra, mi dà le spalle, di fronte a lei Francesca che mi guarda e ride.
La reazione di Asia non poteva che essere quella che avevo immaginato: si gira, mi guarda e resta immobile per qualche secondo, quando si rende conto che sono proprio io e non un miraggio, lancia un urlo che fa svegliare, spaventandoli, chi cercava di riposare e mi corre incontro abbracciandomi come solo lei sa fare..... Ed ho capito che: Farei anche 42 km a piedi se avessi la sicurezza che ci sia lei dall altro lato...
Da questo momento in poi il Cammino riprende di nuovo insieme........


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