Cammino di santiago - giorno 1

Pubblicato da flag- Roberta Bucca — 6 anni fa

Blog: Cammino di santiago
Tags: Generale

Giorno 1

Ore 5:30 sveglia pensando di far colazione alle 6:00 ma, Madame Abuelita, sempre gridando e gesticolando (la notte non l'aveva fatta rilassare), ci fa capire che sarà alle 6:30 e ci dice di non aver dormito per niente poiché 2 ragazzi tedeschi alle 5:30 l'hanno disturbata perché volevano far colazione (la nonnina in effetti aveva scritto in un foglio all'entrata che la colazione era dalle ore 5:30 alle ore 7:00) e per vendicarsi li lascia mangiare per ultimi. Devo ammettere che é veramente......... geniale.
Ore 6:50 usciamo dall ostello e iniziamo a incamminarci verso la prima tappa di questo percorso, Roncesvalles. Il tempo è uggioso, fitta nebbia e super umido. Questa é la tappa più dura di tutto il cammino... O così dicono.
Circa 27 km totali, più di 9 km in salita con pendenza 90% (non scherzo) e ultimi 5 km discesa con pendenza 90% (la discesa m ha uccisa). Dopo il primo km io ed Asia ci siamo separate... Ognuna ha seguito il suo passo, così lei é rimasta un po' indietro.
Il cammino in questa prima tappa è costituito solo da natura, natura, natura. Fra fiori, paesaggi verdi immensi, montagne, alberi, vacche e cavalli, c'é da sbizzarrirsi.
Quando chiedi ai Pellegrini che hanno già fatto il cammino perché lo rifanno ti rispondono con un sorrisino compiaciuto, guardandoti come se fossi un bambino che ha chiesto al padre perché si mangia la lasagna e poi ti dicono: richiedimelo una volta arrivati a Santiago.
Io ancora non mi spiego perché lo rifanno, soprattutto con lo stesso percorso. Però posso dirvi quello che ho visto e vissuto io oggi, in questa prima tappa.
Paesaggi indescrivibili, sensazione di pace e tranquillità assoluta, persone solari e disponibili (fra Pellegrini ci si aiuta sempre). Condivisione di storie, racconti della propria vita, i problemi, i dubbi. Non importa se hai 60 o 20 anni, in questo momento tutti abbiamo lo stesso obiettivo e nessuno é migliore Dell altro.
Ho camminato per 8 ore di fila e percorso 27 km, ho parlato con circa 16 persone di 4 nazionalità diverse e almeno 6 di queste mi hanno raccontato qualcosa di importante della loro vita, qualcosa che li rappresentasse. Queste sensazioni non si possono spiegare a parole, si devono vivere.

Ps. Aneddoto di asia: fra la fitta nebbia oltre ad animali vari, può saltar fuori qualche pastore che come nel suo caso (di Asia), saluta con fare docile per poi darti una bella pacca sul sedere.... Questo "gesto di incoraggiamento" l ha aiutata ad andare più veloce.... Diciamo a correre proprio.


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