Analog Workshop (Film).
Sono arrivato nel video studio senza la minima idea di cosa sarebbe successo. Ho visto soltanto una coppia di ragazzi arrivare con un sacco di roba che hanno accatastato accanto ai due tavoli che si trovavano al centro della stanza. Hanno cominciato a tiare fuori due piccoli televisori, delle videocamere, dei cavi, dei video registratori e dei dispositivi sonici. Ci hanno detto che avremmo fatto praticamente un film “not digital, but analog” quindi praticamente abbiamo fatto tutto senza computer e abbiamo sviluppato il rullino nella camera oscura.
Ciak, si gira!
Per prima cosa ci hanno dato delle videocamere molto semplici da utilizzare, con pochi pulsanti e con un rullino dentro. Avevamo praticamente libera scelta su cosa andava girato, l’unica cosa che ci hanno chiesto era di fare un primo piano ad ognuno di noi. Siamo usciti in due gruppi perché avevamo soltanto due videocamere. Il mio gruppo ed io abbiamo messo in piedi una scena di inseguimento. Io ero praticamente colui che veniva inseguito, l’altro mio compagno riprendeva, uno faceva il morto e l’altra invece… stava a guardare, lol. E' stato divertente perché tutti facevano facce strane e ci veniva da ridere, poi alla fine dell'inseguimento io mi butto sul prato e metto le mani davanti, della serie "Non farmi del male perfavore".
Poi abbiamo cambiato location e la ragazza si è messa a prendere le foglie da terra e a lanciarle all'aria. Poi siamo arrivati ad uno stop sul quale un ragno stava costruendo la sua ragnatela e siamo andati a dargli fastidio. Povero ragno, è stato ripreso senza consenso. Poi c’erano tipo quattro angoli uno dietro l’altro e ci siamo messi tutti dietro, a parte una persona che riprendeva, e poi ogni tanto sbucavamo a turno. Dopo c’è stata una scena dietro dei cespugli, che più o meno era strutturata come quella degli angoli, a turno due persone sbucavano dal cespuglio e facevano finta di arrampicarcisi sopra. L'ultima scena è stata un inseguimento attorno a delle rocce che ci sono sul retro di un edificio qui all’interno del campus, poi quindi abbiamo finito il film e siamo tornati nello studio. Li ci hanno detto che se tutto era pronto potevamo andare nella camera oscura, mentre gli altri ragazzi avrebbero lavorato sul suono e cose di questo tipo.
Dark Room.
Nella camera oscura i due ragazzi ci hanno spiegato che tipo di sostanze chimiche hanno mischiato in acqua e tutte le varie cose per poter poi lavorare il rullino. Ci hanno fatto provare a sistemarlo sul cerchio (non so i termini in inglese, figuriamoci in Italiano) comunque ci ha fatto provare giusto per divertimento perché poi il ragazzo avrebbe dovuto farlo al buio e quindi alla luce è stata soltanto una dimostrazione.
Dopo la pausa pranzo di circa un’oretta, sono tornato nella camera oscura dove abbiamo cominciato a sviluppare il rullino. E’ stato fantastico perché quando hanno spento le luci il ragazzo ha cominciato a fare la sua cosa mentre tutti noi ci siamo messi a parlare, o meglio loro perché io ascoltavo e basta, ed era troppo divertente perché sparavano cavolate su cavolate e ridevano da soli. Facevano imitazioni di attori famosi e quant’altro. Quando la luce veniva accesa dopo un po’ di tempo al buio la sensazione era stranissima perché a luci spente la stanza sembrava molto più grande di quello che effettivamente era a luci accese, infatti eravamo praticamente uno di fronte all’altro, in cerchio, quindi era davvero stranissimo, senza contare l'imbrazzo delle persone che avevano fatto gli stupidi al buio. Abbiamo fatto questo meccanismo due volte perché avevamo due rullini su cui dover lavorare. Poi ci ha fatto vedere come processare il rullino a luci accese, con tutte le sostanze che ha mischiato poco prima, poi lo ha sciacquato ed infine lo ha appeso lungo i fili con delle mollette, proprio come le foto che erano già appese e che probabilmente qualcuno aveva sviluppato prima che occupassimo noi la stanza. Siccome non avevamo tempo di aspettare che anche il secondo film si asciugasse, ed era anche già corto dell’altro, lo sappiamo preso e lo abbiamo asciugato con un asciugacapelli.
In Proiezione.
Quando tutti e due i film erano asciutti, il ragazzo li ha presi e li ha arrotolati.
Siamo tornati nello studio tv da dove avevamo cominciato quella mattina stessa e poi abbiamo preparato i proiettori per proiettare i nostri film, con tanto di suono a cui gli altri studenti avevano intanto lavorato. E’ stato molto bello vedere come un film viene fatto senza usare il computer, ed è stato altrettanto bello vedere il risultato di una giornata di lavoro. Ci hanno poi detto che se per il nostro progetto di fine semestre decidiamo di fare una cosa del genere ci daranno delle informazioni su come sviluppare il nostro film, oppure ci daranno delle dritte su quali negozi potrebbero sviluppare il nostro film a costi contenuti.
Experimental Film Production è molto bello perché il film che si sviluppa non deve necessariamente avere un senso per tutte le persone che lo stanno guardando. Si ha praticamente la possibilità di spaziare da una cosa e l’altra, inserire suoni strani e filtri altrettanto bizzarri. Mi è piaciuto molto come workshop e sono felice del risultato, visto che appunto non avevo idea di cosa sarebbe successo quando sono entrato in quella stanza.
- Cristian
Galleria foto
Vorresti avere il tuo proprio blog Erasmus?
Se stai vivendo un'esperienza all'estero, sei un viaggiatore incallito o semplicemente ti piacerebbe promuovere la città in cui vivi... crea un tuo proprio blog e condividi la tua esperienza!
Voglio creare un mio blog Erasmus! →
Commenti (0 commenti)