Al Paradiso dello Street Food
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un prepotente ritorno del concetto di street food. Quella che ora pare essere la moda del momento, trova in realtà le proprio origini nella tradizione culinaria dei vari popoli. E altro cos'è la cucina tipica di una nazione o regione se non una diretta espressione della cultura della medesima? Sdoganiamo gli snob e i falsi intenditori di alta cucina, e torniamo alle basi. Le stesse basi che sono le fondamenta della cucina moderna.
Lo street food è la mano santa quando stai tornando a casa tardi e tutti i ristoranti sono chiusi, che ti permette di mangiare a sazietà senza spendere una fortuna. É altresì la chiave di volta per interagire con una popolazione, per capirla. Soprattutto – e chiedo anticipatamente ammenda agli amanti della nouvelle cuisine o della cosiddetta cucina molecolare – è ciò che riesce a farti raggiungere la pace dei sensi con un morso.
E ora, deliziamoci gli occhi (e per chi può) il palato con una carrellata del migliore street food.
Burek
(Bosnia-Herzegovina)
Delizia di origine turca, è divenuta ormai il cibo di strada balcanico per eccellenza. Una croccante e dorata pasta fillo accoglie un impasto formato da: carne tritata, spinaci (zeljanica), formaggio ed erbe (sirnica). Viene gustato a qualsiasi ora della giornata in qualsiasi pèkare, panetteria.
Banh mi
(Vietnam)
Se volete gustare quello che secondo il The Guardian è il miglior sandwich del mondo, tanto da sconfiggere i panini italiani, allora prenotate un volo per Hanoi. Il banh mi è frutto del periodo coloniale francese. La fusione della cucina francese e vietnamita è lampante: una baguette grigliata con un cuore di pâté, carne grigliata, coriandolo e croccanti verdure ricoperte da salsa di soya e condimento piccante.
Red red
(Ghana)
Uno dei piatti più popolari di tutta la regione. La ricetta originale è vegetariana, ma negli ultimi anni è possibile trovare delle varianti a base di carne e pesce. La ricetta è molto semplice, e si presta ad esser cucinata comodamente a casa, ovviamente con alcune piccole varianti vista la difficoltà a reperire alcuni ingredienti. Questo stufato, che trova le proprie origini nella working class, è composto da fagioli neri, cipolla, olio di palma rosso, platano, chili, zucchero, pomodoro, zenzero e aglio.
Jamaican jerk chicken
(Jamaica)
Popolarissimo non solo in madre patria, ma anche in Inghilterra, dove lo potrai gustare ad eventi come il Nottingh Hill Carnival. La ricetta è pressochè segreta, custodita gelosamente dalle famiglie jamaicane. Il pollo viene fatto marinare con spezie e cipolle, viene poi fatto grigliare utilizzando legno di pimento. Viene solitamente servito con del riso, che assorbe tutti i profumi e sapori della carne.
Pani ca meusa
(Italia, Sicilia)
Come in ogni nazione anche in Italia si trovano vari piatti di cibo di strada, ho deciso di scegliere questo perché, a mio parere, è quello più rappresentativo di una cultura popolare e contadina che sta scomparendo. Quindi teniamo alta la bandiera delle origini.
Questa pietanza è tradizionale della cucina palermitana, è una pagnotta di pane con sesamo farcita con pezzetti di milza e polmone di vitello precedentemente fatti soffrire nello strutto, per poi esser fatti bollire. Non storcete i nasi, è una delizia che viene consumata ogni giorno da moltissimi palermitani e non.
Pierogi
(Polonia)
Piatto diffuso nei Paesi dell 'Europa dell'Est, a Cracovia è addirittura il protagonista di un festival. Raviolo fatto a mano, farcito con carne, formaggio e patate, fatto bollire e saltato in padella con burro. Non quello che si dice un piatto leggero, ma di certo da provare.
Ceviche
(Perù)
I peruviani l'hanno assurto a simbolo della loro cucina tradizionale, tanto da farlo divenire il piatto peruviano per eccellenza. L'ingrediente principe è il pesce crudo fatto marinare nel lime, chili e sale. Da gustare con patate e accompagnato da un rinfrescante Pisco Sour.
Daulat ki chaat
(India)
Sconvolge i miti sullo street food (unto, speziatissimo, pesante da digerire) pur mantenendone la necessaria gustosità. Viene fatto risalire al periodo della dinastia Moghul, XVI sec. d. C., è stato paragonato ad un piatto di cucina molecolare per la sua caratteristica leggerezza. Di colore bianco-arancio, è latte sbattuto con zafferano avvolto da una foglia (edibile) chiamata varq.
Basko
(Indonesia)
Il Presidente USA Obama ha recentemente dichiarato la propria passione per queste polpette di carne, bollite in un brodo leggero e servite con noodles, uova e scalogno.
Pulled pork
(USA)
Come dimenticare uno dei simboli dello street food? Sarebbe un sacrilegio. Il pulled pork è una filosofia: ascendere al Paradiso con un piatto di carne cucinato lentamente a bassa temperatura. La cottura permette ai succhi della carne di renderla così morbida e gustosa da poterla tagliare senza l'uso del coltello. Il tutto viene suggellato da quella benedizione che è la salsa BBQ, e adagiato in un sandwich.
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