Aeroporto di Dubai

Era proprio in questo periodo dell’anno che organizzavo i miei preparativi per partire per la Corea del Sud per il mese successivo, ossia agosto, e ricordo ancora le grandissime aspettative che mi ero fatta sul viaggio, tutte quante soddisfatte e superate magnificamente, tra sorprese inaspettate e varie peripezie. Tirando le somme è stata una delle esperienze più significative della mia esistenza, in quanto primo viaggio al di fuori del continente europeo e in quanto finanziato con i miei risparmi di una vita, se mi è concesso. La fetta grossa di ciò che ho investito è costituita dal volo aereo, andando su quasi 1000 euro nella semplice classe economy, prenotando verso il mese di marzo. Senza ombra di dubbio alcuno, Emirates è la migliore compagnia aerea che ho mai testato in vita mia, saranno le sventure di bagagli da stiva smarriti con compagnie minori e low-cost a influenzarmi, ma se dovessi pensare al dovermi trattare bene una volta tanto, opterei per questa, in alternativa ci sono molte altre compagnie più economiche che effettuano viaggi intercontinentali confortevoli. Al di là di un servizio con i fiocchi durante il viaggio ad alta quota, tra cibo delizioso e una miriade di piccolezze che gli assistenti di volo regalano giusto per coccolare i clienti, che siano mascherine per dormire, trousse e calzini, la parte più edificante del tutto è stato lo scalo presso l’aeroporto di Dubai.

Il più grande al mondo e monopolizzato dalla compagnia appena menzionata, può considerarsi una vera e propria città multiculturale, considerando il flusso di persone da ogni parte del pianeta di passaggio e le sue imponenti dimensioni. 

Se avete dimenticato di comprare dei regali per qualche conoscente o parente, troverete una varietà non indifferente di negozi d’abbigliamento, dalle grandi marche fino a stores dai prezzi più contenuti, souvenirs pratici come cavatappi o calamite oppure prodotti un po’ più ingombranti, come una narghilè o tappeti. Tra le differenti scelte troviamo anche immensi negozi di elettronica e edicole con libri e giornali scritti in un’estesa varietà di lingue. Per chi fa una sosta di tante ore, c’è la possibilità di sbizzarrirsi nei piani superiori con centri benessere o eventualmente oziare in una delle camere dell’hotel presente all’interno dell’aeroporto. Invece, per soggetti come la sottoscritta che hanno dovuto passare circa quattro ore e mezza, quindi né un’enorme quantità di tempo, ma neanche poco, lo sconsiglio.

Oltre a passare il mio tempo su cosa decidere come pasto e dove andare, ho trascorso questo intervallo nei bar lounge per fumatori. Negli aeroporti italiani troviamo una misera cabina di modeste dimensioni, come a Milano Linate, senza nemmeno un palo su cui sedersi. Qui, d’altro canto, troviamo dei meravigliosi saloni ampi, con poltrone in pelle alquanto comode e in linea generale un arredamento in stile minimale. Ovviamente, se rientrate in questa categoria di persone, sarete anche muniti di sigarette, ma partire con una scorta di pacchetti è piuttosto sconveniente quando avete la possibilità di comperare in un duty free. In altre nazioni i prezzi saranno anche più bassi, dato che andiamo su una media di 30€ a stecca, ma a livello di rifornimento non ha concorrenti.

Questo luogo, salvo qualche eccezione, è da considerarsi un’eccellenza anche in fattore culinario, perchè i ristoranti ultra costosi non mancano. Se come me non disponete di una carta di credito infinita e non siete miliardari, Emirates, nel suo consistente prezzo, da dei buoni pasto in determinati fast food, selfservice e caffetterie.

Avete una passione per il cibo ultraspeziato dell’Asia centrale? Si! Siete stufi dei soliti fast food che intasano pure le strade del vostro paesino di provincia? Decisamente SI. Shawarmanjy è la catena che fa per voi, tra wraps di pollo al curry e carne insaporita da salse insolite.

Sulla strada del ritorno, invece, ho sfruttato questo servizio per colazione. Se la amate dolce e non salata, vi raccomando per una volta di rivedere vostre posizioni, perchè su questo fronte i vari punti ristoro sono particolarmente scadenti. Sarà che sono italiana e vedo il cornetto con un caffè o un cappuccino come un qualcosa di sacro all’interno della mia giornata, ma in vita mia non ho mai sperimentato un lievitato dolce così plasticoso e senza sapore. Non mi perdo in invettive nei confronti di un caffè profanato, preferirò sempre quello della mia cara madrepatria, ma quest’ultimo dettaglio mi ha decisamente scioccato.

In un solo terminal si possono percorrere i chilometri, e se invece dovete in un futuro trovarvi qui e fare un trasferimento da terminal a terminal, in tutto quattro, preparatevi a percorrere anche un’ora e mezza di viaggio. Ovviamente, i tragitti interni all’aeroporto sono anch’essi inclusi nel prezzo del volo aereo e sono altrettanto comodi e ben organizzati. Non dimenticate di fare attenzione anche alle avvertenze della Farnesina dell’aeroporto di scalo, poiché certi oggetti possono risultare innocui in Italia, ma pericolosi in un altro paese.

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