Il mio secondo Erasmus, il cosiddetto Eramus Pratica
Dopo aver vissuto il mio anno di Erasmus (2011/2012), devo dire che per motivi di cuore (abbastanza tipico tra noi che partiamo, quindi, generazioni future, sappiate che può succedere, anche più frequentemente di quanto si immagini) ho deciso di tornare in Spagna durante l'estate solo per le vacanze.
Volevo mettere tutto in regola per poter tornare nella mia amata Slovenia per l'anno accademico 2012/2013, ma ovviamente in quel periodo mi aspettava il peggio: trovare un mezzo di sussistenza che mi permettesse di tornare, e sinceramente, quando si inizia una nuova vita all'estero è sempre meglio trovare una borsa di studio.
Ho optato per l'Erasmus prácticas che per fortuna è pagata meglio della borsa Erasmus per studio e l'80% della quantità totale è pagato in una settimana più o meno, dal momento in cui vengono inviati tutti i documenti di incorporazione all'impresa, mentre il 20% restante è versato quando vengono inviati i documenti di fine pratica insieme al rapporto corrispondente. Bisogna sottolineare che l'impresa in cui fare la pratica bisogna cercala per conto proprio.
La cosa più complicata è quella di trovare il posto in cui fare pratica perché sicuramente non si conosco molto le compagnie che lavorano nel Paese, non si sa a quale organismo chiedere informazioni... però si riesce sempre trovare l'impresa in cui realizzare la pratica, dal momento che non si costituisce un costo (se l'impresa vuole può concedere un bonifico mensile a parte, in effettivo o in buoni pasto ad esempio, ma non è obbligatorio), ma una persona che lavora a costo zero.
Il mio consiglio è di ricorrere in primo luogo alle reti sociali e provare a cercare persone che abbiano vissuto in quel Paese, dal momento che possono essersi trovate nella stessa situazione o conoscere qualcuno che può essere d'aiuto. Anche consultare agenzie per la promozione di questo tipo di borse. L'associazione Comenius in Slovenia è quella che si incarica maggiormente di queste borse, Leonardo da Vinci, Erasmus, Comenius, Grundtving, Erasmus Mundus, etc... generalmente è in contatto con imprese che inviano sollecitudini per trovare borsisti che vogliano far pratica, per questo possono essere un buon intermediario. Nel caso della Slovenia la pagina web è: http://www.cmepius.si/en-svet-in-slovenaid/
Si può anche consultare l'associazione Aiesec, ma trovo un inconveniente in questa associazione, in quanto bisogna pagare delle tasse di 100 euro per poter essere inclusi nel processo di selezione ed informati sulle offerte di pratica esistenti.
Ho scelto di scrivere all'associazione Comenius; ho inviato il mio CV, ho spiegato la mia situazione e per fortuna ho ottenuto la risposta che aspettavo. C'erano diverse scuole vicino Lubiana (dove risiedo) che erano interessate ad offrire una pratica, perciò mi diedero i contatti dei collegi ed io scelsi quello che si avvicinava di più alle mie necessità ed aspettative.
Alla fine ho scelto il collegio Jozeta Krajca, a Rakek, un piccolo paese nella regione Cerknica a 43 chilometri dalla capitale, Lubiana.
L'unico inconveniente è che dovevo guidare tutti i tre giorni della settimana che lavoravo, 43 chilometri all'andata e 43 al ritorno, per cui spendevo abbastanza in carburante e la neve in inverno mi diede molti grattacapi, ma per il resto devo dire che l'esperienza fu perfetta.
Come qualsiasi lavoro, ci sono giorni più noiosi ed altri più divertenti. Trascorsi 9 mesi come professoressa assistente di inglese e come professoressa indipendente di Spagnolo, oltre a realizzare alcuni laboratori extracurricolari e aiuto ad altri professori durante le loro lezioni (mi piaceva andare nell'aula di tecnologia e realizzare navi, ponti, etc., con gli alunni). Andavo anche nelle classi insegnando agli alunni cultura, storia, gastronomia, tipiche spagnole. Infatti durante uno dei laboratori potei insegnare a professori e studenti come fare la tortilla de patata. Però i bambini sono molto svegli, sapevano che il mio livello di sloveno non era male, ma nemmeno brillante, per questo gli piaceva parlare di me nella loro lingua in modo che non potessi capire niente, in realtà risultava buffo e gli alunni si comportarono sempre molto bene con me, così come i professori.
Non mi dedicavo solo a stare nelle aule ed insegnare, mi invitavano anche alle escursioni, eventi che organizzavano nel collegio, etc. Quando potevo essere d'aiuto mi tenevano in conto y si mostrarono sempre tutti molto entusiasti verso la Spagna.
Devo dire che come esperienza fu geniale, furono 9 mesi che passarono volando e, nonostante i miei studi siano le Scienze Imprenditoriali ed Economiche, non mi pento di aver potuto lavorare come professoressa durante questo periodo di tempo.
L'ultima foto è della festa sorprendente che mi fecero l'ultimo giorno di scuola, mentre il resto delle foto sono del laboratorio di cucina che abbiamo realizzato.
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