Erasmus nella University of Warwick: aspetti positivi di vivere in Inghilterra
In un articolo precedente ho parlato degli aspetti negativi che ho riscontrato dopo ad effettuato un periodo di studi di nove mesi in Inghilterra. Sebbene la mia esperienza sia stata più negativa che positiva, mi rendo conto che ci sono stati anche degli aspetti positivi o comunque spiacevoli e di cui vorrei parlarvi.
Prima di tutto vorrei dire che, sebbene pochi inglesi vivano all’estero, molti sono gli stranieri che vivono in Inghilterra. Molti sono gli indiani, aspetto abbastanza normale se si considera la storia imperiale e coloniale dell’Inghilterra, e i cinesi, forse per questioni economiche (ma non ne sono sicura). Sebbene entrambi i gruppi si aprano poco verso gli stranieri, soprattutto i secondi, è comunque un punto a favore per chi è interessato in lingue e culture straniere. Si possono incontrare molto facilmente persone di diversa nazionalità con cui conversare e fare amicizia. Alcune più chiuse altre più aperte a socializzare, basta solo essere gentile ed educati. Tanti sono inoltre i luoghi di ritrovo, come ristoranti e locali, asiatici ed altro, perfetti per chi ama sperimentare specialità culinarie straniere e non.
Viaggiare da una città all’altra in Inghilterra mi è sempre risultato difficile a causa dei cambi che bisogna fare: raramente si trovano spostamenti diretti o comunque piccole distanze. Può capitare perciò che si perda un cambio o uno dei treni venga annullato per un problema. Bisogna però dire che, sebbene in Inghilterra ci siano problemi con i trasporti come in qualsiasi altra città, quando si presenta un problema sanno come risolverlo. Di ritorno da un viaggio a Oxford uno dei nostri treni era stato improvvisamente annullato. Per questo motivo colui che gestiva lì la stazione ci ha permesso di prendere un taxi, senza pagarlo, per consentirci di prendere la successiva coincidenza. Sebbene io mi sia lamentata spesso dei trasporti inglesi, bisogna ammettere i voli all’interno del Regno Unito sono poco costosi. Vivere in Inghilterra significa avere la possibilità di viaggiare in Irlanda, Scozia e Galles abbastanza comodamente.
Una cosa che va assolutamente rimarcata è la professionalità e la gentilezza degli inglesi. Potranno essere freddi e non aprirsi con gli sconosciuti, ma sono sempre pronti a dare una mano a chi si trova in difficoltà. Sono cortesi, rispondono a tutte le email in velocità record (decisamente l’opposto di quanto succede in Italia) e danno tutte le informazioni che cerchiamo. Penso che tutto ciò sia dovuto a un senso di professionalità ed efficienza molto alto, che, a mio parere, è ciò che rende questo paese così grande ed importante agli occhi degli altri. Partendo per l’erasmus ci possono essere molte complicazioni: carte da cambiare, ritardi nella consegna dei documenti, adattarsi ad un nuovo metodo di studio. Penso che non avrei potuto chiedere di meglio alla University of Warwick, dove tutto lo staff, dai segretari ai professori, era estremamente professionale e d’aiuto. E poi bisogna ammetterlo: studiare in Inghilterra fa curriculum. Poter inserire nel proprio curriculum un anno di studi all’esterno di questi tempi è molto importante.
L’Inghilterra non ha un patrimonio artistico come l’Italia, ed ogni città, con qualche eccezione, può essere visitata nell’arco di un giorno. Eppure, se c’è qualcosa per cui vale davvero la pena andare lì è l’offerta scolastica e lavorativa. Il livello di educazione è estremamente alto, non a caso ci sono lì alcune delle migliori università al mondo. Lungi dal dire che siano perfette, ma sono certamente di alto livello. Se vi venisse offerta la possibilità di studiare lì, prendetela al volo, lasciate tutto. Avrete la possibilità di crescere come studenti e come persone. Lo stesso vale per le opportunità lavorative. In Inghilterra, si sa, si guadagna molto. Certo, bisogna comunque considerare che il costo della vita è più alto. Ma si può guadagnare molto e, ancora una volta, fa curriculum.
La campagna inglese è molto semplice e uguale ovunque: colline verdi in cui vedrete pascolare numerose capre. Una delle cose che mi fa sorridere molto è la presenza di animali che si avvicinano con noncuranza alle strutture abitatative (mi riferisco comunque a centri un po’ isolati e parchi, non al centro città). Camminare per strada e vedere uno scoiattolo che attraversa difronte a me era diventata un’abitudine, così come le anatre, numerose nei luoghi in cui è presente un lago o un’altra fonte. In Inghilterra piove spesso e il sole splende raramente. Gli inglesi ci sono abituati e se ne curano poco. Noi italiani siamo spesso abituati a chiuderci in casa quando vediamo delle nuvole. In questo modo, invece, imparerete che si può sopravvivere all’aperto anche con qualche goccia che vi cade sulla giacca.
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