San Cristóbal de la Laguna - rivoluzione atlantica

Da capitale del turismo di massa, Tenerife, centro focale dell'Arcipelago delle Isole Canarie, si è trasformata, ha rivisitato la propria vocazione, volgendosi verso un turismo maggiormente sostenibile, equo e rispettoso della vera identità che domina e regola l'animo della isola. 

Simbolo di questo cambiamento è rappresentato da un flusso sempre maggiore di giovani che popolano per tutto l'anno la capitale storica dell'arcipelago, San Cristobal de la Laguna, anche se questo nome è molto difficile da sentire, perchè spesso, anzi sempre, si preferisce abbreviarlo, tagliarlo, renderlo più rapido da dire, La Laguna.

La città è di fatto sede erasmus dacchè il programma venne creato e accoglie ogni anno studenti sia europei generalmente, ma anche spagnoli, peninsulares, spesso quando si pensa ad un melting pot culturale appaiono immagini di grandi città americane, popolate da persone di ogni dove, raramente si pensa ad una città, che sembra più un pueblo, di circa 100 mila abitanti, in un'isola che sembra perduta nell'Oceano, però qua si puà trovare veramente ogni linguaggio, ogni costume, ogni ricchezza apportata sia dall'Europa, sia dalle Americhe, sia dall'Africa, questa è sempre stata storicamente la funzione e la missione delle Isole Canarie, i Greci chiamarono le isole Canarie "fortunate", "felici", μακάρων νῆσοι "isole fortunate" letteralmente, secondo la mitologia infatti le anime virtuose si recavano in questo paradiso, fino a qui si spinsero inizialmente i Romani, Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia parlò di Nivaria o Ninguaria, riferendosi all'altezza del Pico del Teide, il techo de España, che svetta bianco in inverno, l'acqua con cui venne battezzato il nuovo mondo è acqua canaria, dell'isola della Gomera, poche e rare informazioni si sanno invece della cultura locale aborigena "Guanche" spazzata via dai conquistadores spagnoli, la vicinanza geografica all'Africa e la vicinanza culturale all'Europa e al Sud America rendono questo luogo magico e unico in ogni suo aspetto. 

Parlando con gli spagnoli peninsulari la movida di San Cristobal appare o sembra abbastanza scadente, per loro credo non esistano mezzi termini, o si esce e si fa festa bene, se sale fuerte, oppure si sta a casa a prendersi una camomilla, tuttavia per gente che proviene da una città italiana come Milano, che viene considerata, a torto o a buon diritto, una città accogliente verso i giovani e con una vita culturale e notturna soddisfacente, la vita notturna qui è decisamente e nettamente superiore, possiamo dividere la città grossomodo in tre macrozone, il centro storico, che, a dirla in modo assolutamente pragmatico, è composto da 3 vie longitudinali e altrettante perpendicolari a queste, la zona del cuadrilátero, popolata principlamente da studenti e una zona marginale, che circonda le due. 

Il centro storico è architettonicamente molto piacevole, ci sono biblitoeche, librerie, negozi che in Italia sono stati soppiantati da una smania consumistica senza pari, parlando ovviamente della mia zona di riferimento, piccole attività, pasteleria e panetterie, bar e ristoranti dove mangiare, la città venne costuita secondo dettami canonici del secolo XV, l'ideale con il quale venne ideata è decisamente bello, quel bello che non può definire, la città di fatto venne progettata come prima città votata alla pace, senza mura, con una pianta ispirata alla mappa stellare, progettata, mi sembra superfluo dire ovviamente, da un italiano. La conformazione, la planimetria, i colori, le strade e le vie, l'ambiente tutto sono elementi che condivide con città del centro e sud America, come Habana Vieja, Lima, Cartagena de Indias e altre, perchè questa città fu lo slancio architettonico verso il Nuovo Mondo. Ricca, anzi ricchissima di conventi, viene chiamata, forse esagerando un po', la Florencia de las Canarias. 

Il cuadrilatero rappresenta praticamente l'opposto, palazzi stile anni 70-80, senza alcun particolare pregio, se non quello di essere molto economici e molto vicini al centro, ma la vera vita sociale, giovane, universitaria e erasmus vive e alberga qui, è possibile cenare a casa o fuori, in una miriade di bar e ristorantini, di ogni dove e con ogni possibile vivanda, sempre che ci si adatti minimanete, e poi peregrinare di bar in bar, prendendo una birra, una copa o altro. 

Nell'ultima parte di questa breve introduzione alla vita canaria alcuni consigli sugli esercizi commerciali:

Centro 

- Despensa de la Conceptión, tapas bar accogliente e economico, per una cena a base di tapas + birra si spende circa 6 euro, la gente che lavora sa consigliare su come indirizzarsi nella giungla del cibo straniero, consiglio: osate con cosa non mangereste mai a casa vostra, parlando per gli Italiani 

- Natural Wok + Sushi Bar, avete presente quella smania di sushi che prende quando si è lontani da casa e da ogni all you can eat? Questo fa per voi, difetto: a la carte, si spende un poco di più però non vi abbufferete come dannati, molto buona la cucina del sud est asiatico, difetto 2: si spendono circa 8 euro per una cena che sazia poco, consiglio: cenare e andare a dormire subito, pregio: placa la voglia di sushi

- Rocco's, pizzeria italiana, vi sentite superiori e volete fare i critici di cucina? Questo fa per voi, pizza più o meno italiana, ma se volete mettervi le mani nei capelli, puntate il Mercadona dove vendono pizza e ananas, insieme, o pizza carbonara, insieme, che però è la vera passione canaria, Rocco's offre una cena italiana abbastanza buona, che tuttavia vi farà rimpiangere casa fino alla sesta generazione, vorrete vedere parenti che odiate. 

- Benditas Cañas: il nome dice tutto "benedetta sia la birra alla spina", 100% spagnolo, 100% economico, il lunedì avrete 8 birre alla spina per 4 euro, pregio: si beve bene e vario, difetto: raggiungerete casa solo a mattina inoltrata, meglio andarci dopo aver conosciuto bene le vie della città 

- El rincón del Tin Tin, ottimo, accogliente e informale, superbo il patio all'esterno, come un cortile di cui non sospetterete nemmeno l'esistenza, è un po' più caro rispetto al precedente, ma presto diventerà il vostro posto preferito, ottimo il mojito a 6 euro, un po' esoso ma ne vale la pena. *** per aficionados 

- Cafe 7, a metà tra centro e quadrilatero, è stato il luogo della mia prima notte lagunera, ovviamente lo porto nel cuore, ci si va spesso perchè è grande, informale, con sedie di plastica, il disagio giusto al momento giusto, prezzi molto competitivi, sito tipicamente erasmus, conoscerete un sacco di gente, pregio/difetto: il pavimento è di terra battuta all'esterno, inutile dire che fa dei polveroni assurdi, vi sorprenderete ogni volta di quanto si sporchino le scarpe, è come una magia. 

Cuadrilatero 

- La Catedral, il paradiso di ogni birra, locale nel cuore del cuadrilatero, da su una piazza, il mojito è molto leggero, molto economico e scivola giù come acqua, allo stesso modo la birra, ideale per le prime sere da studente erasmus. 

- Altri posti nel cuadrilatero, la verità, difficile da ammettere è che non mi ricordo come si arrivi qui, la cerveza a 1 euro uccide i neuroni, però provate dove vi piace, non rimarrete delusi 

- Pizzeria cachos y pizza: a detta della gente che ci lavora "l'unico posto dove puoi mangiare una pizza anche da sobrio" e ho detto tutto, la pizza è buona, ma i canoni italiani distruggono ogni cosa che tenti di emulare la vera pizza, quindi se volete tornarci, andateci dopo una serata pesante.