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Ricordi dorati di sole e di allegria

Pubblicato da flag-it Lavi Pentimalli — 7 anni fa

0 Tags: flag-es Esperienze Erasmus Siviglia, Siviglia, Spagna


Sono passati ormai due anni dalla mia esperienza di Erasmus nella piccola cittadina Spagnola di Siviglia, in questi due anni però la nostalgia non si è mai affievolita. Ho avuto la fortuna e la possibilità di visitare ma anche di soggiornare e vivere molti altri posti, più lontani, più esotici, ma nulla ha lo stesso odore di Siviglia. Nessuna città visitata poi al rientro a casa mi lascia quel sapore in bocca così dolce come il mio adorato pueblo Andaluso. Dolce come i "postres" alla fine di una cena in un qualsiasi dei loro tapas bar, pieni di panne e meringhe, strabordanti di cioccolato, sempre eccessivi un po' come loro. I Sevillani sono così: "troppo caciaroni, troppo pigroni, con un accento troppo cantilenante". Sì, questo può dirlo (e lo dicono, eccome se lo dicono!) un visitatore rapido, qualcuno che non ha avuto il tempo di soffermarsi a vedere, a capire. La realtà è che nonappena ti apri a questa città scopri un mondo e questo sì invece che te lo può dire chiunque l'abbia vissuta. Un mondo di colori ti assorbe mentre cammini sul Puente de Isabel II andando verso Triana dove le note del flamenco iniziano ad avvolgerti assieme al calore dei raggi di sole. Sedersi ad un tavolino lungo il fiume con un montadito al chorizo e una Cruzcampo ghiacciata indossando solamente una giacca di pelle in qualsiasi stagione dell'anno vi troviate, credetemi è una delle sensazioni di maggior pace che si possano provare, e io non riesco più a togliermela di dosso. Fare amicizia a Siviglia è un attimo, entri in un locale ordini un mitico "Tinto de Verano" (vino rosso e gassosa per i meno esperti) e pufff, ti ritrovi seduto accanto a un'anziana gitana, Trianera doc, che ti racconta le sue storie di gioventù, pellegrinaggi religiosi, balli, vestiti colorati, segreti per realizzare acconciature impensabili. E' pazzesco come possano convivere in Siviglia la modernità al 100%, per cui una ragazza come me giovane e proveniente da una metropoli come Milano trasferendosi in una città molto più piccola come Siviglia comunque non si annoierà MAI, e la tradizione. La grande e spettacolare Feria ne è un esempio perfetto: giovani e adulti vestiti con gli abiti tipici, per le donne balze, pois, colori accesi e nastrini, mentre per gli uomini cappelli, gilet e camice aderentissime, ma tutti uniti a bere e mangiare e cantare e ballare per giorni senza mai stancarsi e senza differenze di età, tutti con lo stesso entusiasmo negli occhi, con la stessa carica di energia che questo popolo si porta dentro. E' di questa sensazione che stavo parlando inzialmente. Ti entra dentro la loro energia, i loro occhi scuri ma intensi te la passano e ti entra nelle vene. Una sera mentre stai rientrando a casa da una festa magari ti fermi a guardare la Girlada, imponente ma maledettamente romantica e sembra dirtelo, proprio lei da lassù con le sue enormi campane, che tu di Sevilla non ti scorderai più.


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