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Voglio cercare casa ORA!

Despedida

Pubblicato da flag- Claudia Rossini — 6 anni fa

0 Tags: flag-es Esperienze Erasmus Siviglia, Siviglia, Spagna


Ho pensato molto a quello che avrei potuto scrivere riguardo il mio Erasmus, come rendere più bello e affascinante un testo  e mi sono resa conto che non avrei potuto fare altrimenti se non essere spontanea. Sarebbe perfetto poter  elencare ogni evento, ogni passo, ogni giorno ma i ricordi sono tanti, prepotenti e indisciplinati: pertanto ho deciso , anche con un pizzico di imbarazzo e fatica, di non scrivere un testo ma di pubblicare una pagina di diario.
La mia pagina di diario, stralci di pensieri , abbozzati su un taccuino il giorno prima del ritorno a casa:  

“Sono qui seduta nella mia amata Plaza de la Pescadería- quella che io impropriamente chiamo Plaza Alfalfa, la mia Alfalfa - e mi sembra che tutto inizi a prendere senso.
Primer de todo  mi sembra di essere a casa, di essere tra le strade della mia città.
Intorno a me ci sono spagnoli seduti al tavolo ed io ad una panchina, indosso la collana che mi ha regalato Madelaine con Frida. Prima non conoscevo bene la sua storia ma ho imparato anche questa, come ho imparato mille cose che non si possono contare. Ho detto contare : ormai lo spagnolo è impresso nel mio cuore e nella mia mente.
Il cerchio un po’ si chiude: il viaggio è iniziato con un portachiavi, che ora non ho più, a forma di fiore e si chiude con un portachiavi a forma di fiore che mi è stato regalato da Any e Francesco.
Avevo intenzione di prendere un caffè  in piazza qui , ma forse meglio una birra o delle tapas.
Sta diventando buio ed è difficile scrivere ma non voglio andare via. Voglio quedarmi qui. Forse per un giorno ancora, forse per una vita intera.
Amo questo posto e non potrei trovare altre parole per spiegare quello che sento.
E’ un amore, come una storia, breve come tutte le mie storie e altrettanto intensa.
Questa città vorrei abbracciarla e baciarla. Abbiamo fatto l’amore tante volte e tante volte ho pensato che non fossi giusta per me, eppure tornavo sempre da te.
Sempre sui miei passi, a capire forse che non eri cosi male. E poi un giorno mi sono innamorata di te. Cosi perché è cosi che ci si innamora ,ti alzi un giorno e ti accorgi che pian piano ha scavato nel tuo cuore e ti ha fatto innamorare.
Questa piazza è la mia preferita. E’ Alfalfa e basta. Sempre la stessa, ogni giorno la stessa  e non mi stanca mai.
Mi riempie sempre con il suo calore, con le sue persone ed anche ora che è vuota, è piena. Ed anche ora che diventa buio ed è difficile scrivere, le luci sono accese e limpide e mi permettono di continuare.
Tanto vicino alla mia casa, la casa dove mi sento davvero a casa, il posto che quando ho visto per la prima volta ho pensato “sei mio” e ho immaginato di vivere li.
Sono queste le sensazioni : un po’ mi fa strano pensare indietro ai primi giorni, mi sembra passata una vita veramente.
Quando ancora faceva tanto caldo, quando tutto mi era estraneo.
Davvero non si può spiegare quello che ho sentito qui.
Penso alla prima sera al “Libano” yo y Gabriella. Sconosciute, ci siamo tuffate e abbiamo imparato ad aprovechar y disfrutar.
Ma quanto ho disfrutato? Quante cervezas, risate, ho talmente tanti ricordi che non posso metterli in fila.
Sono in fiume in piena. Le serate, Cordoba, il Marocco, il bagno nell’Oceano. In questo momento ho avuto un brivido.
Mi sembra quasi che è un’altra persona che ha vissuto tutto questo perché un cuore, una vita, non può portare con sé tutti questi momenti.
Non so quanto spazio può conservare la mente e quante emozioni prima che esploda di gioia un cuore.
Il mio implode adesso, perché quello che vivo non si può spiegare .Ho nostalgia, paura, malinconia e felicità.
Ho paura di non aver preso tutto.

E’ l’ultimo giorno. E’ arrivato. Ancora non ho metabolizzato. Forse succederà domani. Ho passeggiato e adesso sono in Plaza de España e questo è un momento tutto mio. L’ho vista già mille volte eppure c’è una strana sensazione: da un lato sembra mia, dall’altro nuova. Quanto incanta questa Plaza. C’è un uomo che gioca con le bolle di sapone. C’è gente e ci sono io, sola.
Non ci credo che sia finita, non posso immaginarlo. Quanto saranno presenti questi ricordi nella mia mente?
Vorrei che questo momento fosse una fotografia. Vorrei che questo momento durasse per sempre .E’ dura affezionarsi ad una città e poi lasciarla andare. Il cuore soffre un po’, io soffro un po’, ma sono felice di vivere sola questo momento. E’ il mio viaggio, la mia esperienza, la mia Siviglia.
Sono i miei occhi e le mie emozioni, solo io. Il tramonto ha lo stesso colore del mio giubbotto. Fa male oggi questo tramonto.
E’ viola, giallo, grigio, fucsia, lilla, bianco, azzurro e un po’ rosso.”

Claudia                                               


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