La mia esperienza a Siviglia

Come ti sembra Siviglia per viverci? La consiglieresti come città?

Anche se ora sono in Erasmus, la mia università è quella di Siviglia. Ho iniziato Farmacia 4 anni fa e per i primi 3 ho studiato lì.

Ho deciso di andare a Siviglia per prima cosa perché volevo iniziare da zero in un' università in cui non conoscessi nessuno, dato che nessuno dei miei amici o conoscenti studiava lì. Mi sono data all'avventura.

La prima impressione che ho avuto non è stata così positiva, vi dico solo che sono arrivata in pieno agosto per cercare casa. Come potrete immaginare, il caldo non poteva essere più insopportabile e la città era praticamente vuota, perché la maggior parte della gente che ci vive o che ci studia cerca di andare da altre parti durante l'estate, o al mare o in posti in cui il caldo è meno soffocante. In più, abbiamo contattato diverse agenzie per cercare un appartamento e, ovviamente, ci siamo sempre spostati a piedi; il problema è che, se a Siviglia vi dicono che qualcosa è "dietro l'angolo", fidatevi che dovete camminare per 15 o 20 minuti minimo.

Io non faccio testo, perché vengo da un paesino che non ha nemmeno un semaforo, quindi per me l'espressione "è dietro l'angolo" significa davvero che è nella via parallela a quella dove sono. Lì invece no. Ma alla fine è tutta questione di tempo, io all'inizio ho fatto molta fatica ad abituarmi a vivere in una città così grande, ma dopo poco sono arrivata anche io al punto di dire "andiamoci a piedi se è qui vicino".

In breve, calore, stanchezza e disperazione per non trovare un appartamento hanno reso la mia prima esperienza a Siviglia un disastro.

Le cose cambiarono quando sono tornata a settembre. Ogni volta che uscivo di casa per fare una passeggiata mi innamoravo sempre più di questa città. È piena di vita, di gente per strada, l'atmosfera che si percepisce è ottima, ci sono molti giovani, bar stracolmi, negozi, arte... Ora posso dirvi che sono contenta di essere andata a Siviglia e credo che, se tornassi indietro, sicuramente la sceglierei di nuovo.

Com'è l'ambiente universitario di Siviglia?

Grazie alle belle temperature che ci sono durante quasi tutto l'anno, si trova sempre qualcosa da fare, dall'uscire a fare una passeggiata all'andare a bersi qualcosa. Soprattutto nella zona del centro, in Alameda de Hércules, in Alfalfa, in uno dei tanti baretti di calle Betis o in quelli che costeggiano il fiume... è facile conoscere nuove persone e trascorrere bei momenti. Inoltre, per ciò che posso dirvi, la gente del sud è molto aperta, quindi non farete fatica a trovare un gruppo più intimo di amici con cui fare le cose che più vi piacciono. Siviglia è una città ricca di studenti.

Quanto costa la vita a Siviglia?

Tutto dipende dalla zona in cui scegliete di vivere e il tipo di appartamento che state cercando. In generale, gli studenti optano per vivere in appartamenti condivisi, con 3 o più stanze e in questi casi l'affitto può variare dai 180 ai 300€ al mese. Le zone universitarie, tipo Reina Mercedes o la Macarena, sono quelle più economiche rispetto ad altre come Triana o Los Remedios, ma se preferite vivere in uno di questi quartieri troverete comunque offerte di appartamenti a buon prezzo, nonostante siano un po' vecchio stile.

Per quanto riguarda le uscite o i trasporti, non è troppo cara come città. In molte discoteche l'entrata è gratis se ci si va prima di una certa ora e nei bar di solito fanno promozioni convenienti o la classica offerta del "due per uno". Per gli spostamenti ci sono varie opzioni, tranvia e autobus che funzionano con la stessa tessera Tussam o la metro, che ha solo una linea (ammetto che non l'ho mai presa).

Le tessere per il tranvia o per l'autobus si comprano in tabaccheria o nei chioschi che vendono giornali, riviste e cose di questo tipo. Quella ricaricabile costa 1,50€ e si possono aggiungere soldi direttamente dove si comprano o via Internet. Io ne ho una da utilizzare quando vengono a trovarmi o quando perdo la mia annuale (mi succede spesso). Quella annuale per gli studenti è nominativa, se non sbaglio costa 290€ da pagare nel momento in cui la si attiva e dura da settembre/ottobre fino a giugno. Vale la pena farla se si prende spesso l'autobus; io lo usavo tutti i giorni per andare all'università. Alla fine si risparmia parecchio e non è necessario dover preoccuparsi ogni volta di ricaricarla.

È stato difficile trovare una sistemazione? Hai qualche consiglio da dare?

Io ho vissuto in due appartamenti diversi, uno è quello di cui in linea di massima vi ho parlato prima, trovato durante il primo viaggio che ho fatto apposta per questo. Nonostante i primi giorni fossimo abbastanza disperati, alla fine ci siamo trovati bene, l'appartamento era economico, con 4 stanze, vicino al fiume e alla zona fieristica. Il secondo l'ho trovato tramite Milanuncios prima che arrivasse l'estate e che finisse il primo semestre. Mi pare fosse il secondo o il terzo che ho visto, quindi non è stato così difficile trovarlo, situato nella zona di Triana e per niente caro.

Il tema del cercare un alloggio dipende molto dalle esigenze di ognuno ma in generale le persone non ci mettono tanto a trovare un posto in cui stare.

L'unico consiglio che posso darvi è di non perdere subito la speranza. O prima o dopo troverete la sistemazione perfetta per voi, non dovete fare altro che rilassarvi e stare tranquilli.

Ah, dimenticavo! Anche se magari non è una delle vostre priorità, assicuratevi che l'appartamento abbia un condizionatore. Fidatevi di me, perché quando inizia a fare veramente caldo, se non ce l'avete, ne sentirete il bisogno. Perciò, anche se non è una cosa fondamentale per voi (come non lo era per me), tenetelo in considerazione quando andate alla ricerca di un appartamento.

Com'è la cucina locale? Quali sono i tuoi piatti preferiti?

Il mangiare di Siviglia è buono. Nonostante sia più cara rispetto ad altre città (come Granada), qui le tapas che danno sono porzioni piuttosto grandi. In più, è difficile andare in un posto che non vi lasci a bocca aperta. La scelta è molto vasta.

Tra le specialità di Siviglia, tipiche soprattutto durante la "Feria", trovate il rebujito e il cosiddetto pescaito frito, ovvero frittura di pesce tra cui acciughe o calamari, che si mangia o il primissimo giorno delle feria o nel giorno in cui viene stabilita la data d'apertura. C'è anche un periodo in cui si mangiano le cabrillas, piccole lumache da gustare solo quando è stagione. Oltre a questi piatti, non mancano i classici spagnoli tra cui la tortilla di patate, la paella o il gazpacho. Onestamente a me piace mangiare cose diverse e provarne di nuove ed essendo già via da parecchio tempo (sono in Italia da 9 mesi ormai), ammetto che mi manca molto la cucina spagnola, i piatti, le tapas, la varietà che propongono... insomma, molte cose che qua non si trovano nemmeno pagando oro.

Cosa consigli come visita culturale?

Mi prenderete sicuramente per pazza, ma in 3 anni che sono stata a Siviglia non ho visitato tutto ciò che merita la pena di essere visto.

Tra i posti in cui sono andata e che non vi dovete perdere per nulla al mondo vi consiglio:

La feria de las Naciones: una fiera che ha luogo nel Prado di San Sebastián e che dura tutto il mese di novembre. Si tratta di tanti stand diversi, ognuno dei quali vende lampade, oggetti per la casa e addirittura alimenti provenienti da paesi del mondo intero. Ci sono stand arabi, con i loro piatti, lampade, narghilé; altri con pietre preziose e il significato dell'oroscopo; altri ancora che vendono maglie e felpe originali. A me è sempre piaciuto andarci e, anche se l'intenzione era quella di fare solo un giro, alla fine compravo sempre qualcosa! Dalla parte opposta del sito fieristico, troverete stand di cucina tipica internazionale, greca, tedesca, messicana e così via, così come un grande palco su cui vengono organizzati spettacoli, concerti o teatri per i più piccoli.

La plaza de España y el parque María Luisa: La Plaza de España è un luogo incantevole situato all'interno del parco María Luisa (uno dei miei preferiti per passeggiare o fare un po' di sport). È una piazza semicircolare con un'enorme fontana al centro e un canale sormontato da ponticelli che permettono di raggiungere l'altra parte della piazza, nella quale troverete delle panchine raffiguranti le diverse province spagnole. L'edificio è stato edificato dall'architetto Aníbal González per ospitare l'Esposizione Iberoamericana del 1929. È caratterizzato da uno stile particolare, tipico di altri edifici che sorgono nel centro della città. Lo stesso architetto realizzò anche altri progetti, tra cui i padiglioni di Plaza América o quelli conservati attualmente in alcuni dei musei della città, come il Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari o quello Archeologico. La piazza fa parte del grande parco di María Luisa, un enorme giardino botanico dove, se vi interessa quest'ambito, si differenziano grandi varietà di piante provenienti da tutti i continenti. Ma non solo... sorgono anche piccoli monumenti, fontane o sculture. A questo proposito, una delle mie preferite è la "glorieta de Bécquer", un monumento in cui al centro si eleva un alto cipresso, abbracciato da alcune statue: il busto di Bécquer, una statua di bronzo raffigurante un angelo dalle ali ferite a simboleggiare "l'amore ferito" e tre donzelle in pietra che rappresentano relativamente "l'amore illuso", "l'amore indemoniato" e "l'amore perduto". In ogni caso, è un posto da vedere con i propri occhi per sapere di che cosa si parla.

L'Alcázar e i suoi giardini: situato nei pressi della cattedrale di Siviglia. Potrete trovare ulteriori informazioni sul sito http://www.alcazarsevilla.org/

Nonostante io non sia un'appassionata di storia, posso dire che i giardini e lo stile hanno un'influenza araba o mozarabica... non perdete l'occasione di visitarlo e ammirarne ogni piccolo scorcio.

La cattedrale di Siviglia: una delle cose che mi mancano. L'ho solo vista da fuori e già così mi ha lasciata a bocca aperta, soprattutto per la Giralda, ossia la magnifica torre rimasta dall'antica moschea che c'era in passato. Credo che valga la pena entrarci.

Il ponte di Triana: è molto bello da vedere, soprattutto la sera quando è illuminato. Secondo me, è uno dei posti più speciali di Siviglia, perfetto per andare a fare due chiacchiere con gli amici, o da soli a rilassarsi lungo il fiume.

Per mangiare? Quali sono i tuoi posti preferiti?

È davvero difficile entrare in un bar e rimanerne delusi. Ci sono posti che io considero come tappa fissa, da andarci almeno una volta prima di lasciare Siviglia.

Cervecería la Grande: ci sono vari locali di questo tipo, tipico posto in cui servono maggiormente tapas di pesce, come i gamberetti di Huelva, gli scampi o l'insalata di mare. I prezzi sono accettabili e la birra (ovviamente Cruzcampo) è sempre buona, ancora di più in quei giorni in cui c'è un caldo soffocante... cosa c'è di meglio di una birretta fresca?

Los Coloniales: un altro classico. Dei due locali che ci sono, il mio preferito è quello situato in una via vicina alla cattedrale. Le tapas (di carne o pesce) sono abbastanza grandi e il rapporto qualità-prezzo è ottimo. Ogni volta che qualcuno veniva a trovarmi lo portavo qui e non è mai stata una delusione. Ovviamente non sono l'unica che ci va, è sempre pieno di gente, quindi vi consiglio di andarci sul presto, altrimenti rischiate di dover aspettare in coda parecchio prima che vi diano un tavolo.

Duo Tapas, la Terraza e Sindonia: sono tre locali più moderni e si trovano tutti nella stessa via (vicinissima alla zona di Alameda de Hércules). Il menù è alla carta e la scelta è vasta. Da provare assolutamente sono la cheesecake (la migliore che abbia mai mangiato) e il risotto con le zucchine, uno dei piatti più buoni del menù.

La Gorda de las Setas: ristorante situato sotto al "mirador de las Setas", anch'esso un classico, si mangia bene e i prezzi sono ragionevoli, considerando il posto in cui si è.

La Sureña: tra tutti è il meno tradizionale dato che esiste in tutta Spagna, ma io sono diventata dipendente dai lupini che danno come accompagnamento alla birra, tanto che ho dovuto farne rifornimento per venire in Italia... non avrei resistito senza.

Ci sono tanti altri posti dove andare, ma se vi elencassi tutti quelli in cui tornerei non finirei più.

Dove consigli di uscire la sera a Siviglia?

Ammetto che io sono più da bere una birra tranquillamente in una delle tante birrerie che ci sono, come la Sureña o la Grande di cui vi parlavo prima. Ci sono comunque parecchie discoteche, quella che a me piace di più si trova in Plaza de Armas e si chiama Uthopia. Ha tre piani e in ognuno mettono musica diversa, motivo per cui, se ci si stanca di ascoltare sempre lo stesso stile e si vuole ballare altra musica, è possibile e facile farlo. Ce ne sono altre che lavorano parecchio, soprattutto in estate, per esempio Alfonso nel parco di María Luisa. Altre invece aprono solo in inverno e non sono niente male, come Bandalai o Casino, entrambe abbastanza grandi e situate nella zona del Prado.

Oltre alle discoteche, ci sono tanti altri posti in cui uscire la sera, come per esempio le zone di Alameda de Hércules o Alfalfa, che vi ho già nominato prima. Sono piene di bar in cui bersi una birra, un cocktail o qualche shots ad un prezzo banalissimo, sicuramente più basso rispetto alle discoteche, anche perché spesso fanno promozioni molto interessanti. In Alameda uno dei miei preferiti è il 100 Cocktelitos e in Alfalfa il Sopa de Ganso.

Qualche consiglio da dare ai futuri studenti diretti a Siviglia?

Godetevi il più possibile tutto ciò che questa città ha da offrirvi. Non solo come studenti universitari; so che è un periodo fantastico, di transito, in cui uno scopre cose nuove e conosce persone nuove, un periodo che non si ripeterà mai (e nel caso si ripetesse non sarà mai come la prima volta), ma anche come cittadini di Siviglia. Godetevi l'aria, il fiume, le stradine del quartiere Santa Cruz e i vialoni trafficati come quello della Constitución, gli edifici, la cucina, la gente, la magica atmosfera che si respira non solo durante tutto l'anno, ma anche e soprattutto nei momenti più speciali per la capitale dell'Andalusia, ovvero la Feria e la Semana Santa, due occasioni per immergersi a pieno nella cultura del posto ed appassionarsene.