Andalusia, fra calore e magia.

Il mio viaggio a Siviglia era iniziato senza troppe aspettative, ero reduce da una breve permanenza a Barcellona e non pensavo di poter imbattermi in qualcosa che spezzasse il fiato allo stesso modo. Ho dovuto ricredermi ed accettare che nel mio cuore c'era spazio per entrambe. Siviglia è una bomboniera saracena pregna di cultura e capace di darti sensazioni entusiasmanti. Ho alloggiato insieme alla mia comoagna in una pensione molto modesta nelle vie del centro, ma estremamente caratteristica  per meno di 20 euro a notte, l'atmosfera era così familiare che sembrava ci si conoscesse tutti da un pezzo. Ci siamo mossi per tre giorni fra le vie del centro storico, gustando sapori che rimandano ai sapori pugliesi, quelli di casa, solo un po più speziati. Scegliere di andar per tapas è sicuramente la scelta migliore, data l'estrema abbondanza dei piatti e i loro prezzi bassissimi. Ma Siviglia non è solo coda di toro, formaggio di capra e sangria. Siviglia è sensazioni. Siviglia è la sensazione di essere minuscolo davanti a Plaza de España, che col suo esercito di volte è troppo immensa per l'obbiettivo della tua fotocamera,. Siviglia è magia quando durante un'avventura notturna nei giardini Regina Margherita, ti imbatti in un manipolo di ballerini appassionati, che ti regalano un tango inaspettato. Siviglia è quell'aria che ti manca per Il caldo, con quel sole che sembra non voler mai dormire. Siviglia è un viaggio in Spagna, quella vera, andalusa, da stereotipo. Ma anche un viaggio da mille e una notte, dove 800 anni di dominio saraceno sembrano aver dato alla città un impronta indelebile e magnifica. Siviglia è la sua gente, calda e accogliente, burbera a tratti, ma soprattutto fiera. Fiera del contrasto che la rende unica, fiera dell'alcazar e della cattedrale, dell'arena e della torre dell'oro. Fiera della 'grande acqua' che la bagna e che mai rinfresca.