Sai già qual è la tua destinazione? Le migliori offerte di alloggio sono le prime a spiccare il volo, non fartele scappare!

Voglio cercare casa ORA!

Politecnico di Torino, un'esperienza eccezionale


Come sei finito al Politecnico di Torino?

Bella domanda! Da quando ho iniziato l'università, ho sempre pensato che fosse un luogo grazie al quale potessi trovare la chiave per aprire un'infinità di porte che conducono a grandi opportunità.

A quest'idea si aggiungeva anche la voglia e il desiderio di viaggiare, di vivere nuove esperienze, di conoscere nuove persone e visitare tanti posti nuovi. Infatti, da quando ho iniziato l'università ho fatto tutto il possibile pur di riuscire a raggiungere gli obiettivi che mi ero posto e, effettivamente, ho ottenuto dei risultati grandiosi.

Politecnico di Torino, un'esperienza eccezionale

Uno dei migliori e dei maggiori accordi che la mia università ha sottoscritto con il Politecnico di Torino (PoliTo) consiste in una grande opportunità che permette ad ogni studente di ingegneria di svolgere un Master of Science, malgrado non abbia ancora terminato il corso di laurea. L'accordo consiste, dunque, in un doppio titolo che viene svolto in entrambe le università. Quando ho appreso la notizia, ho cominciato a fare delle ricerche con la Dirección de Bienestar Universitario (un ufficio servizi per gli studenti), con l'ufficio relazioni internazionali e con altri studenti che stavano già svolgendo questo progetto. Volevo chiarire tutti i miei dubbi, perché solo in questo modo potevo prendere una decisione così importante. Nonostante ciò, pur avendo praticamente tutte le informazioni necessarie, non mi decidevo a intraprendere questa esperienza. L'insicurezza, che mi impediva di decidermi a partire, derivava probabilmente dalla paura di dovermi immergere in una cultura troppo diversa dalla mia o dal fatto che non mi sentissi pronto.

Ho aspettato praticamente fino all'ultimo minuto, ma grazie alla pressione di alcune persone, come la mia fidanzata, sono riuscito a trovare la motivazione e ho mandato la richiesta. L'Università di Bolívar propone annualmente il progetto, che si configura anche come borsa di studio per gli studenti.

Quindi, si candidano gli studenti che soddisfano i requisiti richiesti: il buon rendimento accademico durante il corso di studi, un buon livello di inglese e aver completato almeno 4 anni del corso di laurea. Tra tutti i candidati, ne vengono selezionati massimo 5. Questi 5 studenti devono saldare solo il 30% delle tasse annuali e lo fanno per l'ultima volta perché poi svolgono i due anni di specializzazione al Politecnico di Torino. Qui non dovranno pagare nessuna tassa extra, a parte le tasse di base. Quest'anno le tasse da pagare corrispondevano a 160 euro (circa 560 mila pesi colombiani e 187 dollari) all'anno, che è una cifra abbastanza economica se la compariamo con qualsiasi altra università colombiana.

Quando vengono pubblicati i nomi degli studenti selezionati comincia un nuovo viaggio che non prosegue più nell'università di origine, ma nell'università di destinazione. In questo caso, cominciava la mia avventura al Politecnico di Torino.

Politecnico di Torino, un'esperienza eccezionale

Dove si trova il Politecnico di Torino e perché hai scelto questa università?

Il Politecnico di Torino è un ente pubblico italiano di istruzione superiore. Si trova nella città di Torino, nel nord Italia, molto vicino alla Francia e alla Svizzera.

Ho scelto il Politecnico di Torino perché è conosciuto come il miglior politecnico d'Italia e come uno dei più prestigiosi d'Europa. Inoltre, secondo uno studio recente, gli studenti che si laureano in questa università hanno una percentuale di prospettive occupazionali molto più alta rispetto ai laureati in altre università italiane.

Le aree di studio che offre questa università sono molteplici: quella di ingegneria presenta una grande varietà che va dall'ingegneria biomedica fino all'ingegneria nucleare, per arrivare ad architettura e design. La differenza tra Italia e Colombia è che in Italia ci sono 3 anni di laurea che corrispondono ai 5 anni di "pregrado" in Colombia, e poi c'è la laurea magistrale che corrisponde alla "maestría" in Colombia.

Che ne pensi delle lezioni e del Campus?

Le aule sono complete e dispongono di tutto il materiale necessario per lo svolgimento delle lezioni. Ogni aula ha un proiettore attraverso il quale si possono esporre delle presentazioni Powerpoint o si possono illustrare tutti gli esercizi che il professore svolge a mano. Ogni aula può contenere circa 100 studenti, anche se in realtà ci sono aule che ne contengono un numero maggiore o minore. Forse questo è un piccolo difetto del Politecnico: non viene indicata la capienza di una determinata aula, almeno nella mia facoltà Engineering and Management.

Mi è sembrato strano che usassero ancora le lavagne col gesso, anziché le lavagne acriliche con pennarelli cancellabili, come fanno in Colombia. Tuttavia, mi sono informato e ho scoperto che questa scelta non è dovuta soltanto al rispetto della tradizione e della cultura, ma ha anche un obiettivo ecologico perché i gessi producono meno scarti di plastica.

Politecnico di Torino, un'esperienza eccezionale

Quelle che non sopportavo e non sopporto sono le lezioni frontali, in cui il professore spiega un argomento parlando ininterrottamente per un paio d'ore. Credo che questo tipo di lezioni siano abbastanza noiose e non motivino lo studente. La maggior parte delle lezioni del Politecnico sono proprio frontali e questo è il motivo per cui molto spesso sono noiose. Ma non posso negare che i professori sono davvero esperti, conoscono molto bene la loro area di specializzazione e hanno una formazione accademica molto rilevante, motivo per cui riescono a risolvere qualsiasi dubbio degli studenti. Tuttavia, bisogna riconoscere che molto spesso è difficile esprimere un concetto specifico in una lingua che non è quella materna. Questo succede, ad esempio, ad alcuni professori italiani che non sono molto bravi con l'inglese... e non lo dico io, che non ho un buon livello di inglese, ma alcuni dei miei compagni di classe con cui mi sono confrontato.

Ma attenzione! Non sto insinuando che questi professori non conoscono la lingua, semplicemente sto dicendo che probabilmente non riescono a spiegare nel migliore dei modi degli argomenti così specifici.

Ora vi parlerò del Campus di Ingegneria perché è quello che conosco meglio e perché è lì che frequento le mie lezioni. Mi hanno detto che il Campus di Architettura si trova nel Castello del Valentino, un capolavoro architettonico che è stato dichiarato patrimonio dell'umanità, nei pressi del fiume Po.

Tornando al Campus di Ingegneria, posso dirvi che è molto moderno ed ha uno stile contemporaneo. Ci sono molte aule, l'ufficio relazioni internazionali, una banca e un ufficio postale. Ci sono anche un paio di bar, dove potete trovare delle ottime bibite e dei dolcetti, e una serie laboratori differenti a seconda del corso di studi. L'Aula Magna è un auditorium che viene utilizzato ogni lunedì per delle esposizioni artistiche. Di fronte all'Aula Magna c'è la piazza principale, caratterizzata da bellissimi ornamenti floreali. In tutto il campus ci sono innumerevoli sale studio e macchinette del caffè o di qualsiasi tipo di stuzzichino (caramelle, sandwich e bibite di ogni tipo).

Nei corridoi principali dell'università ci sono delle collezioni geologiche dove è possibile trovare vari materiali ed elementi come l'oro e il cristallo. Ci sono anche una collezione paleontologica con alcuni fossili e una collezione di macchinari che venivano utilizzati per l'estrazione mineraria, oppure microscopi antichi.

Sulle pareti dei corridoi si possono ammirare immagini con messaggi, simboli e armi di gruppi etnici africani (come le lance).

Una cosa che mi ha stupito molto è la grandezza quasi infinita del Campus. Dall'altra parte della via Castelfidardo ci sono altre aule, sale studio e spazi per mangiare. Entrambi i lati sono collegati attraverso un tunnel, all'interno del quale si trovano gli uffici di ricerca. Nella nuova parte del Campus c'è la mensa più grande. Spendendo solo 1,80 euro (circa 6 mila pesos colombiani o 2 dollari) potete fare un pranzo abbastanza completo che comprende un piatto principale (di solito riso o pasta), un secondo (carne di qualsiasi tipo) e il contorno, che possono essere delle patatine oppure dell'insalata. Potete prendere anche un dessert che può essere uno yougurt, un biscottino o un frutto. L'acqua è inclusa nel prezzo.

Non tutte le persone, però, pagano 1,80 euro. Infatti, questo è il prezzo che pagano le persone con il reddito più basso o le persone che fanno il doppio titolo, perché chi ha la fascia più alta di reddito paga circa 7 euro (circa 25mila pesos colombianos o poco più di 8 dollari). Quelli che pagano 1,80 euro sono davvero fortunati perché riescono a fare un pranzo completo e di buona qualità con pochi spiccioli.

Il costo del pranzo non viene pagato in contanti, infatti, ogni studente deve pagare con una tessera universitaria, che può ricaricare alle macchinette che si trovano all'entrata della mensa. Questa di cui vi ho appena parlato non è l'unica mensa del Campus, infatti, proseguendo si arriva ad un'altra mensa, quella di Borsellino, che è molto più piccola, ma il cibo è più buono.

Inoltre, nella mensa più piccola preparano delle pizze grandi e molto buone anche a ora di cena.

Entrambe le mense aprono tutti i giorni, tranne la domenica e il sabato soltanto a cena. Durante la settimana aprono sempre poco prima di mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio per il pranzo e poi dalle 17:00 alle 20:30 per la cena.

Politecnico di Torino, un'esperienza eccezionale

Che ne pensi del sistema di valutazione?

È sempre difficile imbattersi in qualcosa di diverso dal solito, o in qualcosa di nuovo rispetto alle nostre abitudini, soprattutto all'inizio. Molte persone hanno difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti e credo che una di queste sia proprio io. Il nuovo metodo di valutazione non mi sembra poi così complicato o assurdo, è solo che non riesco ad abituarmici perché è una cosa nuova per me.

Bene, vi spiego le differenze tra il sistema di valutazione italiano e quello colombiano, in modo da farvi capire meglio a cosa mi sto riferendo.

  • Colombia, università UTB: i corsi sono suddivisi in tre blocchi e alla fine di ogni blocco c'è un esame finale, mentre durante il blocco il professore decide se e quali attività svolgere. La percentuale degli esami deve corrispondere almeno al 60% di ogni blocco. I voti vanno dall'1 al 5 e si supera l'esame con un 3. Alla fine del semestre viene dato il voto finale che corrisponde alla media del voto di ogni blocco (ogni blocco ha la stessa percentuale).
  • Italia, PoliTo: in Italia il semestre non viene suddiviso in tre parti e si deve fare un unico esame solo alla fine. L'esame ovviamente comprende tutti i temi trattati durante il semestre, il che risulta essere più difficile per me, perché significa studiare molto di più.

    Tuttavia, durante l'anno l'esame può essere fatto 4 volte e questo compensa il livello di difficoltà. Le valutazioni vanno da 1 a 30 e il 18 corrisponde alla sufficienza, quindi, facendo un po' di calcoli è molto simile alla mia università.

Come potete notare, entrambi i sistemi di valutazione hanno i loro pro e i loro contro, ma l'importante è saper adattarsi ad ognuno per riuscire ad ottenere dei buoni risultati.

Un parere generale?

L'università mi piace tantissimo e, come qualsiasi cosa, ci sono degli aspetti che potrebbero essere migliorati. In ogni caso, da quando sono arrivato mi sono reso conto che quando c'è un problema cercano di trovare delle soluzioni efficaci nel minor tempo possibile. Inoltre, ad oggi è uno degli istituti pubblici d'avanguardia nel campo dell'educazione, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.

Vengono stipulati accordi non solo con decine di istituti d'istruzione ma anche con istituzioni commerciali in tutto il mondo. Questo permette agli studenti di questa università di svolgere dei lavori di ricerca o delle tesi in altri paesi, oppure di svolgere il tirocinio o degli stage all'estero o nelle rinomate aziende italiane.

Negli altri miei articoli potrete trovare tantissime informazioni sulla Colombia e sull'Europa e sul viaggio che ho dovuto fare per arrivare qui in Italia.

Mi camino hasta Turín


Galleria foto



Contenuto disponibile in altre lingue

Condividi la tua esperienza Erasmus su Politecnico di Torino!

Se conosci Politecnico di Torino come abitante nativo, viaggiatore o studente in scambio... condividi la tua opinione su Politecnico di Torino! Vota le varie caratteristiche e condividi la tua esperienza.

Aggiungi esperienza →

Commenti (0 commenti)


Condividi la tua esperienza Erasmus!

Aggiungi esperienza →


Non hai un account? Registrati.

Aspetta un attimo, per favore

Girando la manovella!