Se in una delle ultime volte si parlava di fughe in mezzo alla natura selvaggia per scappare dal caldo torrido e afoso di luglio, il mirabolante articolo di oggi verterà attorno a uno dei miei parchi divertimenti preferiti nei dintorni, ovvero Ondaland, ubicato nei pressi di Novara (Piemonte), appena fuori dalla Lombardia. Questo magico luogo in mezzo alle praterie è stato un punto di ritrovo per bambini e adolescenti nei venerdì di giugno e luglio grazie a centri estivi e oratori, che si spostano in comitive che assomigliano più a dei battaglioni che stanno per entrare in guerra, tra grida e determinazioni ad accaparrarsi il meglio del parco.
Ma in cosa consiste questo posto?
Trattasi di un parco acquatico con grandi piscine e scivoli, alcuni semplicemente piacevoli e altri alquanto “spaventosi”, secondo l’opinione comune. Per come la vedo io, quest’ultima tipologia da una scarica d’adrenalina non indifferente, pertanto se soffrite di ipertensione, evitateli. Dunque non è solo un luogo adatto ai piccini, perchè alcuni di questi vanno in base all’età, il peso e l’altezza. Sul primo punto è facile “sgarrare”, la sottoscritta nelle sue prime gite a Ondaland ha mentito spudoratamente sui dati anagrafici, ma non è molto sicuro, a meno che i genitori acconsentano a firmare per il braccialetto speciale che permetterà al figlio di praticare qualunque struttura, assumendosi la responsabilità per eventuali danni. Essendo rientrata nella categoria dei bugiardi, in tenera età guardavo con molta invidia i fortunati dotati di questo privilegio, però essendoci stata recentemente, alla veneranda età di venti e rotti anni, mi pento di aver rischiato in un qualche modo la mia vita, perchè questi parametri esistono chiaramente per delle norme di sicurezza.
Osservando la foto soprastante che vedete, ossia la mappa completa, lo scivolo verde e bianco a destra, il Dual Loop, è praticabile per coloro che pesano almeno 50 chili, e ho avuto l’opportunità di provarlo per il mero fatto di aver pranzato da poco raggiungendo il fatidico peso. I bagnini sono abbastanza fiscali su questo parametro, dato che testano la massa corporea sia all’ingresso dell’attrazione e sia l’attimo prima di provarla. La sensazione che ho avuto all’interno di questo e anche per quanto riguarda quello arancione, l’Invertigo, è stata una botta di vita senza precedenti mista a terrore per la mia poca forza nelle braccia, temendo l’eventualità di staccarmi dal piccolo gommone che consegnano per scorrere ancor più velocemente sull’acqua. Oltre ad aumentare la velocità del percorso, protegge da eventuali urti, che ho sperimentato in scivoli più stretti riscontrando dolori alla schiena. I due appena menzionati sono quelli che ho apprezzato di più, ma dal punto di vista adrenalinico, troviamo in cima il Blade Runner, vero e proprio scivolo di colore bianco in stile montagne russe, sempre praticabile con un gommone gonfiabile, all’aperto. Indipendentemente da uno scivolo chiuso o aperto, è importante rimanere sdraiati, in modo da non sbattere la testa, ma anche per non ritrovarvi a scendere giù troppo rapidamente solo con in vostro corpo e sfracellarsi, considerando che ci sono stati episodi in cui persone sono uscite dallo scivolo facendosi male per non aver ben applicato queste indicazioni.
Uno scivolo su cui mi sono fatta parecchie aspettative è stato il Space Boat, le quali sono state soddisfatte fino a qualche secondo prima della fine. Sempre da praticare in coppia, di colore bianco e azzurro esternamente, ma internamente decorato con delle fasce colorate in stile psichedelico. La seconda parte del tragitto si svolge all’aperto nella parte rotonda ruotando più volte spinti dai getti d’acqua. Malauguratamente le leggi della fisica nel mio caso hanno fallito. Questo movimento dovrebbe portare la coppia di visitatori a fuoriuscire senza sforzo venendo trasportati, ma il gonfiabile della qui presente ha avuto la sfortuna di fermarsi. Essendo un dettaglio di fine giro, è bastato dondolarsi un po’ per continuare, però nel caso di interruzione di un gommone dentro uno scivolo, è possibile scendere nel mezzo del tragitto per certe attrazioni.
A questo punto lanciamo via i gommoni e passiamo alle ciambelle gonfiabili, rilassiamoci e godiamoci la tranquillità del “fiume lento”, circuito che trasporta chiunque entri grazie al movimento della corrente. Si può anche rimanere a mollo, ma la sensazione non è appagante quanto l’essere a bordo di qualcosa, quindi abbiate pazienza nell’aspettare in fila per prendere questo enorme salvagente rosa. L’orario migliore per entrare è dalle 5 di pomeriggio, quando ormai i gruppi di bambini e non stanno abbandonando il parco, lasciandolo in una condizione paradisiaca di quiete.
[La idilliaca tranquillità che si presenta a fine giornata]
Invece, se proprio non sopportate questi surrogati di imbarcazioni, avete a disposizione una dozzina di opzioni per scendere giù per i tubi e non. I visitatori più temerari prediligono il Super Kamikaze, a nord della cartina di colore giallo e all’aperto, e la sua versione blu al chiuso, l’Hydroturbo Kamikaze, mentre chi è alla ricerca di un po’ più di serenità opta per la coloratissima Multipista. Una via di mezzo è senza ombra di dubbio la serie di scivoli bianchi: Twister, i due intrecciati, chiusi e totalmente al buio, e Kamikaze, ai lati e con una magnifica vista sul parco, essendo scoperti. Sui primi, raccomando sempre di stare sdraiati, mentre per quanto concerne gli ultimi, stare seduti è legittimo, ma l’importante è stare dritti, qualora siate molto leggeri perchè capita di sentire sotto di sè un vuoto d’aria.
D’altro canto, se l’attrazione principale non entusiasma, le grandi piscine sono ciò che fa per voi, come la Grande Ola, abbastanza tranquilla e dove in certi orari è possibile nuotare in mezzo a onde artificiali, oppure la Coco Beach, la vastissima vasca dove al centro è posto l’idromassaggio, molto gettonato. Per i più piccini di fianco è disponibile la Nina Beach, assieme a scivoli e altri giochi.
Un'accortezza che mi sento in dovere di citare è il divieto sui tuffi. Per qualunque tentativo avrete un bagnino pronto a tartassarvi a suon di fischietto.
Arrivando al versante costi, organizzarsi in una comitiva numerosa comporta a enormi vantaggi per la riduzione sul biglietto. Invece, il prezzo intere per il singolo adulto è 23 euro, ma tenete conto dello sdraio e ombrellone gratuito(non disponibile in caso di esaurimento dei posti), le docce calde, bagni e armadietti, per i quali si chiede soltanto 5€ di cauzione per la chiave. L’orario di apertura è 10 del mattino, mentre la chiusura avviene attorno alle 7 di sera.
L’ambiente in linea generale è molto pulito e curato, benché sia inevitabile a fine giornata trovare foglie in piscina o insetti. I prezzi dei punti ristoro non sono gonfiati e qualora siate sprovvisti di qualcosa come infradito, braccioli, occhialini e via discorrendo, c’è un chiosco che vende tutto ciò.
Il parco acquatico più grande d’Italia può essere raggiunto in macchina prendendo l’autostrada e imboccando l’uscita verso Vicolungo, il famoso outlet della provincia di Novara, che dista solo 5 minuti dalla destinazione.