Napoli
Ciao a tutti! In questo articolo vi parlerò della mia città: Napoli!
"Vedi Napoli e poi muori".
Napoli è una magnifica città italiana, capoluogo della Campania, e sorge al centro del golfo dominato dal Vesuvio, uno dei più pericolosi vulcani esplosivi al mondo, la cui ultima eruzione si è verificata nel 1944 ed ha distrutto Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio. Io sono nata a Massa di Somma, nel 1990, ed ho vissuto a San Sebastiano al Vesuvio fino al 2008, anno in cui mi sono trasferita a Perugia, perchè mio padre voleva farci crescere in un posto con meno delinquenza.
Lui stesso ha subito una rapina con tanto di inseguimento, finita con uno sparo. Mio padre aveva un'impresa di costruzione e quindi aveva una valigetta sempre con sè. I rapinatori avevano adocchiato la valigetta pensando che dentro ci fosse del denaro ed hanno cominciato a seguire mio padre, che non si fermava e quindi l'hanno sparato. Per fortuna mio padre ebbe la sveltezza di tirare su il braccio per proteggersi la testa ed il proiettile gli si conficcò proprio nel braccio, insieme a tutti i vetri del finestrino della macchina. Gli colpirono il nervo e mio padre non poteva più muovere il braccio, così lo operarono e gli presero un pezzo di nervo della gamba. Così che adesso mio padre ha oltre 400 punti tra gamba e braccio. Questo non fu l'unico episodio infelice subito da mio padre, anzi, spesso e volentieri dei brutti ceffi si presentavano sui cantieri in cui stava lavorando e gli chiedevano il "pizzo", ovvero una somma abbastanza cospicua di denaro, per poter proseguire i lavori indisturbati. Una volta gli hanno dato un colpo in testa con una pistola e si è dovuto mettere i punti anche lì. Un'altra volta hanno picchiato a sangue uno dei suoi operai, che aveva provato a difenderlo.
Anche mia madre fu vittima di una rapina. Era con mio fratello piccolo, al quale puntarono una pistola alla testa, intimando mia madre di lasciargli le chiavi della sua macchina. Lei gliele consegnò subito, anche perchè aveva un antifurto particolare, che era studiato apposta per questo tipo di rapine e consisteva in un quadratino di plastica che andava tenuto in tasca (non attaccato alle chiavi) e che faceva spegnere l'auto dopo poche centinaia di metri. Così mia mare nel frattempo si riparò in un locale commerciale ed il ladro dovette lasciare la macchina in mezzo alla strada e dovette scappare via. Purtroppo, furti di auto e motorini sono all'ordine del giorno a Napoli. Spesso i ladri trovano il modo di contattare i derubati e gli propongono il cosiddetto "cavallo di ritorno", cioè gli rivendono il loro mezzo. Assurdo. Incredibile, ma vero.
Io ho subito personalmente due rapine. La prima volta mi trovavo a Napoli, in centro. Stavo salendo sull'autobus che mi avrebbe riportato a San Sebastiano ed un tizio, mentre scendeva, mi infilò la mano in tasca e mi prese il portafoglio. Fortunatamente me ne accorsi subito e prontamente gli bloccai la mano, riprendendomi ciò che era mio ed inveendo contro di lui. Purtroppo però, il ladro aveva già rubato tutti i portafogli delle signore presenti sul pullman e riuscì a scappare, indisturbato. La seconda volta fu una rapina vera e propria. Camminavo insieme ad alcuni miei amici lungo una strada alberata che collega Cercola con San Sebastiano al Vesuvio e ci fermarono due ragazzi a bordo di un motorino, chiedendoci un'indicazione stradale. Mentre gliela stavamo dando, uno dei due ragazzi scese dal motorino e puntò un coltello nella pancia di uno dei miei amici. Ci intimò di dargli tutti i nostri oggetti di valore (orologi, cellulari, collanine e braccialetti d'oro, denaro) ad uno alla volta. Io per fortuna fui l'ultima e dissi di non avere niente ed i ladri scapparono via, comunque contenti del loro bottino. Ultimamente erano diventate molto frequenti anche le rapine delle scarpe. Ebbene sì, avete capito bene. Rubavano le scarpe di marca (Hogan, Prada, Paciotti, Nike, ecc. ). Fermavano i malcapitati e puntandogli un'arma contro, gli facevano togliere le scarpe, lasciandoli scalzi.
Dunque mio padre decise di portarci via da quell'ambiente e comprò una villetta in un piccolo paesino in campagna, chiamato Ripa e situato a 14 km da Perugia e 14 km da Assisi. Voleva farci vivere in un posto più tranquillo, lontano dalla delinquenza. Ma purtroppo la delinquenza è ovunque.
Dopo nemmeno un mese che ci eravamo trasferiti, ci sono entrati i ladri in casa. Era il ponte del primo maggio e ci erano venuti a trovare amici e parenti da Napoli. La casa era piena di persone. Eravamo in 14. Io e la mia amica eravamo uscite ed eravamo appena rientrate, verso le 3:30, che arrivarono i ladri. Mia nonna sentì i rumori, ma pensò che fossimo io e la mia amica e quindi non disse niente. La mattina quando scese giù in cucina, trovò la porta e la finestra aperta, ma pensando che le avesse aperte qualcuno, rimase tranquilla a fare i cruciverba. Poi si svegliò mia madre e mia nonna le chiese come mai avessero lasciato tutto aperto. A quel punto capirono che ci erano stati i ladri. Dei ladri molto particolari perchè non portarono via quasi niente. C'erano computer, telefonini, televisori, macchine fotografiche, tutto a portata di mano. Loro si limitarono a prendere pacchetti di sigarette sparsi in giro. Addirittura presero le chiavi della macchina di mio padre ed aprirono il cruscotto per prendere altri pacchetti di sigarette. La macchina, che era una jaguar, la lasciarono lì. Insomma ci fecero un grosso danno alle finestre per rubare qualche pacchetto di sigarette.
Dopo un paio d'anni, abbiamo aperto un bar-tabacchi vicino casa ed anche lì ci sono venuti a trovare i signori ladri, per ben quattro volte in 5 anni. Il bar è dotato di un sistema di allarme che manda una telefonata a casa se è attivato. Inoltre è dotato di un sistema di video-sorveglianza.
La prima volta che sono venuti i ladri, qualcuno ci aveva staccato l'allarme e quindi non ci arrivò nessuna telefonata a casa. La mattina dopo ci venne a citofonare un cliente, dicendoci che il bar era stato derubato. Portarono via tutto: due televisioni, 10 mila euro di sigarette, il fondo cassa di alcune centinaia di euro in monete e qualche bottiglia di distillato.
La seconda volta il telefono di casa squillò e mio padre corse a vedere chi ci fosse. I ladri stavano giusto scappando con la refurtiva. In due minuti avevano portato via due grossi sacchi neri della spazzatura pieni di stecche di sigarette. Persero quache pacchetto durante la fuga. Mio padre provò ad inseguirli. Lui aveva una mercedes piccolina, l'Slk. Loro una macchina grossa e provarono a buttarlo fuori strada. Io ero a casa e sentivo le macchine che correvano. Ad un certo punto uno sparo. Poi il campanello di casa. Pensavo che mio padre fosse rimasto ferito, ma per fortuna non successe niente.
La terza volta erano due ragazzini, che portarono via solo il fondo cassa, ovvero una cinquantina di euro in monete. Non allungarono nemmeno le mani per prendere un pacchetto di sigarette.
La quarta volta, per fortuna, non riuscirono ad entrare perchè un vicino, svegliato dai rumori, gli gridò e loro scapparono via.
Inoltre, una volta, mentre lavoravo in un locale in centro a Perugia, mi rubarono il portafoglio dalla borsa, senza che mi accorgessi di nulla.
Ma torniamo a parlare di Napoli...
Com'è, quindi, vivere a Napoli?
Napoli è una città stupenda, ma molto caotica, abbastanza pericolosa e dove le regole non esistono.
Guidare a Napoli, ad esempio, è davvero difficile, perchè quasi nessuno rispetta i semafori e le precedenze. Parcheggiare è ancora più difficile. La città è invasa da parcheggiatori abusivi, che ti estorcono somme anche piuttosto elevate di denaro.
Fare una qualsiasi cosa (carta d'identità, passaporto, ecc. ) richiede sempre molto più tempo che in qualsiasi altra città italiana. Questo perchè gli uffici ed i servizi pubblici non funzionano benissimo. Quando siamo arrivati a Perugia, il servizio sanitario dell'U. S. L. della città, ci ha subito invitato a fare dei vaccini che non avevamo fatto. Inoltre, ti invitano a fare il pap-test, gratuitamente, ogni tre anni credo. A mia madre hanno invitato anche a fare l'esame delle feci, sempre gratuitamente. A Napoli queste cose non esistono. Infatti a noi mancavano dei vaccini obbligatori e nemmeno lo sapevamo.
Ma, tutto sommato, vivere a Napoli è bello, bellissimo. Mi manca tanto la mia città. Mi manca svegliarmi e potermi affacciare dalla finestra per guardare il Golfo di Napoli con le sue meravigliose isole. Mi manca ammirare il Vesuvio, in tutta la sua magnificenza. Mi manca la solarità e la cordialità dei napoletani. Qui a Perugia le persone sono molto più chiuse. Fanno tanta fatica ad "accettare lo straniero". Spesso mi hanno dato dell'"invadente", quando io cercavo solo di integrarmi. Mi mancano i miei amici. Mi manca andare a passeggiare in centro a Napoli insieme a loro. Mi manca andare a prendere il sole sugli scogli di Mergellina insieme a loro.
Mi manca andare a trascorrere i pomeriggi al Parco Virgiliano insieme a loro.
Mi manca trascorrere le domeniche primaverili allo Scrajo.
Mi manca fare shopping per le strade di Napoli... partendo dal "Rettifilo", dove ci sono i negozi più economici, e proseguendo su Via Roma, dove ci sono i negozi di tendenza (Zara, Bershka, H&M, Benetton, Nike, ecc. ) e dove c'è anche il negozio della Disney (che era una tappa obbligatoria per noi), per poi giungere sino a Via Calabritto, la strada più alla moda della città e sbavare letteralmente davanti alle vetrine dei negozi più costosi (Fendi, Hogan, Gucci, Louis Vuitton, Prada, Tod's, Armani, ecc. ). Mi manca andare a correre sul lungomare, respirare la brezza marina ed ammirare il Castel dell'Ovo. Mi mancano i frappè alla nocciola di Chiquitos ed i gelati di Tutto Gelato a San Giorgio a Cremano, i più buoni che abbia mai mangiato in vita mia. Se siete amanti dei gelati, vi consiglio vivamente di assaggiarli. Il cono è una cialda croccantissima, squisita ed i gusti sono tutti particolari e buonissimi. Il mio preferito era di nutella freddolosa.
Com'è il clima a Napoli?
Napoli gode di un ottimo clima, temperato, tipico mediterraneo, con inverni miti e leggermente piovosi ed estati calde e secche, mitigate dalla brezza marina. Il sole splende quasi tutti i giorni dell'anno! Il primo anno che mi sono trasferita a Perugia, ricordo che piangevo per il freddo. Aspettavo il pullman per tornare a casa, dopo una giornata di lezioni all'Università e tremavo, piangevo, per il freddo. Nonostante le calze di lana che vestivo sotto i pantaloni; cosa che non avevo mai usato in vita mia, precedentemente. Inoltre, a Perugia ho scoperto la nebbia. Che cosa brutta svegliarsi la mattina, aprire la finestra ed affacciarsi in un mare di nebbia. A volte non si vede assolutamente nulla. Per non parlare della neve, la grandine e le strade ghiacciate. Questo a Napoli non avviene quasi mai. In inverno il Vesuvio molto raramente si ricopre di neve, ma quando accade, la cosa è soltanto piacevole.
Com'è la cucina napoletana? Come si mangia a Napoli?
La cucina napoletana è molto saporita, ed è, in linea di massima, piuttosto sbrigativa, dato che i napoletani tendono a scansare le cose troppo faticose. È particolarmente adatta, quindi, ai giovani che dell'arte della cucina fanno un hobby, un po' per fare di necessità virtù, ed un po' per far quadrare il bilancio. Ho detto che la cucina napoletana è in genere una cucina semplice, ma ciò non vuol dire che sia semplice realizzarla, in quanto le cose più semplici sono spesso le più difficili! Ci vuole poco, infatti, a rendere appetitosa una pietanza ricca di ingredienti, come una lasagna, che sia bolognese o napoletana. Non è così facile, invece, rendere delizioso un piatto di spaghetti con la sola aggiunta di aglio, olio, peperoncino e prezzemolo fresco. Eppure questa è una delle paste asciutte più squiste napoletane!
La consuetudine popolare napoletana vuole che il pasto principale della giornata sia la cena, essendo costretta la maggior parte degli uomini a rimanere fuori per lavoro, a pranzo. Abituato ad uscire di casa di buon mattino con un solo, frugalissimo, ma buon caffè, nello stomaco, il napoletano metterà, come suol dirsi, una "supponta", tra mezzogiorno e l'una, per poter giungere sino all'ora di cena. Dunque, spesso, i napoletani che lavorano fuori mangiano un pezzo di pane imbottito di mortadella, mozzarella, prosciutto crudo, o più saporitamente e più economicamente dei "friarielli" avanzati dalla sera prima, o di peperoni e melenzane, in estate. Quando la calura è più afosa, può bastare anche qualche pomodoro schiacciato nel pane appena bagnato, un po' di sale, basilico, ed un filo di buon olio d'oliva per preparare una refezione profumata e deliziosa.
Per quelli che possono spezzare la giornata di lavoro e riunirsi alla famiglia, il pasto principale è invece quello del mezzogiorno, napoletanamente e spagnolescamente spostato verso le due. Esso consta, in ogni caso, di un primo piatto, un secondo, ed un contorno, secondo le possibilità economiche di ogni famiglia.
Cosa c'è da vedere a Napoli?
Napoli è una città piena di cose belle da vedere e se avete pochi giorni a disposizione, non sarà facile scegliere! Il centro storico è tutto da percorrere, è un vero e proprio "teatrino" della vita, gratis e a cielo aperto, con scorci di un panorama senza eguali.
Non perdetevi una passeggiata sulla Spaccanapoli, il cuore di Napoli, ovvero la via che va dai quartieri spagnoli al quartiere di Forcella, tagliando in linea retta la città. Lungo il percorso incontrerete tante belle chiese, palazzi antichi, ma anche un enorme traffico, soprattutto di motorini, che convive con i turisti ormai da anni e non sempre pacificamente. Potrete sentire gli inconfondibili odori della cucina napoletana e potrete vedere artisti di strada, artigiani e venditori ambulanti abusivi, che vendono l'impossibile.
Lungo il percorso, passerete attraverso la Piazza del Gesù, che è una delle più importanti piazze di Napoli, luogo di raduno prediletto dai giovani. Qui potrete ammirare la chiesa del Gesù Nuovo, l'obelisco dell'Immacolata ed il monastero di Santa Chiara, con accanto il bellissimo chiostro maiolicato, che costituisce una vera e propria oasi di pace nel cuore di una città così caotica.
Un'altra piazza che incontrerete lungo il cammino è Piazza San Domenico Maggiore, popolata da giovani e turisti, a tutte le ore del giorno e della notte. Qui potrete ammirare un obelisco costruito dai domenicani come ringraziamento per la fine di una pestilenza avvenuta nel 1556 ed una stupenda basilica in stile barocco. Inoltre, potrete assaggiare un dolce tipico in una delle più rinomate pasticcerie di Napoli, chiamata "Scaturchio".
Percorrendo una salita accanto alla piazza, giungerete anche alla bella e misteriosa Cappella di Sansevero, un luogo ricco di simboli esoterici e religiosi, sulla quale gli abitanti del luogo vi racconteranno una affascinante leggenda a proposito di un uomo ingiustamente arrestato e salvato da un miracolo della Madonna. All'interno della Cappella vi è una delle opere più affascinanti che si possono trovare a Napoli, il famoso Cristo Velato di marmo, che sembra assolutamente vero. Le pieghe del velo fanno impressione per quanto sembrano reali.
Continuando lungo la Spaccanapoli, vi troverete nella Piazzetta Nilo, patria degli alessandrini, e subito dopo vi imbatterete in un altarino di Maradona, il giocatore di calcio conosciuto anche come "el pibe de oro" e divenuto per i napoletani un vero e proprio dio da venerare.
Continuando a camminare, passerete davanti ad un palazzo del 1539, conosciuto come il Sacro Monte di Pietà e poi arriverete alla bellissima e famosissima San Gregorio Armeno, la via dei presepi, davvero fantastica!
Alla fine di San Gregorio Armeno, vi troverete nella cosiddetta Via dei Tribunali, dove potrete ammirare la bellissima basilica di San Lorenzo Maggiore, importante espressione dell'arte gotica e palcoscenico dell'incontro tra Boccaccio e Fiammetta, con la sua Torre Campanaria, soprannominata anche Torre di Masaniello, perchè venne utilizzata per nascondere le armi durante le rivolte del 1647.
Un altro luogo, simbolo del nuovo Rinascimento napoletano, è Piazza del Plebiscito, una grande zona a traffico limitato, in cui si potrete ammirare il magnifico colonnato neo-classico della Chiesa di San Francesco di Paola e l'imponente e maestoso Palazzo Reale.
Nei pressi di Piazza del Plebiscito, più precisamente a Piazza San Gaetano, potrete accedere alla Napoli sotterranea, una fitta e complessa rete di cunicoli e cavità che forma una vera e propria città sotteranea, e che vi porterà fino a Via Chiaia, a pochi passi da Piazza Trieste e Trento. Il costo del biglietto è di circa 9 euro ed il percorso dura circa 2 ore. Le visite vengono effettuate tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle ore 18:00. Purtroppo, se siete eccessivamente in carne, non riuscirete a passare in alcuni dei cunicoli. Ed, inoltre, se soffrite di crisi di panico o di claustrofobia, non vi consiglio assolutamente di cominciare il percorso. Sempre scavata nel sotto-suolo, la Galleria Borbonica venne costruita nel 1853, sotto il regno di Ferdinando II di Borbone, il quale voleva un viadotto sotteraneo che collegasse il Palazzo Reale con Piazza Vittoria.
Con una bella camminata a piedi potrete raggiungere il lungo-mare di Napoli ed ammirare prima il Maschio Angioino e poi il Castel dell'Ovo. Il primo, conosciuto anche come Castel Nuovo, è un castello medievale-rinascimentale che domina Piazza del Municipio. Onestamente non credo che valga la pena entrare a visitarlo, perchè il biglietto costa 6 euro, ma all'interno non c'è niente di che. L'entrata è gratuita però per tutti i minori di 18 anni appartenenti all'Unione Europea. In ogni caso, se vi interessa visitarlo, vi informo che è aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 9:00 alle ore 19:00 e la biglietteria chiude un’ora prima dell'orario di chiusura. Inoltre, la domenica è possibile visitare gratuitamente il cortile, la Cappella Palatina, la Sala dei Baroni, la Sala dell’Armeria e la Sala della Loggia. Il Castel dell'Ovo, invece, si può visitare gratuitamente, tutti i giorni. Dal lunedì al sabato è aperto dalle ore 8:00 alle ore 19:15; mentre la domenica è aperto dalle ore 8:00 alle ore 13:45. Il castello sorge sull'isolotto di Megaride, nel Borgo Marinari, che si trova di fronte al Borgo di Santa Lucia ed è molto caratteristico. Vale la pena fare una passeggiata per le sue vie e fermarsi a mangiare un bel piatto a base di pesce fresco in uno dei tanti ristorantini tipici. Io vi consiglio il ristorante "La Scialuppa", con una splendida terrazza sul mare. Le pietanze vengono servite in simpatiche ciotole di rame che mantengono la temperatura dei cibi, tutti freschi e di alta qualità. Anche la carta dei vini è molto valida.
Proseguendo lungo la riviera di Chiaia, troverete la Villa Comunale di Napoli, molto bella, con tanti giochi per i bambini. Di fronte alla Villa Comunale, potrete visitare la sfarzosa Villa Pignatelli, che è circondata da un parco meraviglioso ed è la sede del museo Diego Aragona Pignatelli Cortes. Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 14:00, tranne i martedì; ed il biglietto per entrare costa soltanto 2 euro. In prossimità del museo Pignatelli, troverete il Museo delle Carrozze, situato in una struttura piccolina all'interno del parco, in cui potrete ammirare vari esemplari di carrozze europee risalenti alla fine dell’Ottocento, come ad esempio: la Ragno, il Mail Coach, il Dog Kart, il Poney-Chaise ed il Coupè.
Molto bello anche l'Orto Botanico di Napoli, che appare quasi come un sogno agli occhi di chi lo visita, che dopo aver combattuto con il traffico di
Via Foria, arriva in una valle verde, silenziosa, in cui può riscoprire la bellezza della natura. L’Orto Botanico di Napoli è uno dei più grandi e ricchi di specie di tutta Italia. Potrete ammirare migliaia di specie erbacee, arboree ed arbustive, provenienti da tutto il mondo, oltre ad esemplari di quasi tutti i fiori esistenti. Resterete sicuramente affascinati da molte collezioni, come quella delle piante succulente, o quella delle felci arboree; e resterete inebriati dall’odore di agrumi. Sono sicura che vi piacerà anche la sezione destinata alle piante che assolvono una funzione pratica, come ad esempio, quelle medicinali, tintorie e da essenza. L’orto è organizzato per percorsi e giardini tematici. Troverete, ad esempio, le piante del deserto, quelle velenose, quelle da spiaggia, i frutteti, gli agrumeti, le piante mediterranee, le piante citate nella Bibbia ecc. C'è addirittura un giardino interamente dedicato ai non vedenti. Se vi spostate in metro, la fermata più vicina è quella Cavour della Linea 1 e 2. L’Orto Botanico di Napoli è gratuito ed è aperto al pubblico il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle ore 9. 00 alle ore 14. 00; mentre il martedì ed il giovedì è aperto dalle ore 9. 00 alle ore 16. 00. Per visitarlo è necessario telefonare al numero (+39) 081 253 3937, lasciando il proprio cognome ed indicando il numero di persone. Gli unici giorni in cui è possibile entrare senza prenotare sono tutti i mercoledì ed i giovedì compresi tra il 15 aprile ed il 15 giugno.
Uno dei quartieri più belli di Napoli è senz'altro Posillipo, il cui nome deriva dal greco e significa "tregua dal pericolo" o "che fa cessare il dolore". Effettivamente da qui potrete ammirare un panorama così bello che vi regalerà meravigliosi attimi di felicità.
Non perdetevi una passeggiata al Parco Virgiliano, conosciuto anche come Parco della Rimembranza. Il parco si estende sulla collina di Posillipo per circa 92 mila metri quadri ed è caratterizzato da un sistema di terrazze che affacciano su tutto il Golfo di Napoli e permettono di ammirare, in particolar modo, le isole di Ischia, Capri e Procida, l'isolotto di Nisida, il Vesuvio, la penisola sorrentina, il promontorio di Capo Miseno, il golfo di Pozzuoli, il golfo di Bacoli, ed il centro storico di Napoli. Nel parco troverete anche tanti giochi per bambini, vari bar ed un impianto sportivo. Il parco è conosciuto anche perchè molti giovani coppie si fermano ad amoreggiare in auto, lungo la strada che porta ad esso.
Molto bella anche la Villa Floridiana, situata sulla collina del Vomero e circondata da un enorme parco. Era la reggia in cui il re Ferdinando IV trascorreva segretamente dolci momenti con la sua futura compagna, la duchessa di Floridia, che sposò dopo solo un mese dalla morte della sua prima moglie e dalla quale deriva il nome della Villa. Il parco è un luogo ideale per una passeggiata con gli amici, con il partner o con i figli. Offre una spettacolare alternanza di sentieri ed aiuole che accentuano l'atmosfera romantica. Nell 1919 il parco è stato acquisito dallo Stato ed ospita il Museo delle ceramiche del Duca di Martina, un museo molto bizzarro che rispecchia ciò che era un tempo la villa, ovvero un simbolo di regale sensualità. Gli oggetti d'arte esposti nel museo sono tantissimi e sono distribuiti in 24 sale, su tre piani. Il biglietto per entrare al museo costa 4 euro, mentre l'ingresso al parco è gratuito. In inverno li troverete aperti dalle ore 8:30 alle ore 16:00, mentre in estate li troverete aperti dalle ore 8:30 alle ore 19:00, tutti i giorni, eccetto il martedì.
Un altro Museo molto bello, che vale la pena visitare, è il Museo Archeologico di Napoli. Inaugurato nel 1816, è considerato tra i più importanti al mondo per la qualità e la quantità delle opere che custodisce. Il biglietto intero costa 8 euro, mentre quello ridotto costa 4 euro. Il museo apre alle ore 9:00 e chiude alle ore 19:30, tutti i giorni, eccetto il martedì, il 25 dicembre ed il primo gennaio.
Da non perdere, anche il Museo di Capodimonte, risalente al 1738, quando il re Carlo di Borbone decise di trasformare la sua tenuta da caccia in un museo dove ospitare la collezione farnese della madre. Il museo si estende su tre piani. Al primo piano si trova la ricca collezione di opere farnesiane, con capolavori di Raffaello, Botticelli, Masaccio, Tiziano, e tanti altri. Al secondo piano potrete ammirare opere d'arte che vanno dal 1200 al 1700 ed al terzo piano opere dell'ottocento e di arte contemporanea. Inoltre, all'uscita dal museo, potrete rilassarvi in un bel parco con un meraviglioso belvedere sulla città. Il biglietto d'ingresso costa 3, 75 euro per i visitatori di età compresa tra i 18 ed i 24 anni; costa 6, 50 euro, dopo le 14:00; e 7, 50 euro a prezzo pieno. Il museo apre alle ore 8:30 e chiude alle ore 19:30 tutti i giorni, eccetto il mercoledì, il 25 dicembre, il primo gennaio ed il primo maggio.
Di musei, a Napoli, ce ne sono tantissimi. Potrete visitare il Museo Nazionale di San Martino, un tempo Certosa, soppressa nel 1799 perchè i frati vennero accusati di avere simpatie repubblicane. Tra le opere d'arte più importanti vi è il famoso "Presepe Cuciniello", esibito al pubblico per la prima volta nel Natale del 1880. Ma nel museo non troverete soltanto presepi e statuine. Vi è anche una sezione navale in cui sono esposte tre grandi imbarcazioni: il caicco turco, la lancia a ventiquattro remi e la lancia di Umberto. Potrete visitare la sezione teatrale, i sotterranei gotici, la spezieria dei monaci, il gabinetto dei disegni e delle stampe e la collezione di Alisio, una delle più importanti collezioni private italiane sul vedutismo. Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 8:30 alle ore 19:30, eccetto tutti i mercoledì.
Molto conosciuto, il Museo di San Gennaro, costruito per onorare il Santo Patrono, tanto amato dai napoletani, che si rivolgono a lui per ricevere le grazie più disparate. Nel museo potrete vedere libri ed oggetti di vario tipo appartenuti a San Gennaro e potrete ammirare una bellissima sacrestia piena di affreschi e marmi stupendi.
Di recentissima costruzione (2004) è il Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina (Madre), costruito nel cuore del centro storico di Napoli affinché sprigionasse una sorta di energia positiva. Su disegno del portoghese Alvaro Siza Vieria, conosciuto per armonizzare perfettamente funzione e ambiente, circa 40 milioni di euro hanno trasformato un palazzo fantasma, in un vero e proprio spazio artistico d’eccellenza. Il museo resta chiuso il martedì. Ogni lunedì si può visitare gratuitamente. Gli altri giorni costa 7 euro ed è aperto dalle ore 10:00 alle ore 19:30 (la domenica chiude mezz'ora più tardi, alle ore 20:00).
Forse è possibile considerare un museo di arte contemporanea da non perdere anche la linea della metro 1 e 6. Ad ogni fermata troverete opere di artisti contemporanei. La stazione di Toledo, in cui potrete ammirare l'opera "Relative light" di Robert Wilson, è considerata tra le più belle al mondo, illuminata da spettaclari giochi di luce sulla gamma cromatica dell'azzurro. Molto belle anche le fermate di Dante, Museo e Materdei.
Tra le gite fuori porta, in primis, vi consiglio una visita guidata in cima al Vesuvio. Il costo del biglietto è di 8 euro per gli studenti ed i residenti e 10 euro per tutti gli altri. I disabili ed i bambini al di sotto di 1 metro e 20 cm non pagano. Gli orari di apertura del sentiero per raggiungere il cratere sono i seguenti: nei mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio, dalle ore 9:00 alle ore 15:00; nei mesi di marzo ed ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 16:00; nei mesi di aprile, maggio, giugno e settembre, dalle ore 9:00 alle ore 17:00; ed infine, nei mesi di luglio ed agosto, dalle ore 9:00 alle ore 18:00. Il sentiero di accesso al cratere, negli orari indicati, è aperto tutti i giorni dell'anno, compresi il sabato, la domenica ed i giorni festivi. L'intera escursione dura circa un'ora e mezza. Vi consiglio di indossare scarpe da ginnastica comode e portare con voi un binocolo, la macchina fotografica ed una bottiglina d'acqua. La visita sul Vesuvio può essere un'occasione per conoscere e, con un po' di fortuna, trovare alcuni minerali importanti. Sul Vesuvio ci sono circa 200 specie di minerali. Potrete incontrare bellissimi cristalli di leucite, grandi cristalli di sanidino, oltre a brucite, pirosseni, galena, magnetite, blenda, biotite. Inoltre, potrete ammirare lo spettacolo delle "fumarole". La salita al Vesuvio è piuttosto faticosa. All'entrata viene stato dato un bastone di legno, da restituire poi al ritorno, con il quale ci si aiuta durante l'impervia salita. Lungo il percorso troverete qualche bancarella di souvenirs e qualche bancarella che vende bibite. La vista è davvero spettacolare. Il cratere è impressionante e vedere che ci sono zone che fumano ancora, fa venire la pelle d'oca. Le guide sono molto preparate ed è molto interessante ascoltare la storia delle varie ereuzioni, nei particolari più scentifici! Per quanto riguarda la flora del Vesuvio, le principali specie vegetali presenti intorno al vulcano sono: i pini domestici, i lecci, i castagni, le betulle, gli aceri, gli ontani napoletani, i noccioli, le orchidee, il mirto, il lentisco, le ginestre, la valeriana rossa, ecc. Per quanto riguarda la fauna, invece, le specie animali presenti sul Vesuvio non sono moltissime; per questo è importante conoscerle e preservarle. Potrete incontrare vari tipi di uccelli, come ad esempio il picchio rosso maggiore (dal piumaggio bianco, nero e rosso; tamburella frequentemente con il becco sugli alberi per cercare le prede e per segnalare la sua presenza), il cardellino (fa parte della famiglia dei passeri; raggiunge una grandezza di circa 12 centimetri; ha la testa bianca, nera e rossa), il corvo imperiale (è un corvo completamente nero, acrobata eccezionale, che raggiunge una lunghezza di 70 centimetri), la beccaccia (è lungo circa 35 centimetri; ha un lungo e robusto becco; ha le piume mimetiche; si nutre di lombrichi ed altri piccoli insetti), l'upupa (è lungo circa 30 centimetri; ha le piume color rossiccio-avana, barrate di bianco e nero; ha una cresta sul capo; si nutre di insetti, lucertole, ragni), il colombaccio (appartiene alla famiglia dei colombi e può raggiungere una lunghezza di circa 40 centimetri; ha le piume grigie con una caratteristica fascia bianca sulle ali; si nutre di semi, germogli e vermi), il poiana (è un rapace diurno, appartenente alla famiglia dei falchi, che può raggiungere la lunghezza di circa 55 centimetri; ha le piume color bruno-rossiccio; si nutre di piccoli mammiferi e rettili), il gheppio (è un rapace diurno appartenente alla famiglia dei falchi, che può raggiungere una lunghezza di circa 35 cm; ha le piume color fulvo-cinerino, con macchie scure; è un ottimo cacciatore e nidifica sotto grosse pareti di roccia), il barbagianni (è un rapace notturno che può raggiungere una lunghezza di 40 centimetri; ha le pume color giallo-oro ed un disco facciale a forma di cuore; non ha la vista acuta come altri rapaci notturni, ma il suo udito è veramente straordinario; si nutre soprattutto di roditori e nidifica spesso nelle costruzioni umane; nel dialetto napoletano è chiamato "facciommo") e la civetta (è un rapace notturno che può raggiungere una lunghezza di 20 centimetri; ha le piume corte e morbide, color bruno scuro con macchie bianche; ha grandi occhi infossati e lancia ripetutamente un grido lugubre; nidifica nel cavo degli alberi o in edifici abbandonati; si nutre di topi, insetti molto grandi ed uccelli piccoli). Inoltre, potrete incontrare vari serpenti, come ad esempio il cervone (è lungo e robusto, può raggiungere fino ai due metri di lunghezza; è molto agile, si arrampica dappertutto, ma non è molto veloce e soprattutto non è aggressivo; si nutre di uccelli piccolini, uova, lucertole, topi ed altri piccoli mammiferi; vive sulle rocce con cespugli), il congilo (è un piccolo rettile, simile ad una lucertola, lungo fino a trenta centimetri circa; è molto veloce ed agile; si nasconde appena viene avvicinato) ed il biacco (può raggiungere una lunghezza di circa 180 centimetri; ha un colore nero con striature longitudinali giallo-verdi; non è velenoso; si nutre di lucertole e piccoli mammiferi).
Dopo aver visitato il Vesuvio, vi consiglio di andare a vedere personalmente i danni causati dalle sue eruzioni passate. Quindi recatevi a Pompei e visitate gli scavi archeologici, che hanno restituito i ruderi della città di Pompei antica, la quale venne seppellita da una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione distruttiva del Vesuvio, nel 1979, insieme alle città di Ercolano, Stabia ed Oplonti. Vi scrivo una parte del libro "Viaggio in Italia" di Johann Wolfgang von Goethe, pubblicato nel 1816, a proposito di Pompei:
"Domenica andammo a Pompei. Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante. Le case sono piccole e anguste, ma tutte contengono all'interno elegantissime pitture. Notevole la porta cittadina, con l'attiguo sepolcreto; la tomba di una sacerdotessa è a forma di panca circolare, con una spallera di pietra dov'è incisa un'iscrizione in lettere capitali. Guardando oltre la spalliera si vede il mare e il sole al tramonto. Un posto mirabile, degno di sereni pensieri. "
Per visitare bene l' area archeologica di Pompei servirebbero vari giorni, sia per quanto è estesa la città, sia per i tanti itinerari che è possibile seguire a seconda del livello di interesse; ma è possibile organizzare percorsi più brevi che comunque riescono, attraverso la visita degli edifici più significativi, a rappresentare piuttosto bene l'immagine della città antica e la vita che quotidianamente si viveva in una città tipica romana. Le cose da vedere sono tantissime: il Tempio di Apollo, il Tempio di Iside, il Tempio della Fortuna Augusta, il Tempio di Vespasiano, il Santuario dei lari pubblici, le terme del foro, le terme stabiane, la casa del fauno, la casa della caccia antica, la casa di Sallustio, la casa di Meleagro, la casa del citarista, la casa di Dioscuri, la casa della fontana piccola, la casa della nave Europa, la casa della Venere in conchiglia, la casa del giardino di Ercole, l'orto dei fuggiaschi, il panificio, il teatro grande, il teatro piccolo, l'anfiteatro, la villa dei misteri, il foro triangolare, ecc. Sappiate che l'ingresso agli scavi è gratuito tutte le prime domeniche di ogni mese. E' inoltre possibile acquistare diverse tipologie di biglietti. La più conveniente è quella che ti permette di visitare i tre siti archeologici di Pompei, Boscoreale ed Oplonti, in 3 giorni diversi. Costa 14 euro il biglietto intero ed 8 quello ridotto. Volendo visitare soltanto Pompei, paghereste 13 euro per il biglietto intero e 7, 50 euro per il biglietto ridotto. La visita ad Oplonti e Boscoreale, invece, costerebbe 5, 50 euro per gli adulti e 2, 75 euro per i bambini. Per visitare Ercolano, infine, spendereste 11 euro per il biglietto intero e 5, 50 euro per quello ridotto. Tutti questi siti archeologici sono aperti dal primo aprile al 31 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 19:30 (l' ultimo ingresso è alle ore 18:00), mentre dal 1 novembre al 31 marzo sono aperti dalle ore 9:00 alle ore 17:00 (l' ultimo ingresso è alle ore 15:30), ad eccezione del sito di Boscoreale, che in questo periodo chiude alle ore 18:30 (l'ultimo ingresso è alle ore 17:00). Sappiate anche che questi siti archeologici restano chiusi il primo gennaio, il primo maggio ed il 25 dicembre.
Vi consiglio, poi, di visitare la zona dei Campi Flegrei, che sarebbe una vasta area situata nel Golfo di Pozzuoli. Geologicamente parlando, l'area è un'enorme caldera quiescente, dal diametro di 12-15 kilometri, racchiusa tra la collina di Posillipo, quella dei Camaldoli, i rilievi di Quarto, la collina di Sanseverino, l'acropoli di Cuma, ed il Monte di Procida. In questa zona troverete tantissimi crateri e piccoli edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive o idrotermali. Inoltre, potrete vedere grandi depositi di origine vulcanica come, ad esempio, il Tufo Grigio Campano ed il Tufo Giallo. Potrete, infine, ammirare vari laghi di origine vulcanica, come ad esempio il Lago di Averno, e vari laghi costieri originatisi per sbarramento, come ad esempio il Lago di Lucrino, il Lago di Fusaro ed il Lago Miseno.
Non perdetevi il Parco Archeologico di Cuma con la grotta della sibilla ed i suoi templi, la Solfatara (costituita da un cratere vulcanico attivo, in stato quiescente, il quale manifesta la sua attività con getti di fango bollente, temperatura elevata del suolo e fumarole ricche di anidride solforosa) ed il castello di Baia, dove troverete uno dei più importanti musei archeologici di tutta Europa. A Baia, inoltre, vi consiglio di fare un salto alle terme e di partecipare al tour in barca, all'interno del parco archeologico sommerso. Potete trovare tutte le informazioni utili sul sito internet.
I campi Flegrei non sono solo storia e mito! Offrono al turista anche gustose esperienze culinarie. I ristoranti di Pozzuoli e Bacoli sono specializzati in piatti a base di pesce, accompagnati dalla degustazione del vino locale per eccellenza: la Falanghina dei Campi Flegrei.
Se organizzate il vostro viaggio durante l'estate, provate a cercare una casa in affitto a Capo Miseno che è una località balneare molto frequentata dai napoletani, piena di locali e pub. Tra questi, vi consiglio il tipicissimo Roof n'Sky, una piattaforma galleggiante sul lago ed il Cycas, un lounge bar, adiacente allo specchio d’acqua.
Le spiagge di Capo Miseno sono lunghissime e sono caratterizzate da sabbia fina, mare limpido, lidi ben attrezzati ed una meravigliosa vista sulle magnifiche isole di Procida ed Ischia, che potete raggiungere grazie a comodi collegamenti quotidiani in traghetto, da Pozzuoli. Vi consiglio di farlo, se avete tempo a disposizione!
Ad Ischia potete arrivare partendo anche dal porto di Napoli. I collegamenti sono molto frequenti durante l’estate e un po’ meno durante i mesi invernali. Ci sono varie compagnie che offrono il trasporto auto e passeggeri (Medmar, Caremar) ed anche aliscafi che trasportano soltanto persone (Alilauro e Caremar). La traversata da Pozzuoli dura circa 50 minuti e da Napoli quasi un'ora. Il costo del biglietto per passeggero oscilla tra i 9 ed i 15 euro; mentre se trasportate anche la vostra auto, il prezzo aumenta di circa 50 euro per un’automobile media. In alta stagione potrebbe essere difficile anche trovare un posto auto, specialmente nei fine settimana. Vi consiglio, quindi, di prenotare l’andata ed il ritorno, per non avere brutte sorprese! Non è raro, infatti, che qualche turista resti giù dal traghetto perché non vi sono più posti a disposizione per le auto.
Cosa c'è da vedere, nei dintorni di Napoli?
Tra le prime cose che vi consiglio di vedere nei dintorni di Napoli, ci sono, sicuramente, le isole: Ischia, Procida, e Capri.
Ischia era una meta turistica del tutto sconosciuta, fino a che, nel 1951 Angelo Rizzoli, editore e produttore cinematografico, vi approdò con il suo panfilo e la trasformò in una meta internazionale, invitando a casa sua divi hollywoodiani, pittori importanti e musicisti famosi. Costruì sull'isola anche alberghi, terme, un ospedale ed un campo di calcio. Attraverso le sue riviste, pubblicizzò i suoi hotel in tutto il mondo e girò film che fecero diventare l’isola un luogo amato da tutti, quasi una meta obbligata per i vip degli anni ’50 e ’60. Richard Burton, Liz Taylor, Ava Gardner, Charlie Chaplin, i Duchi di Windsor, visitarono Ischia e ne restano incantati. Da allora, Ischia è diventata una meta che non conosce crisi e richiama turisti da tutto il mondo, attratti soprattutto dalle terme e dal mare limpido. I più famosi Giardini Termali sono i Poseidon, ma meritano una visita anche i Giardini Afrodite, Eden e Tropical, le Terme di Castiglione, Bagnitiello, e Cavascura. Il costo del biglietto per accedere a questi parchi è abbastanza salato, ma potrete scegliere tra piscine con acqua di differente temperatura, cascate, percorsi Kneipp, e l’accesso al mare attraverso una spiaggia privata. Inoltre, troverete servizi accessori per la bellezza ed il benessere, come ad esempio, centri per massaggi, trattamenti a base di fanghi, palestre, saune, oltre a solarium con lettini, ombrelloni, ristoranti, bar, ecc. Da non perdere assolutamente, la Baia di Sorgeto. I quasi 250 scalini da affrontare per arrivare alla baia non sono un ostacolo in quanto la ricompensa che si ottiene giustifica lo sforzo. Troverete sorgenti di acqua calda che affiorano dal sottosuolo ed incrociano l’acqua del mare, creando vasche e piscine naturali di grandezze e temperatura diverse. Potrete così scegliere se immergervi in acqua bollente, tiepida o fredda, come nelle migliori terme, ma gratuitamente e tutti i giorni dell’anno. Chiaramente la Baia di Sorgeto attira tantissime persone del posto e tantissimi turisti, quindi potrebbe essere difficile trovare un posticino libero. Vi consiglio di andarci di mattina presto o di sera... anche di notte, volendo! Se siete amanti del sole e del mare, allora vi trovate nel posto esatto e dovete soltanto scegliere che tipo di spiaggia preferite. La Chiaia a Forio d’Ischia, ad esempio, è una delle più grandi e comode, di conseguenza anche una tra le più affollate. Sempre a Forio c’è Cava dell’isola, collegata alla strada grazie ad una lunga rampa di scalini. E' più tranquilla della Chiaia, ha acque limpide e ci sono vari ristorantini dove potrete gustare piatti a base di pesce. A Forio potrete ammirare anche la chiesetta bianca del Soccorso, uno dei soggetti fotografici preferiti dai visitatori di Ischia. È piccola, ma è dotata di uno straordinario fascino, probabilmente anche perchè sorge su un bellissimo promontorio a picco sul mare. Fu costruita lì per fare in modo che i marinai la vedessero già da molto lontano e capissero che stavano arrivando a casa. Anche la Baia di San Montano, nel comune di Lacco Ameno, merita una visita. L’acqua è limpida, con riflessi verdi, la sabbia è fina e dorata. Un'alternativa simpatica è costituita dalla spiaggia dei Maronti, raggiungibile in barca da Sant’Angelo o dalla strada superiore. È formata da sabbia vulcanica, scura e fina e ci sono varie sorgenti che sfociano nel mare, come ad esempio, quella di Cavascura. Vi consiglio poi, di immergervi nelle acque curative della Sorgente di Nitrodi. Si tratta delle uniche acque termali di Ischia che si possono addirittura bere. Pare che servano un po’ a tutto. Aiutano la diuresi, depurano i reni, riducono l’acido urico, sono buone per le gastriti e per le ulcere, hanno un effetto cicatrizzante. Inoltre, aiutano a rendere la pelle liscia come la seta, eliminando foruncoli ed impurità. Nel tardo pomeriggio o in serata, vi consiglio di fare una bella passeggiata al borgo di Sant’Angelo, considerato il borgo chic di Ischia, quello più frequentato dai ricchi e dai VIP, difficilmente raggiungibile ed interamente pedonalizzato. È collegato con un unico pullman, solitamente molto affollato, ed il viaggio dura circa 1 ora. Arrivati al capolinea dovrete affrotare anche una bella passeggiata di 1 km o potrete prendere un costoso taxi, per arrivare nel borgo. La cartolina è quella di un tipico paesino bagnato dal Mediterraneo, con casette bianche e colorate, vicoli stretti, negozi di souvenirs, gelaterie, ristoranti, locali e bar con i tavolini all’aperto. Il tutto però, molto tranquillo. Vi consiglio di fermarvi in uno dei tanti ristorantini ed assaggiare la cucina tipica, che potreste pensare essere rigorosamente a base di pesce, ma non è così! Il piatto più rappresentativo dell’isola, infatti, è a base di carne e sarebbe il cosiddetto “Coniglio all’ischitana”. Inoltre, anche gli ortaggi, le verdure ed i legumi sono molto utilizzati. Tra i piatti a base di pesce più caratteristici, vi ricordo le alici fritte, i polipi in cassuola o all’insalata, il tonno ed il pesce spada alla brace, i frutti di mare, che diventano i protagonisti dei primi piatti. Per quanto riguarda i dolci, invece, occupano un posto di rilievo quelli al limone, come ad esempio, le delizie. Alla fine del vostro pasto, chiedete un bel rucolino fresco, il liquore tipico dell'isola, preparato con la rucola selvatica. Potrete anche acqusitarlo in uno dei tanti negozietti di souvenirs. E' un'ottima idea-regalo! Sappiate, infine, che dal porticciolo partono delle barche che accompagnano i turisti sulla spiaggia dei Maronti; mentre affrontando una discreta passeggiata in salita, arriverete al Parco Termale Aphrodite-Apollon, molto bello.
Procida è stupenda! Già da lontano, quando comincerete ad intravedere il porto di Marina Grande, resterete colpitidall’insieme variopinto delle case: gialle, azzurre, rosse, arancioni, bianche. Sembrerà un arcobaleno che sta lì ad accogliervi, dandovi il benvenuto su un'isoletta poco turistica, ma straordinariamente autentica. La bellezza di Procida è questa: sole, gruppi di pescatori, mare limpido, barche, limoni, colline, piccoli borghi fermi nel tempo, come ad esempio Terra Murata e Corricella, utilizzato per girare varie scene del film "Il postino", con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta. Procida è ricca di baie, insenature e spiagge, che siano di sabbia fine o con grossa arena vulcanica, tutte bagnate da un mare spettacolare, cristallino. Un giro dell’isola di Procida in barca è probabilmente il modo migliore per ammirarne tutti i lati nascosti e scoprire magnifiche grotte, cale ed anfratti raggiungibili solo dal mare. Ci sono diverse compagnie che offrono il giro dell’Isola, alcune addirittura in barca a vela. Oltre alla guida, che vi racconterà la storia e le tradizioni dell’isola, di solito, il giro dell’isola prevede anche alcune soste per tuffarsi in mare nei punti più belli della costa; quindi ricordatevi di indossare il costume e di portare l'asciugamano e magari una crema solare. Inoltre, è possibile fare snorkeling ed uscire in barca a pescare, con la lenza. Tutte queste escursioni partono dal porto principale, in cui troverete anche il punto di informazione turistica. A Procida potrete visitare un simpatico museo, "la casa di Graziella", una casa-museo ispirata al romanzo dello scrittore francese Alphonse De Lamartine “Graziella”, ambientato sull'isola nel 1800. Questo piccolo museo prende spunto dall’amore dello scrittore per Procida, che ha voluto ricreare gli interni tipici di una casa procidana dell' 800. Una visita a questo museo è l’occasione buona per conoscere il volto di Procida e scoprire come si viveva fino a pochi anni fa su di un’isola che soltanto da poco è diventata una meta turistica. Il biglietto per entrare al museo costa 2, 50 euro, con la guida turistica. Il museo è aperto tutti i giorni, tranne la domenica ed il lunedì pomeriggio. D'estate è aperto tutti dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00; mentre d'inverno è aperto dalle ore 10:00 alle ore 13:00.
Capri è l'isola da sempre sinonimo di vacanza chic e costosa. La mia migliore amica ha una multiproprietà lì e spesso d'estate, trascorrevo una settimana insieme a lei, ai tempi delle scuole superiori. Era bellissimo. Di giorno ci deliziavamo su una delle tante spiagge e di sera andavamo nella cosiddetta "piazzetta" di Capri, considerata il cuore mondano dell'isola, in cui i giovani si incontrano per scambiare un po' di chiacchiere e bere qualcosa. Dalla piazzetta partono anche le vie principali per esplorare Capri e potrete addentrarvi per la celebre Via Camerelle, la via dello shopping, dove troverete le migliori boutique delle griffe internazionali. Lì vicino potrete anche visitare il Centro Caprense Ignazio Cerio, un piccolo museo che conserva 20. 000 reperti archeologici e naturalistici dell’ intera isola. Per quanto riguarda le spiagge, Capri è un’isola rocciosa, quindi non troverete grandi spiagge sabbiose, ma piccole cale sassose e piattaforme dalle quali tuffarsi. In compenso, l’acqua è spettacolare! I fondali sono trasparenti ed hanno riflessi verde-azzurri. Potrete scegliere tra spiagge libere o lidi attrezzati con ombrelloni, lettini, docce, bar e ristoranti. Il modo migliore, forse, per godersi l'isola a pieno è fare il giro in barca. Al porto di Marina Grande troverete diverse compagnie che offrono bene o male gli stessi servizi. Le partenze sono frequenti ed è possibile scegliere tra escursioni di una o due ore. La maggior parte dei giri dell’isola prevede anche una sosta alla Grotta Azzurra, davvero incantevole e alla Grotta Verde, che prendono i nomi dai loro riflessi.
Meritano una visita anche due delle costiere più belle d'Italia: la costiera amalfitana, e la costiera sorrentina.
Le località che si attraversano percorrendo la costiera amalfitana sono ben quattordici, da Positano a Vietri. Trattandosi di città sul mare, il periodo migliore per visitarle sarebbe l'estate, ma, in realtà, anche d'inverno, in queste città si respira un'atmosfera magica, grazie ai tanti mercatini natalizi.
Amalfi è meravigliosa! Potrete ammirare il bellissimo Duomo e potrete visitare bellissime grotte, ad esempio, la Grotta dello Smeraldo.
Il centro più rinomato è, però, Positano, luogo ideale per chi ama trascorrere vacanze di estremo lusso. Molto belle e caratteristiche, sono le casette incastonate nella roccia a strapiombo sul mare, circondate da una folta vegetazione, che fanno sì che la cittadina assomigli ad un presepe. Meritano una visita anche Ravello, con i giardini di Villa Rufolo e di Villa Cimbrione, dai quali potrete ammirare uno splendido panorama; Vietri, famosa per la sua produzione di bellissime porcellane dipinte a mano; e Maiori e Minori, con le loro magnifiche spiagge.
La costiera sorrentina è attaccata a quella amalfitana, e si estende, esattamente, da Castellammare di Stabia, fino a Punta Campanella. La città più rappresentativa è, chiaramente, Sorrento, un vero e proprio paradiso dell'arte e della cultura campana, che sorge su una scogliera a picco sul mare, un labirinto di stradine nelle quali si affacciano piccole bottegucce di artigiani che vendono prodotti tipici ed oggetti folkloristici, negozietti di souvenir, e tantissime taverne in cui gustare squisiti piatti tradizionali. A questo proposito, alla fine del vostro pasto, vi consiglio di assaggiare il famoso Limoncello, un liquore a base di limone, molto buono.
A questo punto, non mi resta che augurarvi un buon viaggio ed una buona permanenza a Napoli!
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