Una gita a Lleida (2)
Riprendendo la gita con l'ausilio delle utili informazioni fornite dal gentilissimo personale dell'ufficio turistico, troverete ben presto qualcosa di interessante da vedere. Giusto all'angolo tra Carrer Major e Carrer Cavallers, infatti, è situata la Capilla de Sant Jaume. Questa cappella, costruita in origine mentre la città era ancora sotto il dominio arabo, fu dedicata successivamente a Sant Jaume (San Giacomo), ed è perciò uno dei punti di sosta della rotta catalana del Cammino di Santiago, come dimostrano una statua raffigurante il santo e l'inconfondibile simbolo del pellegrinaggio (una conchiglia gialla).
Seguendo Carrer Major fino al termine giungerete infine a Plaça de la Catedral, dove sono ubicati due edifici degni di nota. Come suggerisce il nome, uno di essi è l'attuale cattedrale della città, chiamata Catedral Nova per distinguerla dall'altra, la spettacolare Seu Vella. Questa recente cattedrale in stile barocco, risalente al XVIII secolo, è ovviamente meno affascinante rispetto a quella antica. Tuttavia, vale la pena di sottolineare la sua peculiare struttura, dato che è assai raro trovare una chiesa che si estenda quasi maggiormente in larghezza che in altezza. L'elemento più affascinante, almeno dal mio punto di vista, è però la vista davvero unica offerta da uno stormo di cicogne comodamente appollaiate in cima al cornicione della chiesa e sui campanili, adornati peraltro dai loro nidi. Di fronte alla chiesa si trova l'Antic Hospital de Santa Maria: questo solido edificio, costruito nel Quattrocento, ospitava in origine l'ospedale cittadino. Benché possa sembrare assai banale dall'esterno, offre scorci migliori dal cortile interno.
Salite le scale poste proprio sul lato sinistro della cattedrale e rivolte a nord, raggiungerete Plaça de Sant Josep. Sulla piazza si affaccia il Museu de Lleida, che vale davvero la pena di vedere se avete un po' di tempo libero. Lungi dall'essere un museo statico e tedioso, infatti, fornisce una ricostruzione assai interessante della storia della città, oltre a conservare una serie di notevoli opere d'arte risalenti ai vari periodi che la caratterizzarono. Il biglietto d'ingresso al museo non è affatto caro (4 euro), e l'itinerario davvero interessante e ben organizzato; le varie fasi dello sviluppo storico e gli oggetti in mostra sono infatti introdotti e spiegati in modo efficace e tutt'altro che noioso.
Dopo una breve informazione offertami dal cortese personale del museo, così, ho attraversato, a dire il vero abbastanza in fretta, la prima sezione della mostra, dedicata ai primi insediamenti umani, risalenti all'epoca preistorica, nell'area dove sorge attualmente la città. Tuttavia, fu solo nel VI secolo A.C. che venne fondato, ad opera di una tribù iberica chiamata Ilergeti, il primo insediamento abitativo stabile. Pochi secoli dopo, quei primi abitanti furono assorbiti dall'Impero Romano, che espanse il proprio potere sulla zona in questione. Quel primo insediamento, conosciuto con il nome di Iltirta, diventò dunque la città romana di Ilerda (da cui deriva l'attuale nome spagnolo della città, Lérida). Se gli Ilergeti non ci hanno lasciato molto, è tuttora possibile vedere alcuni interessanti resti romani, ben disposti e conservati nel museo.
La stabilità politica della città, però, durò soltanto un paio di secoli: ildeclino dell'impero, infatti, lasciò Ilerda esposta all'invasione dei Visigoti prima, e successivamente degli Arabi, che mantennero Lleida sotto il proprio dominio per oltre quattro secoli (719-1149). Come noterete ammirando i graziosi oggetti in mostra nel museo, anche gli Arabi ci hanno lasciato un'eredità assai interessante, seppur non abbondante. Fu il conte catalano Ramòn Berenguer IV a porre fine alla supremazia dei Mori, annettendo la città al regno catalano-aragonese. Nel giro di pochi anni, Lleida divenne una città fiorente e popolosa, ricca di istituzioni culturali, come dimostra la presenza di una delle università più antiche di Spagna (l'Estudi General, fondato nel 1300). Un'abbondante collezione artistica ci riporta indietro a quei secoli di grande espansione per la città: dipinti, statue, pale d'altare e splendide sculture realizzate con la tecnica del bassorilievo sono infatti esposte nel museo. La maggior parte di essi si trovava in origine nella Seu Vella, ma dopo essere sopravvissuti ad una serie incredibile di vicissitudini sono state infine trasportate al museo. A questo punto però, dato che ormai vi avrò annoiato a morte con i ricorsi storici, meglio ad un'altra occasione il prosieguo delle tormentate vicende della città di Lleida.
Sul lato opposto di Plaça de Sant Josep si trova la chiesa di Sant Llorenç. Costruita nel corso del XIII secolo, come rivelano i segni dello stile gotico originale, ha subito di recente lavori di restauro. All'interno della chiesa sono conservate alcune preziose pale d'altare. Il lato settentrionale dell'edificio si affaccia su Plaça de Sant Llorenç, ugualmente affascinante con la sua caratteristica fontana. Dirigendosi a nord lungo Carrer de la Tallada, vi avvicinerete alla meta finale dell'itinerario, la collina in cima alla cuale sorge lo straordinario complesso della Seu Vella. Tuttavia, una volta giunti all'incrocio con Carrer de Murcia si può fare una breve deviazione per visitare il Deposit del Pla de l'Aigua, un bell'edificio settecentesco tramite il quale veniva distribuita l'acqua a tutta la città. Sfortunatamente non sono stato in grado di visitarlo, essendo inspiegabilmente chiuso seppur in orario d'apertura, per cui ho proseguito verso la scalinata che sale al Turò (collina) de la Seu Vella.
Tuttavia, questo affascinante monumento merita davvero uno spazio tutto suo. Lasciatemi solo aggiungere che è possibile visitare un paio di altri posti interessanti in città. Una piacevole sorpresa è infatti l'ingresso libero che l'amministrazione locale concede a due importanti musei. Si tratta del Museu d'Arte Jaume Moreira (dedicato all'arte moderna e contemporanea e situato giusto di fianco all'ufficio turistico lungo Carrer Major) e il Centre d'Art la Panera. Quest'ultimo si trova non lontano dalla Plaça de Sant Llorenç menzionata in precedenza, di fianco alla chiesa di Sant Martì, risalente al XII secolo. Benché non mi sia stato possibile visitare i due musei, ho ritenuto doveroso segnalare questa possibilità, anche alla luce della (notevole) possibilità di ingresso gratuito.
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