Welcome Week IBA

Ho già parlato dell'International Business Academy, ma adesso invece voglio soffermarmi su quella che viene definita Welcome Week. Penso che dipenda tanto da quando vi iscrivete, se cominciate ad agosto oppure a gennaio, ma comunque vi parlerò della mia. 

Settimana di Lezione.

L'anno scorso ho cominciato le lezioni il 29 di Agosto, anche se quella giornata è stata più un'introduzione ed un evento di benvenuto con una caterva di informazioni da ricordare, abbiamo anche configurato i nostri computer, abbiamo ricevuto l'accesso al wifi, ci siamo presentati l'uno all'altro, e abbiamo fatto cose più burocratiche. Il secondo giorno invece siamo andati al castello della città per fare una sorta di gioco a punti, penso che fosse tipo un gioco per farci rompere il ghiaccio ed instaurare un rapporto con i compagni di classe anche se poi con il tempo la classe si è divisa in gruppettini. Il mercoledì abbiamo avuto un workshop su photoshop mentre il giorno successivo lo abbiamo avuto su wordpress. I workshop sono tipo delle lezioni assestanti che durano qualche ora e sono soltanto delle infarinature generali di un vasto argomento, infatti dopo un workshop su photoshop non possiamo pretendere di poterlo usare in modo impeccabile, anzi si fa schifo tanto quanto lo si faceva prima di fare il workshop, però quest'ultimo fa luce sulle cose più importanti del programma e su quelle su cui bisogna lavorare nel tempo per impararlo ad usare in modo efficiente.

Fresher Day.

La parte che tutti hanno preferito ovviamente è stata il Fresher day, che si è tenuto venerdì. La giornata è cominciata con il salire su un autobus che ci ha portato in un'arena sportiva appena fuori dalla città per fare diversi giochi divisi in squadre. Praticamente eravamo tutte le classi contro tutte. Al termine della giornata la classe che avrebbe totalizzato la maggioranza dei punti avrebbe ricevuto un giro di birra gratis alla Welcome Dinner, che si sarebbe tenuta sempre nell'arena ma dopo i giochi.

Il campo da calcio era diviso in diverse stazioni, ad ogni stazione c'era un tutor a cui era stato assegnato un gioco. Il primo che abbiamo fatto era un quiz. Praticamente sotto ogni cono che c'era nel segmento di campo c'era una domanda a cui il gruppo doveva dare una risposta. Uno alla volta i ragazzi correvano per prendere un cono e leggere la domanda ad alta voce al gruppo, il quale prima di poter mandare un'altra persona a prendere la seconda domanda, doveva rispondere alla prima. 

Il gioco successivo consisteva nel trasporare un palloncino fino all'ostacolo per poi tornare indietro. Il difficile era che una coppia doveva trsportarlo ma le mani eano off limits, quindi per esempio un modo poteva esser quello di avere il palloncino in mezzo alle teste, o coscia contro coscia e cos via.

Poi ci è stato chiesto di fare una piramide umana e quella che sarebbe arrivata più in alto o avrebbe fatto qualche strana posa avrebbe preso più punti.

Dopo che le ginocchia del compagno sopra di noi ci hanno fracassato la schiena, ci hanno fatto mettere in cerchio. Ogni coppia doveva competere con la coppia che aveva di fronte a se, solo che una persona aveva una bandana sugli occhi mentre l'altra doveva dare indicazioni alla persona ceca su come arrivare dall'altro lato e sconfiggere l'altra coppia. Il problema era che nel mezzo c'erano tutte le altre persone e che le indicazioni venivano date al contrario, quindi se io dovevo andare a destra il mio partner doveva urlarmi di andare a sinistra. What a mess!

Poi è arrivato finalmente un gioco più normale e popolare: dodgeball. Paradossalmente nonostante io non sia sportivo, per niente, ho giocato una bella partita e sono stato imprigionato soltanto all'ultimo.

Poi il penultimo gioco si faceva con le casse delle bibite rovesciate. Ce n'erano poche e quindi noi dovevamo riuscire a passare dall'altro lato del campo passandocele e senza cadere sull'erba. Se qualcuno cadeva dovevamo ricominciare da capo, però dovevamo comunque riuscire a passare dall'altro lato senza sforare di tempo, che era contato, altrimenti non avremmo totalizzato punti.

(Qui stavamo solo improvvisando una torre, inutile dire che a differenza della torre di pisa questa è cascata lasciando le cassette sparse dappertutto).

Una delle cose che praticamente regna in Danimarca è LEGO, non ho mai visto un danese che non fosse orgoglioso della famosa azienda di giocattoli per bambini. E quindi non poteva non mancare un gioco con i lego, che per la nostra classe è stato l'ultimo. Praticamente dovevamo guardare una scultura fatta interamente di lego per trenta secondi, poi allontanarci e cercaredi farne una uguale nel minor tempo possibile. Ovviamente non siamo riusciti a farla identica, e ad essere sincero non penso che ci siamo nemmeno avvicinati più di tanto... insomma, nice try.

Dinner, Party and After-Party.

Poi ci eravamo portati il cambio perché ci era stato detto che c'erano le docce e i camerini per cambiarsi e esser vestiti quindi più eleganti per la sera. Prima di cambiarci però ci hanno detto che avevamo la possibilità di guadagnare altri punti decorando il nostro tavolo, quindi ci siamo messi a colorare e ritagliare immagini, a usare la colla a caldo e a fare cose di questo tipo. La cena è cominciata alle sei, o meglio dire la festa, perché tra il discorso della counselor e l'annuncio della classe vincitrice è passata più di mezzora. La cena era a buffet e devo dire che era tutto abbastanza buono, anché perché era stato abbastanza costoso. Poi, siamo stati li fino circa mezzanotte quando i bus hanno cominciato a portarci in città perché una delle discoteche avrebbe ospitato l'after party. Sono andato anche in discoteca ma non mi sono fermato molto e sono presto tornato a casa perché dopo le svariate birre che mi ero bevuto sognavo il mio letto.

Devo dire che l'inizio del percorso universitario ad IBA è stato molto bello ed intenso, però poi con il tempo, come ho detto in uno dei post precedenti, le attività si sono ridotte.

Siccome poi sono diventato tutor per i nuovi studenti che si sono iscritti da gennaio, ho potuto organizzare il loro fresher day, che è stato diverso per alcuni motivi:

• a gennaio in danimarca fa freddo e quindi è stato organizzato interamente all'interno dell'arena;
• il gruppo di nuovi studenti era meno numeroso di quelli che si sono iscritti ad agosto;
• la cena si è tenuta a scuola anziché al centro sportivo.

Anche i giochi erano diversi, volevamo portare un po' di creatività così abbiamo deciso di formulare dei quiz in maniera diversa, poi c'è stato il tiro alla fune ed il gioco poop the potato, che consisteva nel portare delle patate tra le gambe fino al cesto dove andavano fatte cadere per totalizzare un punto. Io sono stato il tutor assegnato a questo gioco e credetemi se vi dico che avreste dovuto essere li con me per vedere quanto tutti sono diventati competitivi di fronte a dei cesti vuoti e ad un sacco di patate, era talmente seria la cosa che faceva addirittura ridere. Dopodiché dopo pranzo mi hanno assegnato al musical chairs, che invece di essere un gioco competitivo a punti, era semplicemente un passatempo. E' stato come se fossi tornato indietro nel tempo a quando a giocarci ero io, alle elementari. Qualcuno nell'intento di sottrarre la sedia al compagno è anche caduto come un birillo. E' stato divertente essere dalla parte dei tutors per una volta, perché ho visto come degli eventi così vengono organizzati e cosa si prova nel vedere i nuovi studenti far conoscenza tra di loro, una situazione che avevo vissuto io non molto tempo prima.

-Cristian