Avventura nel Castello di Dracula

I miei venerdì sembrano sabati perché sono stata abbastanza intelligente da organizzare i miei corsi in modo da non avere lezioni il venerdì. Il mio scopo non era quello di scegliere corsi interessanti, ma corsi che non avessero lezioni il venerdì. Ho un obiettivo preciso, che è quello di viaggiare il più possibile, mio padre pensa che io sia qui per studiare... Ah, quant'è ingenuo.

Dopo un lungo viaggio, siamo finalmente arrivate a Brașov e ci siamo messe a cercare un mezzo di trasporto che ci portasse al castello di Dracula. I mezzi per arrivare lì non sono molto efficienti, ma con l'aiuto di alcune persone che ci hanno indicato la strada un po' in rumeno e un po' a gesti, siamo riuscite ad arrivare alla fermata dell'autobus che ci avrebbe portate a destinazione, ma ovviamente è successo qualcosa.

L'autobus seguente ci avrebbe messo un'ora ad arrivare e durante l'attesa un uomo si è messo a parlare con me e con la mia amica Carolina. Non la smetteva più, io non vedevo l'ora che arrivasse il suo autobus. Mi ha detto che aveva messo incinta una ragazza e che lei poi si era trovata un altro... Ma perché mi stava raccontando queste cose? Poi mi ha anche chiesto dove sarei rimasta a dormire, come se fosse una cosa che lo riguardava. Certa gente mi lascia davvero senza parole. Quando ha iniziato a dirmi che avevo un buon profumo, ho iniziato a spaventarmi, volevo solo che arrivasse l'autobus così non l'avrei più dovuto vedere. Beh, l'autobus è arrivato e lui è salito insieme a noi, adesso iniziavo ad avere davvero paura, cosa avrei fatto se avesse continuato a seguirci? Come mi sarei potuta difendere se avesse provato a farmi qualcosa? La miglior cosa che potevo fare era restare vicina ad altre persone.

Io e Carolina ci siamo entrambe sedute di fianco ad altre due signore perché l'autobus era pieno, il nostro molestatore si era seduto un po' più in fondo. Ad ogni modo, dopo un po' la signora di fianco a me è scesa dall'autobus, io mi sono alzata per farla passare e poi mi sono seduta di fianco al finestrino. Il molestatore ha quindi deciso di venire a sedersi di fianco a me e in quel momento ho iniziato ad andare nel panico. Lui mi stava parlando, ma deve aver notato la mia faccia, con la quale gli stavo praticamente facendo capire che si doveva allontanare da me, quindi si è alzato e io ho chiesto a una signora se stava andando al castello. Lei mi ha detto di sì, quindi le ho chiesto se mi potevo unire a lei perché pensavo che il signore dal cattivo aspetto e che puzzava di vino mi stesse seguendo.

Una volta arrivate al castello, lui si è incamminato verso la direzione opposta alla nostra, è stato un vero e proprio sollievo. Il castello era pieno di turisti, quando pensavamo di essere finalmente da sole, ecco che spuntava un altro turista. Io volevo fare delle foto, quindi dovevo aspettare che se ne andassero. C'era un punto così affollato che la gente era in fila per fare foto e un gruppo di signore rifatte ci è passato davanti, forse pensavano di avere la precedenza come gli anziani e le donne incinta solo perché avevano le facce piene di botox.

Nel castello c'era un pozzo nel quale le persone lanciavano dei soldi ed esprimevano un desiderio, ma io mi sono già rassegnata alla mia sfortuna, quindi ho deciso di non sprecare i miei soldi così.

C'era anche un'esposizione di strumenti di tortura medievale, tra cui una sedia ricoperta di chiodi in grado di perforare la pelle umana e uccidere lentamente.

Mentre aspettavamo l'autobus che ci avrebbe riportate a Brașov, è riapparso il molestatore, e io mi sono spaventata di nuovo, quindi abbiamo deciso di prendere l'autobus successivo. Appena siamo arrivate a Brașov, ci siamo messe alla ricerca dell'ostello. Carolina stava usando il navigatore del suo cellulare, non so perché glielo avessi lasciato fare perché il suo GPS si sbaglia sempre, alla fine abbiamo dovuto usare il mio per arrivare a destinazione. Quando siamo arrivate nel luogo che ci indicava il mio navigatore, sono andata nel panico perché lì non c'era nessun ostello, pensavo che Internet ci avesse fregate e che adesso ci avrebbero derubate, ma poi abbiamo scoperto che l'ostello si trovava dietro quell'edificio.

Dopo aver fatto il check-in, siamo andate ad esplorare un po' la città e ci siamo imbattute in una cosa affascinante, cioè un negozio di ciambelle e, ovviamente, ne ho dovuta comprare una. È stata la ciambella più buona che abbia mai mangiato, vale la pena di fare il viaggio solo per poterne assaggiare una.

Ecco qui alcune foto dell'interno del castello: