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Bangkok, una città dai mille volti

Pubblicato da flag-it Davide Meneghello — 4 anni fa

0 Tags: flag-th Esperienze Erasmus Bangkok, Bangkok, Thailand


Quando ho fatto il viaggio di laurea di due settimane in Thailandia sono rimasto estremamente affascinato da molti posti, ma di sicuro la grande metropoli di Bangkok (circa sette milioni di abitanti) è una città estremamente diversa che ricorderò per sempre. Soggiornandoci per diversi giorni ho avuto modo di accumulare una discreta esperienza su come vivere al meglio questa stranissima capitale, per cui ho deciso di riassumere il tutto in questo articolo.

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Alcuni accorgimenti prima di partire

Come periodo ho deciso di aspettare fine novembre perché in quell'area tropicale ci sono i monsoni fino ad ottobre e poi il clima diventa meno afoso. Inoltre essendo ancora bassa stagione ho trovato dei prezzi molto più bassi rispetto alla media.

Dato che era la prima volta che andavo in un paese così lontano non me la sentivo di viaggiare completamente da solo, così ho prenotato una vacanza organizzata in gruppo tramite il portale Worldface della durata di quindici giorni. Come volo invece ho scelto autonomamente le date in modo da avere un paio di giorni in più e tramite l'applicazione Dreamtrips sono riuscito a trovare una combinazione di andata e ritorno a soli quattrocentocinquanta euro.

Nell'attesa della partenza ho iniziato ad approfondire le varie tappe proposte nella vacanza, confrontandomi via whatsapp con i miei futuri compagni di viaggio in modo da personalizzare al meglio l'itinerario sulla base degli interessi comuni.

Non ho fatto vaccini anche se è consigliata la profilassi antimalarica. In ogni caso la Thailandia è ormai un posto sicuro e ben strutturato per il turismo.

Finalmente il giorno Sabato 17 Novembre 2018 sono andato a Milano Malpensa a prendere l'aereo. Mi aspettavano ben dodici ore di volo ed ero stra emozionato. Ero riuscito a compattare tutte le mie cose nel bagaglio a mano dato che servivano solo vestiti leggeri; dal freddo umido della pianura padana non vedevo l'ora di gustarmi ancora un po' di clima estivo. Alla fine era giunto il momento di spiccare il volo per il profondo Est!

Sul volo Alitalia mi sono trovato bene: gli assistenti di volo non mi hanno fatto mancare il cibo con numerosi pasti e spuntini, ho visto diversi film dallo schermo sullo schienale e ho aggiustato i dettagli del mio arrivo a Bangkok studiando bene la mia immancabile guida Mondadori. Il giorno è trascorso molto velocemente a causa dell'aumento del fuso orario di sei ore: sono partito all'una del pomeriggio e alle tre stavano già servendo la cena perchè stava facendo buio, mentre dopo una breve dormita fino all'una di notte era già l'alba ed eravamo in arrivo a Bangkok dove di fatto erano le sette del mattino!

Arrivato al moderno aereoporto Bangkok Suvarnabhumi ho dovuto passare i controlli e dichiarare i dettagli della mia permanenza in italia, dopodichè ho prelevato qualche migliaio di Bath (il cambio è circa 37 Bath per Euro) e preso il taxi con l'aria condizionata che andava a manetta e sono andato in città, iniziando così la scoperta di questo nuovo mondo. In alternativa c'è un treno molto più economico che però non arriva fino in centro.

Quando sono sceso dalla macchina l'impatto del clima tropicale mi ha lasciato boccheggiante per le prime ore: l'aria era afosa, pesante e densa di odori indescrivibili e il sole, sebbene appena sorto e offuscato da una perenne coltre di afa e smog, già mi bruciava la pelle ovunque, anche sotto i vestiti. Ci credo che Bangkok è considerata la città più afosa del mondo!

Hua Lampong

Il punto di partenza è stata la stazione centrale Hua Lampong. Mi sono rifugiato per un attimo nella grande sala di attesa con un minimo di aria condizionata per smorzare il trauma della temperatura.

Nel mezzo della parete campeggiava il grande quadro del re, così come compariva in ogni angolo della città, e ad un certo punto dagli altoparlanti è partito pure l'inno nazionale.

Le condizioni igieniche della stazione e delle persone erano piuttosto precarie e i treni sembravano delle scatolette di latta sferraglianti.

China Town

Il primo tempio buddhista che ho visitato è stato The Golden Buddha Temple, famoso per contenere appunto una statua di Buddha d'oro massiccio. Da subito mi sono innamorato della ricca, elegante e luccicante architettura thailandese. I templi in particolare sono delle opere d'arte curate sin nei minimi dettagli.

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Arrivato alla China Town Gate un poliziotto gentile mi ha consigliato di vedere la gigantesca città con l'aiuto di un TucTuc, un piccolo carretto sgangherato e coperto che si presta bene per spostarsi facilmente in mezzo traffico intenso. Già solo questo primo piccolo tratto che ho fatto sfrecciando tra le viuzze è stata un'avventura indimenticabile! Il motore ronzava all'impazzata e venivo sballottolato in ogni angolo del carretto. Forse è per questo che è così economico!

Esplorando il fiume Chao Phraya

Sceso un po' frastornato sulle rive del fiume Chao Phraya che divide in due la città ho visto un moletto da cui partivano dei tour in barca. Non sapevo bene cosa aspettarmi dopo l'esperienza col TucTuc ma ero curioso di esplorare Bangkok anche con questo mezzo, dato che i canali sono parte integrante del contesto urbano, così mi sono unito al gruppo che stava per partire.

La barca stretta e lunga coperta da una tenda sfrecciava sobbalzando sulle onde tanto quanto il TucTuc, regalandomi un po' di graditi spruzzi e ventate d'aria "fresca". Dal fiume ho potuto ammirare bene la meravigliosa mole del Wat Arun e i tetti del Palazzo Reale, dopodichè il barcaiolo ci ha condotti in canali secondari e abbiamo visto un lato nascosto di Bangkok molto suggestivo fino al mercato galleggiante di Talin Chan, nel quale abbiamo fatto una pausa di mezzora. E' stato forte vedere le barche-bancarelle e ascoltare dei musicisti che rallegravano l'ambiene con della suggestiva musica locale!

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Il quartiere di Khaosan Road

Il tour in barca finiva nei pressi del palazzo reale, per cui mi sono diretto nel vicino quartiere di Chaosan Road in cui si trovava l'hotel prenotato dal mio gruppo. Dato che gli altri ragazzi sarebbero arrivati nel pomeriggio ho fatto pranzo in un locale lì vicino e... ho scoperto il Pad Thai, il piatto tipico della Thailandia: si tratta di un piatto completo con una base di noodles, verdure, uova o carni a scelta e un po' di granella di arachidi. Mi è piaciuto così tanto che e l'ho mangiato anche nei giorni succesivi!

Finalmente alle quattro del pomeriggio mi sono ricongiunto agli altri compagni di viaggio, tutti provenienti dalla toscana, e dopo esserci sitemati bene in hotel siamo usciti in strada a fare serata. Diversamente dagli altri quartieri di Bangkok, spesso volentieri degradati e dispersivi, Khaosan Road mi sembrava un luogo più familiare e sicuro, pieno di locali carini, mercatini e centri di massaggio thailandese, esperienza alquanto strapazzante che ho provato per sicurezza prima di ritornare a casa.

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Il cuore della città

Il giorno successivo siamo andati a visitare il centro più antico di Bangkok.

Per prima cosa siamo saliti sulla Montagna d'Oro, un bellissimo tempio in cima alla collina presso le vecchie mura della città. Salendo in mezzo a cascatelle e piante tropicali si arriva ad avere una fantastica vista panoramica su tutta la città. E' stato divertente anche suonare il Gong e le tipiche campane delle preghiere molto diffuse nei templi.

L'altra tappa è stata il Palazzo Reale antistante la grande piazza Sanam Luang ed in particolare il Wat Phra Kaew. Mi sono innamorato perdutamente di questo luogo da quanto è speciale: dentro a questo recinto sacro si trovano tanti templi dorati uno più bello dell'altro, una galleria affrescata che narra la leggenda del Ramakien, statue di buffi guardiani ghignanti e tanti altri oggetti curiosi. Ricordatevi di togliere le scarpe prima di accedere al tempio del Buddha di Smeraldo!

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Altro recinto sacro molto bello è stato infine il Wat Pho, meno incasinato dai turisti rispetto al primo e sede della più antica scuola di massaggi. Qui mi sono piaciute molto le alte guglie dei quattro re, i numerosi Buddha tutti in fila dentro ai chiostri, i due guardiani cinesi ed occidentali e il gigantesco Buddha Sdraiato, talmente grande da occupare l'intera sala del tempio.

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Il quartiere di Silom Road

Alla sera abbiamo voluto esplorare questo quartiere a Sud del centro, famoso per la movimentata vita notturna, gli alti grattacieli e i mercatini che spesso volentieri si svolgono di notte perchè se no fa troppo caldo.

In particolare abbiamo visto il mercato notturno di Patpong, talmente pieno di oggetti interessanti che ho preso qualche souvenir da portare a casa; una cosa importante da sapere sui mercatini e sui TucTuc è che bisogna saper contrattare il prezzo, se no la gente se ne approfitta per prendere più soldi ai turisti!

Per concludere il tutto siamo saliti al lussuoso Skybar nelle vicinanze del fiume, dove con una ventina di euro puoi prendere un coktail e partecipare ad un party davvero esclusivo. Dalla terrazza del sessantesimo piano quindi abbiamo fatto un brindisi e ci siamo gustati la band e il magnifico panoama della città illuminata.

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Gita fuori porta da Bangkok: il mercato galleggiante di Damnoen Saduak

I giorni successivi abbiamo voluto esplorare i dintorni. Tra le varie opzioni abbiamo scelto il mercato galleggiante di Damnoen Saduak, distante circa un'ora e mezza di auto. Avendo preso un taxi in cinque il prezzo a testa è stato decisamente economico.

Arrivati in questa località rurale abbiamo avuto un'amara sorpresa: i biglietti per accedere in barca al mercato sul canale per i turisti dall'estero costavano il doppio rispetto a quelli per i cittadini thailandesi... questa è discriminazione!

Nonostante fossimo finiti evidentemente in una trappola per turisti non avevamo altra scelta che accettare questa tariffa e abbiamo iniziato il giro nei canali che attraversavano una foresta tropicale. Di tanto in tanto ci si imbatteva in alcuni capanni a bordo d'acqua con thailandesi agguerriti che cercavano di venderti souvenir di scarsa qualità. Decisamente un brutto inizio.

Finalmene siamo arrivati in vista del villaggio d'acqua e ci hanno fatto scendere per mezz'ora al mercato principale. Purtroppo lo spettacolo che ci aspettavamo di vedere non era affatto quello decantato da foto e video, perchè anche qui il turismo aveva stravolto l'atmosferadi questo ambiente tipico: troppe barche di turisti, poche barche-bancarelle e troppi negozietti scadenti. Nonostante ciò abbiamo cercato di cogliere gli elementi più suggestivi di questo ambiente per fare alcune foto.

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Proseguendo il giro in barca abbiamo attraversato degli ambienti residenziali più isolati con delle capanne e questa volta ho percepito una gradevole autenticità del territorio.

In conclusione non consiglierei di fare tutta questa strada per vedere Damnoen Saduak bensì preferire il mercato di Talin Chan a Bangkok, più piccolo ma decisamente più bello.

Gita fuori porta da Bangkok: Ayutthaia

Questa città storica poco distante da Bangkok invece mi è piaciuta tantissimo, di sicuro uno dei miei luoghi preferiti della Thailandia. Per arrivarci abbiamo preso il treno da Hua Lampong; per un'ora e mezza abbiamo vissuto un'avventura epica sulla carrozza sporca e piena di ventilatori che cigolava, si fermava in un punto a caso e poi ripartiva sobbalzando.

Arrivati a destinazione ci aspettava mezzoretta a piedi per arrivare dalla stazione fino al centro storico: un grande parco archeologico con tanti laghetti disseminato di rovine di templi di un'antica civiltà. Mi sembrava di essere finito nel film del Libro della Giungla! 

Per ogni tempio c'era da pagare un biglietto d'ingresso molto economico, in genere 50 Bath che equivalgono a 1,5 euro, ma ne vale assolutamente al pena! I miei siti archeologici preferiti sono stati i seguenti: il Wat Maha That, nel quale ho pure incontrato delle modelle che passeggiavano tra le rovine vestite in bellissimi abiti tradizionali; il Wat Phra Si Sanphet con la sua serie di guglie tutte in fila; il Wat Phra Ram con la sua alta torre a pannocchia che si rifletteva sul laghetto antistante. Sono venute fuori foto davvero stupende!

Perdipiù ho visto per la prima volta gli elefanti sui quali potevi fare dei giri turistici per il sito storico. Mi sono emozionato tantissimo a vederli così dal vivo! I cavalli con i carri qui non vanno di moda, per cui mi accontento di questi maestosi bestioni.

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Giorno extra a Bangkok prima del rientro: cosa fare e cosa comprare

Dopo il fantastico tour della Thailandia assieme ai miei compagni di viaggio sono ritornato a Bangkok e avevo ancora un giorno in più rispetto agli altri per poter visitare da solo alcune cose in più della città.

A seguito della giornata di volo da Phuket a Bangkok sono ritornato a Chaosan Road alla quale mi ero tanto affezionato, mi sono sistemato in un ostello carino in tema Bob Marley e mi sono gustato la serata nelle vie illuminate da numerose lanterne.

Lì ho anche provato il famoso massaggio thailandese pagando soli dieci euro per una mezzora. Mi sono dovuto sdraiare a pancia in giù e una persona ha iniziato a camminarmi sopra in lungo e in largo, a schiacciarmi i muscoli della schiena e del collo e a tirarmi braccia e gambe da ogni parte. Una volta finito il massaggio mi sentivo come un budino tremolante! E' stato un po' doloroso ma molto divertente.

Inoltre ho scoperto che durante i massaggi usavano il Tiger Balm, una crema aromatica tipica thailandese perfetta per curare infiammazioni e dolori, per cui ne ho acquistate alcune in farmacia come regali.

Ho comprato anche una maglietta per me con disegnato sopra un elefante e dei pantaloncini per le mie sorelle, fatti con un particolare tessuto leggero che tiene fresco anche durante le giornate torride; infatti avevo indossato uno di questi pantaloni lunghi quando avevo visitato il Wat Phra Kaew e stavo meglio che con i normali pantaloncini corti!

Il giorno successivo ho finito di visitare alcune attrazioni importanti di Bangkok che non ero riuscito a vedere i primi giorni. Sentivo molto la stanchezza del viaggio per cui mi sono mosso con estrema calma.

Poco distante dall'ostello ho visitato il Wat Bowonniwetwiharn Ratchaworawiharn, con decorazioni di influsso cinese, e il Wat Indharaviharn, il quale ospita la statua del Buddha più alta della thailandia: ben trentadue metri di altezza! Poi mi sono spostato con il Tuc Tuc a Sud per vedere il Wat Arun, ovvero il tempio dell'alba, situato sulle sponde del fiume e con incredibili decorazioni bianche; inoltre era possibile salire al camminamento panoramico in cima alle scalette del basamento.

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Per poter conoscere bene il territorio di Bangkok occorrerebbero diverse settimane, ma con questo spero di avevi trasmesso le cose più belle da fare e vedere in questa insolita e variegata città asiatica.


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