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Monastero di Alcobaça


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Un'altra delle meraviglie del Portogallo

Tradotto da flag-it Elisa Remedio — 4 anni fa

Testo originale di flag-es Daniel ..

Un'altra delle meraviglie del Portogallo

Ora che mancano pochi giorni al termine del Concorso Erasmus, sebbene altri angoli debbano essere tralasciati, bisogna nominare almeno le sette meraviglie del Portogallo.

Non credo sia necessario nominarli di nuovo, ma bisogna spiegare che anche se alcuni dei miei criteri indicano che alcuni posti non sono niente di speciale, come nel caso del Castello di Guimarães, per altri non è possibile discutere perché sono davvero magnifici, come il monastero di Alcobaça.

Come arrivare

Alcobaça è una piccola popolazione di circa 15.000 persone, anche se il suo comune ospita più di 55.000 abitanti. La città si trova piuttosto al sud, più vicina a Lisbona che a Leira o Coimbra, nella regione dell'Estremadura (da non confondere con l'Estremadura spagnola).

Per questo motivo, il modo migliore per arrivare qui è in auto, se parti da Leira o Coimbra. È possibile e sicuramente consigliabile, andare in autobus se si è in Erasmus a Lisbona, ma se ci si trova a Leira e Coimbra, come ho detto prima, sarebbe meglio andare in macchina.

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Un po' di storia

Un'altra delle meraviglie del Portogallo

Esistono due storie: quella tradizionale e quella reale. La storia tradizionale racconta che il re Alfonso Henriques promise che se avesse conquistato Santarém, avrebbe costruito un monastero. Dopo aver completato la conquista, ha dovuto mantenere la promessa data e ha costruito il Monastero di Alcobaça.

Invece, quella reale spiega la costruzione del monastero come focus in modo che ci fosse una ripopolazione veloce ed efficace onde consentire il proseguimento della riconquista portoghese verso il sud, mentre Alfonso Henriques riuscì a conquistare una vasta quantità di terreno non popolato che fungeva da confine.

La costruzione del monastero iniziò nel 1178 con in carica Bernardo di Chiaravalle, abate responsabile dell'ordine cistercense dalla Francia. Questo ordine si basava su una vita lavorativa e non sull'accumulo di ricchezza.

L'edificio fu costruito su un terreno abbastanza fertile tra i fiumi Alcôa e Baça, che danno il loro nome al monastero e al comune.

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Il monastero fu occupato a partire dal 1223 quando furono costruite le parti principali dell'edificio del monastero. Tra il 1308 e il 1311 fu costruito il Chiostro del Silenzio e successivamente, nel 1355, furono costruite le tombe di Don Pedro e Doña Inés de Castro (di cui parleremo più avanti).

Nel XVI secolo, tra il 1505 e il 1519, l'architetto João de Castilho, che fu nominato più volte per aver partecipato al Convento di Cristo e al Monastero di Jerónimos, costruì una galleria superiore a quella del Chiostro del Silenzio.

Nel XVII e XVII secolo vi furono anche altre ristrutturazioni, come quella della facciata della chiesa o la costruzione della cucina. Quando gli ordini religiosi furono estinti nel 1834, il luogo fu sfruttato in molti modi diversi. Essendo così grande, ogni parte ha avuto usi diversi: dai telegrafi, passando per le scuole, abitazioni private, uffici comunali,...

Per questo motivo, come nel caso del Monastero di Batalha o del Monastero dos Jerónimos ("dei Gerolamini"), la cosa più interessante è l'architettura dell'edificio, in quanto sono rimasti pochi mobili dell'epoca.

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Bisogna anche nominare la storia di Pedro I e della Doña Inés de Castro. È la tipica storia d'amore che si troverà in Portogallo. Inés de Castro accompagnò sua cugina Costanza in Portogallo come dama di compagnia. Costanza avrebbe sposato il figlio di Alfonso IV,

ma i due si innamorarono, rendendo difficile il momento in cui Costanza e Pedro I si sposarono. Anche se, fortunatamente per la coppia, Costanza finì per morire durante il parto.

A partire da quel momento, vissero insieme e si sposarono in segreto. Tuttavia Alfonso IV vedendo che la relazione avrebbe potuto condurre a una guerra con Castiglia (dato che Inés era di Galizia, che ai tempi apparteneva al regno castigliano), decise di uccidere lei e altri nobili nel monastero di Santa Clara di Coimbra. Stando a Coimbra, un osservatore può vedere molti luoghi con il nome di Inés de Castro.

Alcuni anni dopo, Alfonso IV morì e il re Pedro I finì per vendicarsi dei nobili che aiutarono a uccidere Doña Inés. La leggenda narra che la prese dalla sua tomba e fece baciare la mano di lei dai nobili come simbolo di lealtà. Attualmente, entrambi gli amanti "dormono" nel monastero di Alcobaça.

Mettendo da parte questa storia d'amore, il monastero ha l'onore di essere il primo edificio gotico costruito in Portogallo, da qui la sua grande importanza.

Il monastero di Alcobaça

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Conoscendo ora un po' di storia, iniziamo a visitare il monastero di Alcobaça, ma prima diamo un'occhiata alla sua facciata. La facciata fu terminata nel 1725, secondo un progetto di Fraile João Turriano. Lì accanto, si trova la galleria espositiva, che ospita diverse mostre temporanee di arte contemporanea e fotografia. Andando in gruppo, non ho avuto il tempo di visitarla.

Continuando, entriamo nella chiesa di Alcobaça. La verità è che questa chiesa è enorme e stupenda, con uno stile architettonico piuttosto semplice. Costruito a forma di croce latina, il luogo si distingue perché in ciascuna di queste parti c'è la tomba di Pedro I e Inés de Castro.

La figura di Pedro I è sostenuta da tre gruppi di angeli e ai suoi piedi si trova un cane. Una parte è stata danneggiata a causa delle guerre napoleoniche. Si può vedere una ruota della fortuna con immagini della vita degli innamorati, qualcosa di unico nella scultura contemporanea europea.

Per quanto riguarda la tomba di Doña Inés de Castro, è anche questa supportata da sei angeli e, ai suoi piedi, è possibile vedere alcune immagini del giorno del Giudizio universale. Mentre su ogni lato sono rappresentate scene della vita di Gesù.

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Dopo aver visitato la chiesa, si passerà a vedere i tre chiostri che formano il monastero di Alcobaça. Il primo è il più bello: il "Claustro do Silêncio" (il Chiostro del Silenzio) o di Dom Dinís (re Dionigi Alfonso del Portogallo, detto l'Agricoltore) per le riforme di quel tempo di questo re portoghese. Il nome "Silenzio" è dovuto al voto di silenzio fatto dai monaci. Questo è il vero centro del monastero, attorno al quale sono distribuite le altre parti.

È il più grande chiostro gotico portoghese, realizzato dagli architetti Domingo Domingues e dal "Maestro" Diogo.

Una delle sale più belle a cui è possibile accedere dal chiostro è il "Refeitório", (refettorio) l'equivalente della sala da pranzo. Di grandi dimensioni, è formato da tre navate con cinque sezioni divise in colonne con decorazioni botaniche.

Dal refettorio andremo in cucina, una delle parti più interessanti. Fu una delle ultime riforme del monastero nel XVIII secolo, a causa delle esigenze della comunità monastica. Gli aspetti più belli sono le diverse fontane e le piastrelle che adornano il luogo.

Un'altra delle meraviglie del Portogallo

Avremo accesso ad alcune scale che ci porteranno al piano superiore, dove faremo una breve passeggiata attraverso il Chiostro del Silenzio fino a raggiungere la stanza successiva. La "sala do Capítulo" (sala capitolare) fu uno degli spazi più importanti del monastero che esisteva anche nel convento di Cristo e nel monastero di Batalha.

Qui si decidevano le questioni più rilevanti della vita del monastero. Di costruzione gotica, ha una pianta quasi quadrata. Anche la "Sala dos Monges" (sala dei Monaci) merita una piccola visita.

Per continuare, andiamo nel Chiostro del Cardinale o "Claustro dos Noviços". Fu chiamato così dal cardinale infante Dom Henrique, responsabile dell'aggiunta di questo chiostro, attribuito a Miguel de Arruda e costruito alla fine del XVI secolo.

Questo chiostro era destinato agli apprendisti del chiostro, i "noviços" (novizi) alloggiati nella Sala dei monaci.

Infine, su un lato abbiamo il chiostro di Rachadoiro, che è stato realizzato a causa della mancanza di spazio nella biblioteca. È possibile vedere questo chiostro dall'alto, da una delle stanze che si affacciano sul chiostro del Cardinale.

Inoltre, bisogna menzionare anche la Sacristia Manuelina, che fu ricostruita dopo il terremoto del 1755 che colpì Lisbona ma raggiunse anche l'Estremadura. Sempre nello stesso XVI secolo, è stata commissionata da Manuele I e il suo portale in stile manuelino (o tardo gotico portoghese) è attribuito a João de Castilho (Juan de Castillo). Con questo, termina la nostra visita al monastero di Alcobaça.

Un'altra delle meraviglie del Portogallo

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Vorrei anche parlare dei prezzi e gli orari di apertura. Il biglietto costa 6 euro, ma con la tessera studentesca si può avere uno sconto del 50%. È un po' caro ma vale la pena visitarlo.

Per quanto riguarda l'orario, è aperto dalle 9:00 alle 17:00 in inverno tra ottobre e marzo, mentre da aprile a settembre rimane aperto fino alle 19:00. In generale, è un orario ridotto rispetto a quelli in Spagna, tuttavia aprono un'ora prima della maggior parte degli altri monumenti, quindi può essere una buona idea visitarlo per primo.

In conclusione, mi sembra un posto interessante, anche se devo dire che mi è piaciuto di più il monastero di Batalha, che ho visto quasi tutto in una sola volta. Ad ogni modo, ti consiglio caldamente di visitarlo e ancora di più, essendo una delle sette meraviglie del Portogallo.

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