Vita studentesca e cose da fare a Maastricht
Vita studentesca e cose da fare a Maastricht
Come accennato all’inizio, la mia idea iniziale per il periodo in Erasmus era di dedicarmi in maniera diligente allo studio e di cercare di limitare un po’ le uscite, e mi aspettavo che in questo “buon proposito” la città mi avrebbe aiutato. In realtà mi sono accorta fin da subito che non ne sarei stata in grado.
La prima settimana presi parte alla “introduction week”(che consiglio vivamente), durante la quale si ha la possibilità di avere un assaggio dell’università ma anche della “vita universitaria”, con feste, cene ed eventi. Poi, vivendo nello stesso luogo in cui si trova la sede di ESN, mi sono ritrovata immediatamente inghiottita in un circolo internazionale di persone che, come me, avevano molta voglia di divertirsi e fare amicizia.
Andare a ballare
Dalla guesthouse, dopo cena e praticamente ogni giorno inforcavamo le nostre inseparabili biciclette, spesso sotto la pioggia, e ci dirigevamo verso il centro, dove si trovano tutti i locali. La tipologia di locale più in voga a Maastricht è una sorta di via di mezzo fra un bar e una discoteca, in cui si sta stretti come sardine e si ascolta musica di dubbio gusto, ma ci si diverte. Tra questi, i più famosi si trovano in Markt (tipo il Defile) o nella strada appena dietro Vijthof, (come il cafè Cliniq o il de Twee Heeren). Come discoteche vere e proprie nel centro di Maastricht non c’è molto e sono parecchio costose, quindi spesso cercavamo di evitarle. Comunque, l’unica che mi sento di consigliare e dove sono stata diverse volte si chiama Complexe si trova dall’altra parte del fiume.
Eventi
Una cosa completamente distinta sono invece gli eventi che organizza ESN, con cadenza settimanale o mensile. Una volta a settimana, nella sede in guesthouse vengono organizzati giochi di società e predrink, e la festa si sposta poi in centro al Twee Heeren (per l’international Thursday). Indubbiamente, l’evento più famoso ed importante di ESN è il Cantus, che si tiene all’incirca ogni mese e mezzo. Anche se un biglietto costa circa trenta euro, è un’esperienza talmente unica e folle da essere irrinunciabile per qualsiasi student Erasmus. Tutta la serata ruota intorno alla birra (strano!) e alle canzoni, che vengono scelte accuratamente in modo che chiunque le conosca e le possa cantare a squarciagola.
Un altro evento, che questa volta non ha nulla a che vedere che le associazioni Erasmus in sé, ma che dimostra ancora una volta quanto gli abitanti di Maastricht sappiano essere matti (in senso assolutamente positivo), è il carnevale. I festeggiamenti infatti cominciano a Novembre (11/11 alle ore 11), la città si riempie di addobbi e decorazioni a tema mentre la gente si veste nei modi più assurdi e divertenti. Ovviamente, per vivere a pieno lo spirito dell’evento, è necessario prendere parte alle celebrazioni, andando alla ricerca del costume più originale.
Mangiare
Come ci si può aspettare facilmente da una città olandese, Maastricht è piena di pub dove si beve tantissima birra e si parla a voce alta. Tra questi, quello più frequentato dagli studenti Erasmus è sicuramente il Pieter’s.
Personalmente non posso definirmi un’appassionata della cucina olandese, ma a Maastricht si trova davvero qualunque cosa. Comunque, appassionati o meno, penso che ovunque si vada sia giusto provare almeno un assaggio della cucina locale che, nel caso dell’Olanda è ricca di patate, formaggi e polpette, tutto molto fritto. A Maastricht, il luogo ideale per trovare tutto questo è il de Gouvernour.
Come già detto comunque, se la cucina olandese non convince o se si è un po’ stufi di patate e polpette fritte, anche i ristoranti italiani, francesi, spagnoli, messicani, cinesi, giapponesi, indonesiani e le classiche catene di fastfood abbondano.
Per quanto riguarda la pizza, che per me merita un paragrafo a parte, imperdibile (perché ottima ed economica) è quella del Piano B, che si trova vicinissima alla facoltà di economia. I proprietari sono italiani e la pizza che cucinano nel forno a legna è veramente identica ad una buona pizza che si può trovare in Italia. Inoltre, poco prima che io tornassi a Bologna, hanno aperto anche un secondo locale (che si chiama B2), dove fanno pizza al taglio e panzerotti.
Ad ogni modo, devo dire che in linea di massima mangiare fuori a Maastricht costa molto e che, visto che è normale voler fare mille altre cose durante l’erasmus, conviene risparmiare sulle uscite a cena. Infatti, io ed i miei amici di solito preferivamo fare la spesa insieme (rigorosamente da Albert Hein), cucinare a casa e poi uscire, o al limite ordinare una decina di pizze da Piano B.
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