Una giornata Erasmus a Lione – parte 1

Una giornata Erasmus a Lione – parte 1

Apro gli occhi e le tende sono chiuse, ma da uno spiraglio intuisco che il sole oggi splende su Lione. Mi alzo e guardo le pareti. Sono tappezzate dei volantini e delle brochure di ogni museo, mostra d’arte o evento a cui sono andata in questi mesi, e spezzano la monotonia della carta da parati a strisce bianche e blu. Vado in cucina e preparo il bollitore da un lato e la moka dall’altro, come ogni mattina.  Il salone è illuminato dal sole, come avevo immaginato.

Una giornata Erasmus a Lione – parte 1

Mi siedo e comincio a bere il mio caffè, quando dal fondo dell’appartamento sento dei passi. Poco dopo infatti arriva Niki, e con il suo super sorriso stampato già da prima mattina mi chiede “Bonjour, ça va?”. “Ça va, Niki. Et toi?”, ma nel frattempo mi viene da ridere, perché ho notato lo sguardo leggermente contrariato che ha fatto guardando fuori dal balcone. E infatti, come d’abitudine, la vedo uscire e cominciare a gridare frasi in tedesco ai tre piccioni che sono affezionati al nostro appartamento (e secondo me anche a lei) e che, insieme ai “kakalak” (pronuncia italianizzata di una parola che non so scrivere ma che in tedesco vuol dire scarafaggio), sono probabilmente tra le cose che odia di più al mondo. Rido mentre le dico che tanto è inutile, perchè continueranno a tornare, e allora facciamo colazione insieme. Poco dopo arriva Cate, che oggi ha vinto il sonno svegliandosi per andare al laboratorio in facoltà alle 8.00. La tripletta femminile dell’appartamento è al completo, e allora decidiamo come organizzare la giornata.

La mattinata per loro scorrerà tra libri d’ingegneria e progetti d’architettura, ma io oggi sono libera, quindi io decido di andare al parco de la Tete d’Or, per approfittare un po’ del sole che negli ultimi mesi abbiamo visto abbastanza raramente. Scendo alla fermata metro di Massenà e comincio a camminare. Oggi il parco è più verde che mai e non molto affollato, allora decido di percorrere tutto il viale principale, salutare le giraffe dello zoo nel parco che la prima volta mi hanno fatto venire un colpo, non aspettandomi fossero lì, e andare verso il grande lago al centro del parco.

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Mi siedo e comincio a guardarmi intorno. Ero ancora immersa nei miei pensieri quando vedo avvicinarsi due ragazze, che cominciano a parlarmi in francese. Mi chiedono se possono sedersi a parlare con me della mia concezione della vita, dei comportamenti umani o della religione in generale. Mi sembra una richiesta abbastanza insolita ma mi spiegano che fanno parte di un associazione, e il loro scopo è quello di incentivare i giovani a riflettere su qualcosa di più profondo, e che per loro è interessante approfondire punti di vista diversi o uguali ai loro. Un argomento tira l’altro e allora parliamo per quasi più di un’ora , fino a che non arrivano anche Niki e Cate.

Una giornata Erasmus a Lione – parte 1

Dopo poco salutiamo le ragazze e decidiamo di andare in centro per fare un giro tra i negozi. Arriviamo fino all’Hotel de Ville, e una volta uscite dalla metro ci troviamo subito davanti l’enorme palazzo dell’Opera da un lato e l’ Hotel de Ville (il palazzo del Comune) che si staglia imponente dall’altro. Sulle scale e nella piazze ci sono ragazzi che ballano hip hop e altri che provano salti con lo skateboard. Cominciamo a camminare tra le stradine dietro l’Hotel de Ville e spendiamo tutto il pomeriggio tra i negozi vintage e quelli di gioielli artigianali, fino a che la fame comincia a farsi sentire…

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