S01E13 - "Le mie gite fuori porta"

Pubblicato da flag-it Andrea Metafuni — 8 anni fa

Blog: Erasmuxelles
Tags: Suggerimenti Erasmus

Il bello del Belgio è che è piccolo.

Questo ti da la possibilità di poter viaggiare all'interno del paese con una facilità estrema. I collegamenti con i treni sono eccellenti ed è possibile raggiungere qualsiasi direzione. Tempo fa vi avevo parlato di Bruges e di come raggiungerla. Questa volta voglio parlarvi di altre due città del Belgio: Namur e Dinant.

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Ci sono un italiano, un messicano, un croato, un indiano e una cinese.. no, non è una barzelletta. E' lìì'inizio di questa storia. Tutte queste persone sono studenti erasmus o appartenenti a scambi accademici internazionali e studiano tutti all'ICHEC Brussels Management School. L'italiano sono io, ovviamente. David è il croato, Alberto il messicano, Shamim è l'indiano e Pearl è la cinese. Volevamo andare tutti a vedere queste due cittadine del Belgio e un giorno ci siamo dati appuntamento a Gare Centrale, a Bruxelles, per prendere un treno che ci avrebbe portati direttamente a destinazione. Namur e Dinant si trovano a sud-est di Bruxelles, vicino a Charleroi (la città dell'aeroporto low cost) e si raggiungono entrambe con un treno che le attraversa entrambe durante il suo tragitto. Ora, se proprio devo essere sincero, per arrivare a entrambe le città in una volta sola bisognerebbe fare due biglietti: uno che va da Bruxelles a Namur e poi uno che va da Namur a Dinant, ma noi, seguendo l'istinto della thug life e i consigli di molti locali, abbiamo preso un biglietto a/r da Bruxelles a Dinant, siamo scesi a Namur, abbiamo visitato la città, siamo risaliti su un treno per Dinant, abbiamo visitato la città e siamo tornati a casa a Bruxelles. "Cuz we are CRIMINALS!".

Tutto questo perché eravamo dei poveri studenti squattrinati con già troppe spese sul groppone per vivere all'estero. Noi siamo stati fortunati, non ci ha fermato nessuno. Nel caso in cui fosse successo il nostro piano era quello di giocarci la carta "mi scusi agente, siamo studenti stranieri, pensavamo si potesse". Beh, tanto meglio. Comunque noi abbiamo comprato un bigliett och si chiama GO PASS 10. Il GO PASS 10 fa perte della categoria di biglietti GO PASS e si dividono in GO PASS 10, appunto, e GO PASS 1. Sono usufruibili se si ha meno di 26 anni e funzionano così: con il GO PASS 1 puoi viaggiare all'interno del belgio pagando un biglietto di soli 6,50 euro, mentre con il GO PASS 10 si viaggia sostanzialmente a 5 euro a corsa. Questo biglietto costa 50 euro e ti da la possibilità di usufruire di 5 viaggi a/r. E' semplicissimo: per ogni viaggio basterà inserire il proprio nome, la città di partenza e la città di destinazione. Lo si può comprare individualmente o dividendo la quota e, ogni volta che si usa, basterà inserire la tratta del viaggio e i nomi dei viaggiatori.  Ad ogni modo, la nostra prima destinazione della giornata era Namur dato che era la prima sulla tratta del treno.

Namur si raggiunge in circa mezz'ora di treno da Bruxelles e l'interno della stazione della città è modernissima, non sembrava nemmeno più di essere in Belgio. Anche qui, una volta raggiunto l'infopoint per i visitatori (alla sinistra dell'uscita della stazione), chiedete sia la mappa tradizionale che quella USE-IT, made by locals, con tutte le informazioni sulla città che non troverete sulle mappe canoniche. Una volta in possesso delle mappe seguite le indicazioni per raggiungere le destinazioni "da visitare". Sostanzialmente si tratta di piazze e chiese: la città è piccola e si visita nel giro di 2 orette scarse se non vi fermate a mangiare. Io la ricordo come una città "bizzarra". Non tanto per le costruzioni o lo stile architettonico, poiché è lo stesso di tutte le città del belgio. Più che atro per via di strane statue sparse per la città che vi capiterà di vedere anche voi se ci andrete.

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Per di più, noi siamo capitati in un giorno particolare. La città era piena di persone con animali domestici al guinzaglio, a passeggio con uccelli in gabbia e persino a cavallo! Non capivamo dove eravamo capitati! Ricordo ancora le facce di stupore che inevitabilmente si impossessavano di noi! Abbiamo dovuto chiedere assolutamente a qualcuno del posto cosa stesse succedendo. La nostra domanda è stata: "Salve, mi scusi, ma qui è sempre così?", indicando la gente con i rispettivi animali. Il signore scoppià in una forte risata, poi ci disse che era un giorno particolare. Si festeggiava una sorta di patrono della città, un santo conosciuto per essere protettore degli animali. Quindi gli abitanti portavano i propri compagni pelosi in giro per la città con lo scopo di raggiungere la chiesa e ricevere la benedizione di essi! 

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Era tutto così incredibile ma allo stesso tempo affascinante! Queste cose ti fanno capire le differenze culturali e impari a farne tesoro, a capire le differenze, a comprendere il diverso, arricchendo così tutto ciò che fa parte della tua conoscenza su questo mondo meraviglioso.
Ma torniamo alla città. Visitato il centro storico, le piazzette e le chiesette che si trovano nel cuore del paesino non vi resta che attraversare il fiume, La Sambre, e salire sulla Cittadella di Namur. Stiamo parlando di una fortezza che si trova su un piccolo promontorio nel mezzo della città, dalla quale godere di una vista a quasi 360 gradi della città. In cima si trova una terrazza ciottolata e la fortezza, visitabile tramite biglietto. 

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Noi non siamo entrati, abbiamo solo fatto il giro della città, il lungofiume, siamo saliti sulla collina della fortezza, poi siamo riscesi, abbiamo mangiato un boccone da Quick (un McDonald's franco belga) e siamo tornati in stazione per prendere il treno che ci avrebbe portato a Dinant. 

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Dinant si raggiunge in un'altra mezz'oretta di treno da Namur. La a cosa più famosa in uqesta piccola città, ancora più piccola di Namur, è probabilmente la fabbrica della birra Leffe. Magari per voi la Leffe non è così familiare, ma in belgio è una birra molto buona, una di quelle che è sempre un piacere bere (così come la Chimay, sia blu che rossa, la Duvel, la Chouffe, la Rochefort, la Maes,... troppe!). In questa cittadina c'è la visita alla Maison Leffe, un museo dedicato a questa birra, costruito all'interno di un vecchio monastero. Io e Alberto non ci siamo andati perché abbiamo preferito salire sull'alto promontorio della città per ammirare il panorama e vistare, anche qui, un'antica roccaforte. Una volta si menavano parecchio e in giro per il belgio ci sono castelletti sparsi un po' ovunque. D'altronde l'odio tra francesi e fiamminghi è tutt'oggi una realtà per il Belgio, che si vede spezzato praticamente in due: Nord vs. Sud. Per salire e visitare la fortezza bisogna pagare, se ricordo bene, 8 euro. Ma con 8 euro tu puoi solo salire a piedi. Se vuoi prendere la teleferica sono tipo 13 euro in tutto, non ricordo bene. Sta di fatto che, mentre Pearl, David e Shamim erano alla Maison Leffe a sorseggiare birra, io e Alberto stavamo scalando l'intera rupe per raggiungere la cima. Vi do un consiglio: spendete i soldi per la teleferica! 'Na faticaccia salire quei gradoni! 

Una volta saliti ci si ritrova in questa piazzetta medievale, tutta protetta da mura con cannoni che puntano verso l'orizzonte. Tutto è stato ricostruito come una volta e, per di più, questa fortezza è stata utilizzata anche durante la seconda guerra mondiale come base per le contraeree. Di fatto è possibile ammirare anche ricostruzioni di questi potenti cannoni che abbattevano gli arerei nemici nei cieli neri delle notti più brutte che l'Europa abbia mai affrontato.
Vicino alla fortezza si trova anche un parco giochi (really nigga?). Eh sì, anche noi non capivamo.

  1. Perché?
  2. Tutte le volte portano i bambini su un promontorio per farli giocare su delle altalene e giostrine?

Ok.
Va bene.

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Da qui è anche possibile ammirare l'intera cittadina e il fiume che la costeggia. Oltre il fiume, a parte esserci la stazione dei treni, ci sono prati verdissimi che si perdono nell'orizzonte. Come potete vedere la città è davvero piccola ma accogliente, costruita in tipico stile architettonico dei paesi del nord e, nello specifico, del belgio.

Una volta finito il nostro tour e quello dei miei compagni di viaggio ci siamo ritrovati sul ponte che collega i due versanti della città, per poter poi tornare alla stazione e prendere il treno che ci avrebbe riportato alla nostra Bruxelles.

Nei mesi successivi ho fatto altri viaggi dentro e fuori Belgio, ma ve ne parlerò in altre puntate! ;-)

Stay tuned


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