Pensieri di un Erasmus inguaribile
Oggi non si tratta di una lista di discoteche, neanche di una guida, si tratta di consigli e pensieri che provengono dalla mia personale esperienza. Spero che possano essere d’aiuto per i futuri Erasmus, ma anche per chi si trasferisce all’estero per lavorare.
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Ci sono due grosse categorie di persone nel mondo, la prima è composta da chi sente una certa paura a lasciare la propria casa, la propria patria, la famiglia e gli amici. Da chi quando sta per salire su un aereo pensa, “ma chi me l’ha fatto fare?”, da chi prova la sensazione di essere lontano.
La seconda è formata da chi si sente stretto nella propria città, da chi, prima di un viaggio sente l’eccitazione salire in maniera incontrollabile. Da quelli che la sera prima non riescono a prendere sonno, perché non possono aspettare di mettere piede su un aereo, un automobile o un treno. Quelli che quando si trovano lontani urlano, metaforicamente parlando, urlano da ogni cellula del proprio corpo, come fosse pervaso da qualche droga ancestrale. Da chi quando torna, lo fa solo con il corpo, ma il cuore e la mente rimangono là.
Io personalmente faccio parte della seconda categoria. A quanto pare entrano in gioco fattori genetici, ma è la voglia di conoscenza, la voglia di libertà assoluta, la voglia di novità, che ci porta a partire.
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Se fate parte della prima categoria e sentite la curiosità di cambiare provate a partire. Provate, esistono mille possibilità, lavori con cui ci paga vitto e alloggio, programmi di volontariato, corsi di lingue per tutte le tasche. Quello che dovete trovare non sono i soldi, ma è la convinzione di potercela fare.
In ognuno di noi c’è l’inquietudine della fuga, l’intolleranza dello spazio chiuso, del consueto. In ognuno di noi l’esploratore cerca di sopraffare il cittadino per portarlo in strada, via. Così recita un muro.
Partiamo dalla lingua. Poniamo il caso che non sappiate assolutamente nulla a riguardo, qual è il problema?
Esistono migliaia di modi per impararla a costo zero. Nello store del vostro smartphone esistono un sacco di applicazioni che partono dalle basi, lo stesso si può imparare dai libri creati per i turisti. Su Youtube quanti corsi ci sono attualmente?
Così non imparerete una lingua, ve lo assicuro (a meno che non siate particolarmente portati), ma almeno il vostro cervello comincerà a lavorare, a creare una “stanza” per la nuova lingua.
Quando saprete qualcosina, cercate un film, facciamo l’esempio dell’inglese, e guardatelo in inglese sottotitolato in italiano. Ora che sapete di cosa parlano, riguardatelo sottotitolato in inglese (un ottimo programma per farlo è Strem.io). Se avete capito buona parte potreste pure riguardarvelo senza sottotitoli.
Capire un film, una serie tv, un telegiornale o qualunque programma televisivo necessita di un ottimo livello, non assolutamente paragonabile con una conversazione che si può avere faccia a faccia o una lezione tenuta in linguaggio accademico. Quindi non preoccupatevi se all’inizio farete fatica.
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Quando sarete lì sarà tutto più facile, perché sarete immersi a 360 gradi nella nuova cultura. Questo significa che, a meno non vogliate stare chiusi nella vostra stanza parlando con italiano, riceverete centinaia di stimoli. Non smetterò mai di ripeterlo, non prendete casa con soli italiani! Meglio ancora se siete l’unico!
Altra cosa importantissima, non abbiate paura di sbagliare, non dovete dimostrare niente a nessuno. Anzi, arrabbiatevi se non vi correggono! Ogni cosa che farete vi aiuterà con qualche parola: comprare al supermercato, leggere il tabellone della metro, leggere l’etichetta sulla vostra birra preferita, qualsiasi cosa.
Per quello che riguarda la sistemazione, come farete a essere sicuri di non prendervi un pacco? Come costaterete se il quartiere X è veramente così pericoloso come descritto da Forumalfemminile.it (per piacere…)? Semplice, analizzatelo con i vostri occhi!
La cosa migliore da fare è andare sul posto, ma non prima di aver contatto via internet/telefono un sacco di proprietari, questa vi renderà il compito più semplice. E vi renderete conto di chi sa fare le foto e chi no, infatti alcuni appartamenti sarà ben diversi dalle illustrazioni caricate.
Se riuscite fate due parole con i coinquilini, magari lontano dal proprietario. Dei ragazzi che se ne stavano andando da una casa me l’hanno assolutamente sconsigliata per una lista di motivi che il proprietario aveva ovviamente tralasciato.
Altro consiglio, se siete lì per pochi mesi, fate tutto quello che dovete fare. Anche cose come andare a lezione dopo essere tornati tardi, o bere una birra una domenica sera mentre tutti sono a letto (non a Madrid eh!). Non avrete più la possibilità di tornare indietro. Avete la consapevolezza di vivere per un tempo limitato leggermente scostati dalla realtà, sarà proprio questo a darvi le energie necessarie (e un paio di caffè in più, okay).
Non avete mai avuto il coraggio di andare a parlare con una ragazza? Questo è il momento giusto, avete il bonus straniero, nulla da perdere, non vi conosce nessuno, cosa volete di più?
Credo che passare un periodo all’estero sia un po’ come riniziare da capo, senza dover tener conto a nessuno. Non è proprio questo l’essenza di avere 20 anni? Essere un continuo iniziare, per poi interrompere e iniziare da un altro punto. Staccatevi per un attimo dai vostri schemi noiosi e ripetitivi che vi accompagnano da quando vi siete tagliati la barba per la prima volta. Chiamatela immaturità, io la chiamo vita.
E se fosse solo immaturità come dite voi? Scelgo l’immaturità senza un briciolo di esitazione.
Il momento più stazionario arriverò ma farò in modo di farlo viaggiare con Trenitalia ;)
Spero non sia stato uno sfogo troppo personale e vi chiedo di condividerlo con i vostri amici.
Citazione del giorno (molto adatta in questo caso e tratta dal mio libro preferito):
Le sole persone che mi interessano sono i pazzi, i pazzi della vita, i pazzi delle parole. Vogliose di ogni cosa allo stesso tempo. Quelle che non sbadigliano mai, o dicono un luogo comune, ma bruciano. Bruciano. Bruciano come fuochi d'artificio nella notte
(Jack Kerouac - On the Road)
credits by: https://www.tumblr.com/search/Erasmus-
Ciao a tutti, alla prossima!!
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