LA, la consegna dei saggi e problemi vari con la burocrazia
Guida alla sopravvivenza per un Erasmus a Ioannina
Forse il titolo è un po' eccessivo, perdonate la mia vena tragica. Poichè ad aprile cominciai un po' a risolvere vari problemi burocratici e a scrivere i saggi da consegnare per la convalida degli esami, ho pensato di racchiudere in un post la mia intera esperienza, in modo da darvi un esempio di cosa fare (o non fare) se volete evitare problemi. Sono certa che, sapendo cosa aspettarvi, filerà tutto liscio. Alla fine noi ci siamo giostrate tra acrobazie burocratiche varie praticamente da sole, e ne siamo uscite indenni, quindi potete farcela tranquillamente anche voi. Io ho cercato di essere il più onesta e precisa possibile, e spero che potrete trovare il racconto della nostra esperienza utile per i vostri dubbi.
Biblioteca dell'università di Ioannina - al centro, libri in italiano di Bianchi Bandinelli
I problemi con il Learning Agreement
Nell’ultimo anno mi è capitato spesso di essere contattata da ragazzi che partiranno, a breve, per un periodo di studio a Ioannina che prevederà anche il superamento di esami. Premettendo che vi consiglio, onde evitare problemi e scocciature varie, di partire per ricerca tesi, cosa che vi permetterà di ricevere comunque il PASO - diversamente dall’Erasmus per traineeship - e di avere, in più, una libertà assoluta sulle date di partenza e di arrivo, vorrei comunque presentarvi un po’ la nostra esperienza di studio e convalida degli esami, sperando che possa essere utile a qualcuno. Prima di partire, infatti, non eravamo riuscite a trovare nessuna persona, tra le colleghe partite prima di noi, che avesse dovuto superare esami a Ioannina. Tutta la situazione fu, quindi, totalmente nuova per noi.
La scelta di esami da poter dare a Ioannina, per gli studenti di archeologia, non è ampissima, almeno per quanto riguarda la mia esperienza. Avendo, tra l'altro, già quasi tutti gli esami convalidati, era stato davvero difficile per me ricompilare un Learning Agreement decente, appena arrivata a Ioannina. Inoltre, una delle politiche dell’Università locale richiedeva che, nel LA iniziale, andassero inseriti il doppio dei crediti (30 CFU) che ci venivano poi effettivamente richiesti da Salerno per non perdere la seconda rata della borsa di studio (15 CFU).
Dopo aver molto discusso su questo, con entrambe le parti che ci dicevano di considerare valide e seguire queste o quelle direttive, oltre agli esami che avevo intenzione e necessità di fare avevo dovuto aggiungerne un altro a caso, per arrivare almeno a 25 crediti. Ovviamente non provai neanche a scrivere e consegnare un saggio per questo esame, che era tra l’altro di disciplina medievale, per la quale avevo già dato, a Salerno, i tre esami da 12 crediti ciascuno obbligatori; lo scelsi solo perché la mia collega doveva svolgere un saggio per questo corso, e perché il professor Babuin è un italiano emigrato a Ioannina, che eventualmente, se fossero sorti problemi, avrebbe di certo capito la situazione al volo. Alla fine dell'Erasmus, nel Transcript of Records mi risultarono 20 crediti, 5 più del necessario, e la seconda rata della borsa mi è arrivata senza problemi. State tranquilli, dunque, perchè se anche dovesse capitarvi di dover aggiungere crediti extra perchè l'università ospitante ve lo richiede, in generale la regola che vale per non perdere la borsa è quella della vostra università di origine.
Le altre materie che scelsi mi servivano per convalidare, una volta tornata, gli esami di Numismatica greca e romana e Storia romana, entrambi da 12 crediti. Ogni esame svolto a Ioannina vale 5 CFU, quindi avremmo dovuto fare almeno due esami per convalidarne uno a Salerno. Il nostro tutor universitario ci aveva già detto che non ci sarebbero stati problemi per la convalida degli esami, anche se mancavano 2 CFU per arrivare ai 12 crediti richiesti per ognuno dei due esami.
A Ioannina, inoltre, non ci sono corsi generici, ma ad ogni semestre i professori di una determinata materia presentano un argomento specifico su cui verteranno le lezioni, come dei cicli di conferenze. Gli Erasmus non devono fare altro che incontrare il professore e prendere accordi con lui per scegliere un topic su cui scrivere un saggio in inglese, in genere di circa dieci-quindici pagine, da presentargli alla fine del semestre.
Starter kit di un vero EUDM (Erasmus Universitario Di Merda)
I saggi in inglese
Per numismatica greca, dovetti svolgere un lavoro molto lungo e complesso, ma che alla fine mi tornò molto utile per allenarmi allo studio e alla scrittura della tesi. Il corso della professoressa Liampi, una delle massime esperte di numismatica a livello nazionale ed internazionale, nonché nostra tutor locale, verteva quel semestre sull’età di Alessandro, e il topic che mi fu assegnato fu, quindi, inerente a ciò. All’inizio del semestre ne parlammo e mi consigliò di cercare un costosissimo catalogo che è la fonte principale per lo studio della coniazione di Alessandro e in nome di Alessandro, di M. J. Price. La professoressa è una persona estremamente competente ed esigente e, avendola contattata soltanto a maggio per avere suggerimenti sul materiale da studiare, si era inizialmente rifiutata di darmi la possibilità di presentarle il saggio alla fine del semestre, perché, a quel punto, non aveva tempo per seguirmi. Le dissi che non avevo bisogno di essere seguita più di tanto e che avrei potuto scrivere, in quel mese, un saggio su un topic molto ristretto, se questo poteva tranquillizzarla. Decise di darmi una possibilità, assegnandomi come argomento la coniazione aurea in vita di Alessandro.
Ho odiato e amato questo saggio. Alla fine, dopo lacrime, sudore e sangue, ne è uscito un lavoretto carino, niente di innovativo, certo, ma una sintesi che realizza il punto della situazione di questo argomento che è stato molto interessante da studiare. La professoressa ne rimase molto molto contenta, per fortuna. Partendo dal presupposto che il lavoro che ne è uscito è molto più lungo e accurato degli altri tre saggi che ho dovuto consegnare, se volete dargli un occhio per farvi un'idea di cosa vi aspetta, lo trovate su academia.edu, a questo link.
Esempio di saggio in inglese, per il corso di numismatica greca
Per gli altri saggi il lavoro è stato molto più facile. Non esiste un insegnamento di numismatica romana, e quindi provai a contattare la professoressa Chioti, che insegna arte romana. Le proposi di darmi la possibilità di svolgere con lei un saggio riguardante la numismatica romana, e lei accettò senza problemi, assegnandomi, come argomento, le coniazioni di età antoniniana.
Con il professor Tzamtzis, docente di storia romana, fu ancora più facile. L’incontro fu divertente e rocambolesco. Lo incontrammo poco prima che iniziasse la sua lezione. Davanti ai suoi allievi, parlandoci un po’ in greco e un po’ in un inglese arrugginito, ci chiese prima di scegliere noi un argomento, perchè “è la vostra storia, chi meglio di voi!", ma poi, dopo aver commentato con i suoi allievi, in greco, che ci avrebbe messo il massimo dei voti a prescindere dal risultato per darci una mano, ci scrisse su un foglietto gli argomenti.
Per raccogliere dieci crediti mettemmo nel Learning Agreement il corso del professor Tzamtzis tenuto nel semestre precedente e quello che stava avendo luogo nel secondo semestre, e visto che nè lui, nè la Tsima obiettarono nulla al riguardo, la passammo liscia senza troppi problemi. Gli argomenti trattati nei due corsi erano l'introduzione alla storia romana e l’espansione di Roma nel Mediterraneo, e i topic che mi assegnò furono, rispettivamente, la Lex Duodecim Tabularum e la politica di Flaminino verso i Greci.
Per lo studio di questi tre saggi non mi fu assegnato nessun particolare materiale di studio, ma grazie ai manuali in italiano che mi ero portata e alla fornitissima biblioteca dell’università, che ha una vasta collezione di libri in inglese, oltre a libri in francese, tedesco e italiano, riuscii a completarli senza troppi problemi.
Ad aprile, nelle settimane prima di partire per la Pasqua ortodossa con il nosto amico Sotiris e, poi, in vari periodi di maggio e giugno, abbiamo passato giorni infernali in biblioteca, alzandoci presto per trovare posto e vedendo la luce del sole solo per brevissimi break a pranzo. Per fortuna la struttura era aperta tutti i giorni fino a tardi, anche la domenica, e oltre al wifi e alle postazioni comodissime, il kylikeio riusciva a offrirci ogni giorno qualche gioia.
I gelati del kylikeio della biblioteca, ovvero: come sopravvivere alle giornate in biblioteca
I problemi per il prolungamento della permanenza a Ioannina
Ci fu anche un altro problema causato dalle diverse politiche sugli Erasmus seguite dalle due università. Nonostante avessimo firmato l’accordo preliminare per sei mesi e avessimo, quindi, iniziato a ricevere una borsa di studio determinata per questo lasso di tempo, Maria Tsima, la responsabile dell’ufficio Erasmus, continuava imperterrita a dirci che, alla fine del sessione d’esami del secondo semestre (che cadeva più o meno a metà giugno, a seconda del dipartimento) avremmo dovuto lasciare le nostre residenze e partire. Questo significava restare appena quattro mesi, e sinceramente mi sembrava ingiusto e assurdo, considerato anche il ritardo con il quale avevamo ricevuto la borsa di studio, fattore che ci aveva impedito di muoverci nel primo periodo.
In realtà, scoprimmo ben presto che più o meno tutti gli altri erasmus, come ci confermarono sia i nostri vicini di stanza bulgari che le altre due ragazze italiane del campus, sapevano bene questo fatto prima di partire, e avevano firmato sin dall’inizio un accordo che prevedeva una borsa e una permanenza di quattro mesi. La Tsima ci ha spiegato che, attualmente, manca ancora un accordo specifico tra il nostro dipartimento (il DISPAC) e l’università di Ioannina, e questo spiegherebbe, secondo lei, tutti i problemi che abbiamo riscontrato.
Comunque, siccome le date degli esami della sessione non ci riguardavano, in quanto dovevamo concordare con ogni professore, privatamente, una data di scadenza per la consegna del saggio che fosse comoda a entrambe le parti, la nostra idea diabolica per prolungare il più possibile il soggiorno, senza spendere l’ultimo periodo di permanenza in Grecia a studiare e scrivere saggi per gli esami e, soprattutto, senza perdere addirittura due mesi di borsa di studio, fu la seguente: consegnammo i primi due saggi di storia romana concordati con il simpaticissimo professor Ioannis Tzamtzis a maggio, pochi giorni dopo le feste di Pasqua ortodossa, come ci aveva richiesto lui stesso; nel frattempo, avevamo convinto gli altri professori, con cui dovevamo svolgere gli altri due saggi, a lasciarceli consegnare il più tardi possibile. Per questi saggi, tra l’altro, ci sarebbe voluto del tempo extra anche per la correzione e la consegna del voto, che deve passare prima per la segreteria del dipartimento per giungere, poi, all’ufficio Erasmus, dove la Tsima ufficializza la valutazione inserendola nel Transcript of Records.
In tal modo avremmo spezzettato il duro lavoro in più tempi, riuscendo a trovare tempo a sufficienza per organizzare, nel frattempo, i vari viaggi che avevamo in programma, senza dover rischiare di non riuscire a consegnare i quattro saggi a testa, oppure di doverli scrivere in fretta, arraggiando il lavoro. Considerando che eravamo entrambe in procinto di concludere gli esami a Salerno per passare alla fase tirocinio-tesi, ci serviva cercare di ottenere un punteggio alto per questi ultimi esami preziosi, tutti da 12 crediti, che ci sarebbero stati convalidati una volta tornate all’UNISA.
Per riuscire a restare fino a metà luglio, riuscendo quindi a fare almeno cinque mesi, la Tsima ci aveva detto più volte che avremmo dovuto stipulare un altro contratto, magari per un tirocinio, in modo da trovare un motivo che giustificasse il prolungarsi della nostra permanenza a Ioannina dopo la fine della sessione d’esami.
Questa è una logica che non riuscivamo a capire, in quanto non si va di certo in Erasmus solo per il gusto di convalidare esami all’estero, anzi, il motivo principale è viaggiare, conoscere nuove culture, imparare altre lingue e maturare esperienze.
In ogni caso, parlando con la nostra tutor, la professoressa Liampi, come consigliatoci dalla Tsima, riuscimmo a “ripagare” e “giustificare” il prolungamento della nostra permanenza lavorando qualche ora alla risistemazione del suo archivio. In realtà, quando trovammo questa soluzione e la dicemmo alla Tsima, fece mille storie, dicendo che il periodo di prolungamento era troppo breve e che avremmo dovuto firmare un accordo per un traineeship e che non sapeva come fare per convalidarcelo…Alla fine, comunque, non c’è stato alcun problema, abbiamo inserito nel LA la voce “Archive” facendoci riconoscere 3 crediti extra per l’esperienza in archivio, che abbiamo in seguito potuto utilizzare per convalidare un laboratorio.
Ovviamente, pagammo anche le due settimane extra di affitto per la stanza, con il solito sistema del bollettino da pagare alla banca centrale a Ioannina. La responsabile per le residenze, la dottoressa Ioanna Fotou, ci aveva inoltre detto che probabilmente, per quelle due settimane, avremmo dovuto trasferirci in altre stanze, perchè quelle del ΣΤ, che sono le più moderne e pulite, d’estate vengono assegnate agli studenti dei corsi estivi di lingua neogreca.
Per fortuna, il trasferimento non fu necessario. Eravamo già abbastanza dispiaciute per aver visto partire, uno per uno, tutti i nostri coinquilini e amici, sostituiti in fretta dai nuovi studenti, molti dei quali, in realtà, abbastanza avanti con l’età, e quindi l’idea di dover fare prima del tempo le valigie per trasportarle, sotto il sole, fino al palazzo A dove avremmo dovuto dormire in una doppia, sinceramente ci angosciava.
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