Come imparare una lingua straniera

Niente è impossibile!

Studiare una lingua straniera non equivale a conoscerne i dettagli. Da piccoli cominciamo a studiare le lingue straniere quali l'inglese, il francese, o lo spagnolo, ma dopo anni e anni interi persi a studiare le lingue, cosa ci rimane in testa?

Ho incontrato dei ragazzi che dopo 15 anni di studio dell'inglese non si ricordano nemmeno come dire :"Cosa stai facendo?" perché non sanno semplicemente quale verbo o tempo verbale usare. È per questo che vi do questo consiglio: una lingua straniera va studiata col tempo e con dedizione. Non pensate che per impararne le regole, il vocabolario, la sintassi e quant'altro occorrono le semplicissime 2-3 ore settimanali trascorse in classe... quello non aiuterà ad imparare una lingua straniera. 

Come imparare una lingua straniera

Da piccoli, ovviamente, non si ha l'opportunità di viaggiare, ma grazie a delle attività extracurricolari quali ascoltare della musica, fare delle attività in lingua, guardare dei film o mettere dei cartoni in lingua, può aiutare i più piccoli, ma anche più grandi, ad imparare più nel dettaglio una lingua straniera. Questo é ciò che è successo a me e me ne sono resa conto sulla mia pelle. 

Il preambolo 

Ci capita spesso di dire: "odio quella materia!". Poi però, si finisce sempre col sceglierla e col ritrovarsela perennemente dinanzi costringendoci ad affezionarci ed infine ad amarla. Non so se succede in materie come la matematica ma con le lingue straniere può succedere.

Durante i miei primi anni di liceo il francese mi piaceva molto, ma gli ultimi tre anni sono stati infernali e ho cominciato ad odiare la lingua francese. Sono convinta del fatto che ci siano dei fattori che influenzano i nostri piaceri o le nostre stesse scelte.

Basti pensare alla pizza... il nostro piacere per la pizza nasce dagli ingredienti che la compongono quali la mozzarella, il pomodoro, il prosciutto o cosi via; una lingua invece, potrebbe piacerci per la passione trasmessaci dal corpo docenti, dalla simpatia di un determinato professore. Trasmettendoci la sua dedizione, i suoi insegnamenti diventano così piacevoli che si torna a casa con un sorriso in più, ripensando inconsciamente a quel gioco di parole imparato tra i banchi di scuola. A volte, succede il contrario. Si è così distratti e disattenti, stanchi di ascoltare qualcuno che magari in quel momento vuole trasmetterci il suo sapere dando il meglio di sé, che non ci si concentra minimamente e senza nessuna attenzione nelle sue parole.

È proprio vero... si apprezzano le piccole cose solo quando si è più maturi, adulti; quando si rimpiangono i tempi passati e ci si guarda indietro con un sorriso. Solo dopo molti e molti anni noteremo che quelle persone che ti hanno fatto "soffrire" sono quelle che ringrazierai ogni volta che potrai e saranno proprio loro quelle che ci saranno sempre; tanto che, personalmente, non finirò mai di ringraziare le mie due professoresse di francese che mi hanno dato un'ottima preparazione in lingua. 

Come imparare una lingua straniera

I passi per diventare bilingue

Alcuni affermano che studiare le lingue non serve a nulla. Non è assolutamente vero. Lo studio di una lingua aiuta eccome: non è il tutto ovviamente perché arrivati all'estero  sembra che tutto quello che tu abbia imparato a scuola non sia servito a niente, come se ci fossero altri ritmi o che la pronuncia e le parole non avessero mai avuto una forma, o come se i metodi appresi risultassero completamenti inutili. Quindi come fare quando si arriva all'estero e ci si sente un pesce fuor d'acqua?

Innanzitutto, non demordere! La regola numero uno è il non mostrarsi debole e vulnerabile. Sarai lì per imparare, per uno scopo e devi raggiungerlo. Prefissati degli obiettivi e mettiti in testa che non puoi fallire e che il sacrificio darà i suoi frutti. Prendere queste decisioni non è facile. Lasciare tutto e trovarsi in un posto completamente nuovo e sconosciuto a noi è solo per gente coraggiosa e tu non devi per nessuna ragione pentirti delle scelte fatte.

L'inizio

L'inizio è sempre la parte più difficile...  ambientarsi, nuovi amici, nuovi colleghi, nuovi professori, nuovo metodo di studio, è quello che si pensa. Ci si ritrova con la fatidica frase: "Eh, non so da dove cominciare" ebbene sì, un punto di inizio si trova sempre

Arrivata in Francia, ho comprato un dictaphone ovvero un registratore manuale che mi permetteva di registrare le lezioni in aula. Arrivata in Francia non capivo e non ero abile con il computer come lo sono adesso, ma col tempo si impara a fare tutto. Tornavo a casa, registravo gli audi, li traducevo, facevo dei riassunti e cercavo di ritrodurli in francese. Non immaginate quanti sacrifici ci siano dietro un viaggio all'estero. Molti pensano che viaggiare sia sinonimo di festa, alcol e rock and roll ma non è così. 

Ci sono tante altre difficoltà che si nascondono dietro. Gli occhi però questo non lo vedono. Si comincia a pensare "come farmi degli amici se non se non riesco a parlare?" Ebbene, prova ad offrire un pò del tuo aiuto ai tuoi colleghi e ad interagire al massimo delle tue competenze. Confida nell'empatia: le persone non sono del tutto stronze. Alcuni capiranno ma accetta il fatto che molti non lo faranno. E questo perché a 18 anni non si ha la maturità di capire cosa si stia affrontando. Quindi, quando arrivate all'estero non demordete e non pentitevi delle scelte fatte.

Viaggiare è una bellissima esperienza ma non perché si vive solo di belle esperienze bensì perché anche le brutte esperienze ti fanno crescere e ti fanno diventare una persona capace di affrontare qualsiasi difficoltà le si presenti. Si acquisisce maturità col tempo, ma in modo più rapido rispetto agli altri e ci si rende conto di questi dettagli in una semplice e banale chiacchierata con i propri coetanei, quelli che un tempo pensavi fossero tuoi amici. Si cresce più forti e da soli, ma si cresce, e questa è la cosa più importante: è l'indipendenza e la fierezza propria e di nessun altro.

Come imparare una lingua straniera

Tempistiche per imparare il francese

Allora, avendo già una conoscenza solida in lingua, dove lo studio della grammatica e del vocabolario mi avevano aiutato a capire più o meno il 40% delle conversazioni francesi, ho cercato di di capire in quale modo potessi migliorare. Non c'è nessun modo; si deve semplicemente aspettare perché l'apprendimento risulterà naturale nel corso del tempo.

Dopo la mia permanenza in Francia, precisamente a Lens (Nord Pas de Calais), dopo appena tre mesi cominciai a capire tutto e la difficoltà sta proprio lì... si capisce più di quanto si possa parlare. Si hanno più difficoltà nel parlare che nell'ascoltare. L'ascolto risulta molto più facile e la comprensione diventa meno stancante. Invece, quando si vuole parlare, è molto più difficile in quanto ci si deve concentrare nella costruzione della frase, al non fare errori, al verbo, alle coniugazioni. È qualcosa di davvero complesso ma non impossibile.

Come imparare una lingua straniera

Inizialmente, si commettono degli errori anche se si pensi si stia parlando bene.  Al trascorrere dei tre mesi, si comincia a scrivere, parlare, ascoltare. Questi, sono la chiave per imparare la lingua in un modo efficace e duraturo quindi: scrivete, parlate e ascoltate. Cercate di stare a contatto con gli abitanti del posto, tanto che nel mio caso stavo molto a contatto con i francesi.  Per mia fortuna, non c'erano molti ragazzi internazionali quali italiani per esempio; ero costretta  e circondata da ragazzi francesi, e obbligavo me stessa a fare degli sforzi, giorno dopo giorno. Dopo i primi tre mesi, continuai a parlare, a scrivere, ad ascoltare ma trascorsi sei mesi mi resi conto che il mio livello stava progredendo così tanto che riuscivo a correggermi da sola. Ero in grado di formulare frasi più complesse e scrivere dei testi non poco semplici.

Metodi universitari francesi 

Un aspetto positivo in Francia è la parte pratica. Il sistema universitario ti obbliga ad interagire molto sia con i professori che con il materiale didattico tanto che si è sempre costretti ad effettuare lavori di gruppo (per imparare a collaborare e a lavorare insieme) e a svolgere dei dossier e consegne inerenti al programma universitario affinché la comprensione delle materie sia attiva e non passiva. Tutti i lavori effettuati nel corso del semestre equivalgono ad un 50% del voto finale; l'altro 50% viene calcolato grazie al voto dell'esame finale.

Inizialmente, mi sentivo inutile in mezzo agli altri; mi sentivo incapace e non all'altezza, ma studiare serve a questo ed è per questo che mi sono impegnata ed ho fatto di tutto per rendermi utile ed aiutare i miei compagni di squadra. Molti non capivano le difficoltà legate alla lingua, ma sono proprio quelle difficoltà che ci frenano e che non ci lasciano esprimere liberamente. Si sta con il traduttore in mano eppure é la cosa più sbagliata che possiamo fare.

Consigli pratici

Un consiglio: quando si ascoltano nuove parole in lingua straniera cercate di farvi dare dei sinonimi e dei significati delle parole attenendovi sempre alla lingua straniera. Dopo la spiegazione, prendete il cellulare è appuntate sulle note tutte le nuove parole imparate nel corso della giornata con accanto i corrispettivi sinonimi e traduzioni. Prima di andare a letto ricordati sempre di leggere le parole e il giorno dopo rileggetele; provate ad usarle nel corso della vostra giornata... esse rimarranno sempre impresse nella mente e non le dimenticherete più. Finora ho sempre fatto così ed è un metodo perfetto per imparare le lingue straniere. Mi ha aiutato tanto ed oggi sono una bilingue italiana - francese. 

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