Au Pair

Dato che capisco e condivido la tua depressione post-erasmus, ti dirò come fare per andare di nuovo in un paese straniero. Il primo modo è andare a lavorare in un paese straniero come Au Pair (ragazza/o alla pari). Una mia amica al momento sta lavorando come Au Pair in Francia, per questo so come funziona e qual è l'iter da seguire. Posso darti qualche informazione per aiutarti a capire più facilmente.

  • Cosa significa Au Pair?

"Au Pair" è un termine francese e letteralmente significa "di comune accordo". Un au pair è una persona (molti pensano che solo le ragazze si candidino come Au pair, ma questo non è vero, dato che anche i ragazzi possono diventare Au pair) di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Gli Au pair si trasferiscono in un paese straniero e vivono in famiglia. Il soggiorno minimo è di un mese e può durare fino ad un massimo di due anni. Una volta che ti sei stabilito in una famiglia, dovrai prenderti cura dei loro figli, aiutandoli anche con i compiti.

  • Quali saranno i miei compiti principali?

Avrai dei giorni di pausa, ma questo dipende dalla famiglia che ti ospiterà e, ovviamente, te lo faranno sapere prima di prendere accordi con loro. La mia amica, per esempio, vive con una famiglia con due bambini di 9 e 12 anni. Deve svegliarli la mattina e preparargli la colazione. Poi li accompagna a scuola (sono 15 minuti circa a piedi) e poi ha praticamente tutta la mattina libera, visto che l'unica cosa che deve fare è preparare il pranzo. Alle 14:30, va a prendere i bambini da scuola. Pranza con loro, dato che i loro genitori tornano a casa dal lavoro nel tardo pomeriggio, e poi i bambini fanno i loro compiti. Nel pomeriggio, una volta che i bambini hanno finito i loro compiti, la mia amica insegna inglese alla più piccolina giovando con lei e, due volte a settimana, insegna inglese al più grande. Intorno alle 18:00, la mamma dei bambini ritorna a casa, quindi la mia amica ha il resto del giorno libero. Anche il padre torna a casa intorno alle 19:00. La mamma prepara la cena, quindi la mia amica può assaggiare la cucina francese. Ha anche il weekend libero, a meno che i genitori non abbiano un impegno e debbano uscire. Questa famiglia in particolare non le chiede di fare i lavori di casa, eccetto cucinare, ma questo dipende molto dai bisogni della famiglia. Prima di scegliere una famiglia, puoi vedere il loro profilo e vedere quali lavori domestici chiedono di fare (cucinare, pulire la camera dei bambini, accompagnarli ad attività pomeridiane ecc. ). Sul loro profilo, puoi trovare anche altre informazioni, come per esempio se sono o meno fumatori o se accettano un fumatore come Au pair.

  • Che differenza c'è fra un Au pair e una baby sitter?

Un Au pair non è né una baby sitter né una persona assunta per fare le pulizie. Questo perché non si riceve uno stipendio (ritornerò su questo punto). Un Au pair dovrebbe essere considerato come un membro della famiglia, perché è proprio questa l'essenza di questa esperienza interculturale. L'Au pair insegna alla famiglia la propria cultura e magari anche la propria lingua. La famiglia, a sua volta, condivide la propria cultura con l'Au pair. La mia amica non sapeva il francese prima di andare in Francia come Au pair, perché la famiglia voleva un Au pair inglese e non richiedevano nessuna conoscenza del francese. Comunque ogni weekend la madre, che parla inglese fluentemente, le insegna il francese e ora, dopo alcuni mesi, riesce ad esprimersi in francese abbastanza bene, ovviamente sta ancora imparando. Beh, nel nostro caso (greci) è abbastanza raro che una famiglia voglia che i propri figli imparino il greco. In ogni caso, possiamo essere di aiuto in inglese, a parte questo, molte famiglie straniere vogliono che i propri figli imparino qualcosa riguardo la mitologia greca o anche la filosofia, a seconda della loro età.

Fonte

  • È previsto uno stipendio?

No. Non è previsto nessun stipendio per fare l'Au pair, perché non è considerato un lavoro, come ho spiegato nelle domande precedenti. Riceverai comunque una paghetta settimanale. Questo dipende dal paese in cui ci si trova e, forse, dalle ore di lavoro che farai. Solitamente viene data una paghetta settimanale di 250 euro. Ovviamente si hanno dei vantaggi, perché hai l'alloggio gratis. Vivrai in casa con la famiglia, senza alcune spese, con i pasti inclusi sia quando cucini tu sia quando cucina la famiglia. In ogni caso, dovrai farti carico delle spese dell'assicurazione medica, dei soldi spesi per il visto (se necessario) e anche delle spese di viaggio. Ho letto, però, che alcune famiglie contribuiscono per le spese di viaggio, nel caso in cui ci sia anche il ritorno.

  • Come faccio a trovare una famiglia che mi ospiti come Au pair?

Ci sono molti siti web dedicati a questa ricerca. Cercali e scegli quello con cui ti trovi meglio. Questi siti hanno sistemi per cercare di abbinare ragazzi e famiglie e tengono conto delle necessità di quest'ultime, ma anche, d'altra parte, dalle necessità dell'Au pair. Per esempio, per quanto tempo la famiglia vuole/ha bisogno di un Au pair, quali compiti gli vengono assegnati, quali lingue deve sapere, ecc. Tu, d'altra parte, devi basare la tua ricerca sui mesi che hai a disposizione (mese di inizio, mese di fine, minima e massima permanenza), il paese o anche la città specifica dove vuoi andare e se vuoi lavorare in una grande città o in un paese piccolo. Più specifici sono i filtri della tua ricerca, più possibilità hai di trovare la famiglia adatta a te. Puoi scegliere anche l'età dei bambini con cui preferisci lavorare. Per esempio, se non hai alcuna esperienza con i bambini (che non significa necessariamente aver fatto la baby sitter, significa anche avere fratelli o sorelle più piccoli e averli aiutati a crescere ecc. ) sarebbe meglio considerare le famiglia con bambini di più di 4 anni.

  • Quali informazioni dovrei includere nel mio profilo in modo tale che le famiglie mi prendano in considerazione come Au pair?

Oltre alle informazioni base come l'età, la nazionalità e gli studi, credo sia importante includere una tua foto (un profilo con la foto sembra più sicuro). Oltre a questo, puoi aggiungere qualche informazione sulla tua vita presente, dove vivi, se studi o lavori, magari anche cose che ti piacciono e che non ti piacciono. Poi puoi descrivere il tuo rapporto con i bambini e, soprattutto, cosa ti ha spinto a fare richiesta di diventare Au pair. Più dettagliata è la tua descrizione, più possibilità hai che questa attragga l'attenzione delle famiglie ospitanti.

  • Cosa succede se trovo una famiglia che mi piace e voglio contattarla?

Devi chiedere loro di diventare il/la loro Au pair. Il procedimento per fare richiesta può variare a seconda del sito che hai scelto di usare. In ogni caso, devi includere una lettera personalizzata, così da avere un primo contatto diretto con la famiglia. Dopo aver visto la tua richiesta, la famiglia ti risponderà. Potrai ricevere una risposta automatica, positiva o negativa oppure, magari, ti potrebbero rispondere spiegandoti il motivo della loro decisione. Questo può succedere anche al contrario: una famiglia può vedere il tuo profilo, trovarlo di suo gradimento, e quindi decidere di contattarti essa stessa chiedendoti di diventare la sua Au pair. Assicurati di rispondere a tutti, anche se la risposta è negativa. Devi rispondere a tutte le richieste che ricevi e devi sempre trattare gli altri come vuoi che gli altri trattino te.

Non ho molto altro da dire riguardo questo progetto, dato che non l'ho vissuto in prima persona. Ma, dopo l'esperienza della mia amica, chi lo sa? Potrei provare anche io un giorno, quando avrò tempo!



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