Erasmus level: Seville 1

Da quando ho iniziato a formare il mio carattere e la mia personalità , ho sempre pensato che la cosa migliore che potessi fare nella mia vita fosse viaggiare. Non avevo grandi aspirazioni, non sentivo alcuna vocazione religiosa, o missionaria. Non volevo essere un medico o un ingegnere o astrofisico, non sapevo cosa esattamente volevo dalla mia vita, ma sapevo che esistevano troppi angoli incredibili in giro per il pianeta, per poter trascorrere la mia intera esistenza nello stesso posto.

Purtroppo sapevo anche che viaggiare è un hobby abbastanza caro, e avrei dovuto ingegnarmi se volevo che un sogno del genere potesse diventare realtà. Per fortuna però alle volte alcune cose non sono davvero irraggiungibili come sembrano, o per lo meno, qualcuno sembra tenderci la mano, e le opportunità alle volte sono proprio dietro l'angolo. Una di queste opportunità si chiama Erasmus. 

COSA spinge uno studente a mollare tutto quello che si é costruito intorno per trasferirsi in una città di cui non sa nulla, dove troverà persone che non conosce, una lingua che probabilmente non capisce ?

Non tutti sono adatti ad una esperienza del genere probabilmente, e anche i più intraprendenti, anche quelli che riescono ad adattarsi ad ogni situazione, che non so stancano mai di scoprire qualcosa di nuovo.. Anche loro avranno delle difficoltà, sopratutto all'inizio. 

E allora perché? Perché vivere un periodo in una città estera, lontano da casa, dove tutto è nuovo non può che arricchirti. Ti rende più responsabile, più aperto verso il diverso, più sicuro di te e delle tue capacità, ti fa capire che devi rimboccarti le maniche e darti da fare, ti pone a confronto con gente che non la pensa come te e ha vissuto una vita totalmente diversa dalla tua, ti propone atmosfere nuove, sapori diversi, tramonti mai visti. 

Io ho scelto Siviglia per vivere la mia avventura. Mentre scrivo sono al 36 giorno del mio "viaggio":ho visto tante cose, e ancora tante ne ho da vedere, ma per adesso posso raccontarvene alcune.

Come ho trovato casa: questa è una delle prime difficoltà che molti studenti erasmus si trovano a fronteggiare, trovare un alloggio. Non è sempre così facile trovare una casa che facciao al caso nostro, con coinquilini simpatici, vicina ai nostri luoghi di interesse e che non sia troppo cara. Ovviamente qualche volta bisogna sapersi accontentare. Io sono stata abbastanza fortunata nella mia ricerca, e ho trovato il contatto giusto prima di trasferirmi a Siviglia, grazie a uno dei tantongruppi che si possono trovare sui social. La zona dove vivo è particolarmente comoda, si chiama Triana, ed è lo scenario di uno dei principali eventi della città, la " feria de Abril" che non ho ancora avuto il piacere di vivere. 

I prezzi degli appartamenti, per quanto ho avuto modo di vedere,non sono poi così elevati, ed è possibile trovare una stanza carina anche intorno ai 200, 250€, quindi abbastanza alla mano. Le zone dove vivere sono molte, tutto dipende da cosa vi interessa di più. (Io ho preferito una casa in centro piuttosto che vicino l'università, per potermi meglio spostare autonomamente la sera).

Appena arrivati un altro dei problemi più urgenti da risolvere è quello della scheda telefonica. Le soluzioni sono diverse anche se non variegate come quelle italiane, ma in pochi minuti otterrete la vostra scheda spagnola, e sarete già più tranquilli. Garantito. 

La parte peggiore, e penso che questo riguardi tutti gli studenti internazionali, è quella relativa alla burocrazia: andirivieni continui dagli uffici, moduli da firmare, piani di studio da cambiare, referenti da contattare, e-mail da inviare, orari da far combaciare, confusione totale e un po' di panico.. I primi giorni vi sembrerà di non sapere davvero come venirne a capo! Alla fine però riuscirete a sistemare tutto e inizierete davvero a rilassarvi e ad iniziare la vostra "erasmus life". 

A Siviglia i campus dell'Università sono molti, oltre ad avere in effetti due distinte università: una è l'università di Siviglia, l'altra l'università pablo de olavide. Per quanto riguarda quest"ultima le mio conoscenze stanno a zero, ma l'Università di Siviglia, almeno per quanto ho avuto modo di vedere fino ad adesso ha delle caratteristiche un po' diverse da quelle a cui potremmo essere abituati noi italiani. Ad esempio, dei 3 corsi che ho scelto di seguire, nessuno prevede esami orali, e credo che questa metodologia riguardi tutta la Spagna in generale.

La facoltà presso cui studio qui a Siviglia si chiama "Ciencias del trabajo" nonostante non sia esattamente quello che studio in italia, ma le corrispondenze non sono sempre esatte, e ciò non comporta affatto un problema per la riuscita dei vostri studi. Nei corsi che seguo inoltre il rapporto con i docenti è totalmente diverso da quello a cui ero abituata: le lezioni coinvolgono maggiormente l'intervento degli studenti, e quasi tutti i professori ci chiamabo per nome, cosa che i primi giorni mi ha lasciato un po' sgomenta, abituata a sentirmi dare e a dare a mia volta del lei in ambito universitario.

Un'altra differenza è quella relativa ai crediti formativi: di fatti il sistema di attribuzione dei crediti non è omogeneo in Europa; noi siamo abituati a pesare le materie in CFU (crediti formativi universitari), mentre in Spagna e in altri paesi il tipo di credito utilizzato è direttamente l'ECTS, ovvero l'European Credit Transfer and Acccumulation System; COSA COMPORTA QUESTA DIFFERENZA? Ecco, la risposta a questa domanda potrebbe cambiare di facoltà in facoltà, quello che c'è da sottolineare è che un credito CFU quasi mai corrisponde ad un credito ECTS: ad esempio, nella mia Università, che è l'Università di Pisa, una materia da 9 CFU corrisponde a 63 ore di lezione presenziale. Presso l'Università di Siviglia una materia corrispondente a 6 crediti ECTS invece corrisponde a 60 ore di lezione presenziale, di conseguenza per un numero di ore molto simile il numero di crediti non è lo stesso; ciò significa che sta alla vostra Università stabilire un criterio di corrispondenza fra i nostri amati CFU e gli ECTS.

Anche il sistema di valutazione è ovviamente differente dal nostro, sarebbe stato troppo facile altrimenti, e anche qui le metodologie di corrispondenza con il nostro sistema sono diversi di facoltà in facoltà; innanzitutto parte del punteggio finale di ciascun esame è quasi sempre dato dalla partecipazione durante il corso, (attraverso lavori di gruppo, individuali, interventi ecc,) insomma la cosiddetta "valutazione continua"; in secondo luogo poi la scala di valutazione va da 0 a 10, un po' come al liceo, la sola differenza è che la soglia minima per superare l'esame non è 6 bensì 5; insomma,abbastanza differente rispetto alla nostra valutazione in trentesimi.

Bene, dopo questa lunga e noiosa parentesi sulla parte burocratica e sul sistema universitario, torniamo alla vita nella fantastica Siviglia.

Oggi è il 10 di marzo, e una delle cose che più mi sta lasciando spiazzata è senza dubbio la temperatura; quando sono partita mi avevano avvertito che Siviglia fosse la città più calda della Spagna, ma tutto mi sarei aspettata meno che 30 gradi il 10 di marzo. Praticamente qui l'estate è già arrivata, e ci ha trovato abbastanza impreparati.


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