Erasmus: il mio treno della vita!
Voglio condividere questo mio stato d'animo perché vi auguro davvero di provare cose simili nella vita!
Mi piace paragonare l'esperienza dell'Erasmus ad un treno: salgo su un vagone solo con un biglietto e qualche valigia, senza conoscere destinazione né compagni di viaggio...Trovo un posto accanto a qualcuno: mi siedo, ci parlo, ci scambiamo i contatti...Non si sa, può succedere che alla stazione seguente scenderà...ma comunque mi ha lasciato qualcosa, anche se per poco tempo. Ci sono delle volte (rare) che mi va di mettere le cuffiette per restare un pò sola con me stessa ed altre che faccio la scema con qualsiasi persona mi trovi davanti.
Man mano lungo il tragitto salgono nuovi passeggeri e alcuni di loro decidono di continuare l'avventura con me, fino alla fine...
Pianifico viaggi, mi ritrovo nelle situazioni più improbabili (incontrare la mia maestra d'infanzia ad Auschwitz è stata una di queste!), imparo ad apprezzare di più le persone e le cose semplici della vita (che molto spesso si danno per scontate)...
E poi inizio a sviluppare l'istinto alla sopravvivenza: mi adatto al cibo locale (e per un'italiana non è cosa da poco!!), all'imprevedibilità delle condizioni atmosferiche, al lasciarmi solo qualche ora per dormire (di giorno tra l'altro!), alla fottuta puntualità dei mezzi polacchi, ad uscire sempre di fretta la mattina senza però mai perdere treno o autobus, a prenotare alloggi così strani che non sai se esistano davvero fino a che non ti ci ritrovi davanti!
Tra una stazione e l'altra capisco che mi sto abituando sempre più a quelle sottilette di materassi che Mastrota levati proprio, ai quattro infiniti piani di scale, ai kebab arrangiati, alle mozzarelle plastificate e allo specchio largo 20 cm (ma dove comunque si trovava spazio per i selfie da bimbeminchia!!)...
Insomma, ogni istante su questo treno è stato vissuto pienamente: non ho mai fatto le stesse cose del giorno prima e, credetemi, non è mai capitato di essermi annoiata!
Gli ultimissimi giorni sul treno poi li ho trascorsi un pò come periodo di "stasi": siamo rimaste in casa solo in due, in quella stessa casa che fino a poco prima era sempre stata piena di voci, feste, battibecchi e bottiglie. E in questi ultima tappa di viaggio sono stata particolarmente a contatto con i ragazzi polacchi: quelli che quando parlano sembra che stiano per iniziare una lotta, ma poi si scambiano un sorriso e allora capisci che è il loro modo naturale di esporsi; tra l'altro sono persone davvero gentili e disponibili, diverse da come le immaginavo...
Sono cresciuta giorno dopo giorno: dal non aver più timore di palpare un paziente al riuscire a reggere sempre di più l'alcool; dal cercare di imparare qualche banale parola polacca all'invitare persone a casa come se le conoscessi da sempre, desiderosa di conoscere ogni minimo dettaglio delle culture diverse dalla mia...
Ho imparato ancor di più a convivere e a condividere, a mangiare ad orari improponibili, a superare la paura dell'ignoto...
Ho capito realmente quanto sia utile il parere altrui e quanto importante la vicinanza delle persone al momento del bisogno...
Ho acquistato maggior sicurezza sotto vari aspetti: l'inglese è migliorato ma il polacco proprio no (fatto sta che il " do widzenia " ai negozi non me lo toglieva mai nessuno), l'esperienza formativa in ospedale è stata assolutamente imparagonabile a quella che vivo quotidianamente in Italia...
Anche l'aver viaggiato a volte da sola mi è piaciuto: ho riscoperto me stessa, il mio spirito di curiosità e il sapersi adattare sempre a tutto…Ho anche capito quanto sia vincente il voler prenotare alloggi/mezzi sulla voglia di fare shopping.
Ecco, dopo vari mesi e stazioni arriva il tuo turno: sei tu a dover scendere dal ciuff...ed è lì che realizzi che non sei più la stessa di quando sei partita: ti sei arricchita in tutto e per tutto!!!! Maaaaa la cosa bella è che non sei arrivata a destinazione come credevi: NO, perché l'Erasmus non finisce lì, ma diventa parte integrante della tua vita, diventa il tuo modo di essere, di agire, di pensare, di affrontare le diverse situazioni e di dare la giusta importanza alle cose...
...L' Erasmus continuerà una volta tornata a casa: quando noterai di aver acquistato quel briciolo di responsabilità in più, quando in cucina ti rimboccherai più spesso le maniche e quando prima di lasciare il disordine in casa ci ripenserai due volte.
...L' Erasmus continuerà in ospedale: quando sarai più sicura nell'approcciarti ad un paziente e quando davanti alla mania di successo di qualche medico italiano tu riporrai quell'umiltà che tanto accomuna i dottori polacchi.
...L'Erasmus continuerà con le amicizie di sempre, quando ti balzeranno in mente cose prima mai considerate...e con le amicizie appena nate, pronti a rincontrarvi in qualsiasi angolo del mondo.
...L'Erasmus continuerà in Università: tra le rincorse alla burocrazia e la voglia di approfondire sui libri quella tanta pratica che in questi mesi ti ha avvicinato alla vera professione di medico.
...L'Erasmus continuerà ad Eurospin: quando ti arrenderai al fatto che non ci sono più i tuoi Zabka o Biedronka nei dintorni per comprare bevande diverse dall'acqua!
...E Pasito Pasito l’Erasmus continuerà anche sulla playlist del telefono, dove credo ancora per molto partirà il loop delle canzoni stupide ma altrettanto allegre che hanno fatto da sfondo a questo magnifico Viaggio!
BIELSKO-BIALA
COPENHAGEN
CRACOVIA
BERLINO
ISLANDA
BUDAPEST
MONTI BESCHIDI
VARSAVIA
ZAKOPANE
DANZICA
SOPOT
AUSCHWITZ
BRATISLAVA
GLIWICE
TYCHY
PRAGA
GDYNIA
WIELICZKA
VIENNA
BRESLAVIA
TARNOWSKIE GORE
KATOWICE
ZABRZE
CZESTOCHOWA
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