Perché visitare il nostro Palazzo?
Se adorate visitare posti sempre nuovi, suggestivi, ricchi di storia e tradizioni tipiche della Basilicata, questo spettacolo architettonico e culturale é il luogo che fa per voi! Nel paese in cui sono nata e cresciuta sarete affascinati dalla bellezza.
Una storia d'altri tempi
Risalente al XVIII secolo, nel 1771 il feudo su cui oggi si erge il Palazzo Marchesale viene ceduto dalla nobile famiglia Miroballo ai fratelli Donnaperna, Giuseppe Paolo e Filippo Maria per la cifra stratosferica di 113.000 ducati! Alla morte dei due fratelli, la proprietà viene ereditata da Giulio Cesare Donnaperna (figlio di Giuseppe Paolo Donnaperna) che, nel 1778, avvia la grandiosa costruzione del Palazzo.
Nel 1836, anno della morte di Giulio Cesare, il Palazzo viene acquistato da un'altra nobile famiglia del paese, i Massarotti, che lo abiteranno fino al dopoguerra, periodo in cui il Palazzo viene suddiviso in più abitazioni e ceduto a privati.
Un'architettura mozzafiato
Il Palazzo Marchesale, realizzato dall'ingegnere Giuseppe Falchignano, presenta una pianta quadrangolare intervallata da due archi grandiosi rivestiti in marmo travertino. La residenza nobiliare è interessata da una corte, anch'essa quadrangolare e recentemente restaurata, e si eleva su tre piani.
Il primo piano ospitava stalle e granai, mentre sulla sinistra, è possibile visitare il Museo della Civiltà Contadina con tutti gli strumenti agricoli e gli arredamenti tipici della nostra tradizione; il secondo, invece, quello di maggiore interesse, ospita varie sale tutte affrescate come la Stanza delle Muse e delle arti, il Salone delle feste o Salone Rosa (a causa della tempera rosa che caratterizza la volta, con riquadri speculari che riflettono la tradizione artistica napoletana).
La zona del Palazzo che non è stata interessata dal restauro ospita sale molto ampie e riccamente decorate e affrescate a stucco.
Manifestazioni interessanti
Da alcuni anni il nostro bellissimo Palazzo è sede di interessanti manifestazioni culturali. In particolare, fa da sfondo alla rievocazione del miracolo del grano, organizzata ogni anno dalla Pro loco di Pomarico per ricordare il miracolo compiuto nel nostro paese dal santo patrono S.Michele Arcangelo. La manifestazione, di risonanza regionale, prevede più di 50 figuranti, vestiti con i costumi tipici del XVIII secolo, che sfilano per le vie del paese, osservati con particolare interesse da adulti e bambini.
Gastronomia da leccarsi i baffi
Inoltre, il Palazzo è stato di recente il trampolino di lancio per i due prodotti gastronomici tipici della nostra bellissima cittadina: la scarcedda e la pezza dolce.
Il primo è un rustico pasquale tipicamente pomaricano, farcito a strati con salsiccia, uova e formaggio primo sale (detto scallato). Il secondo è il nostro dolce tipico della tradizione nuziale, la cui ricetta è stata tramandata di generazione in generazione. Si tratta della torta per eccellenza, dolcissima e riccamente decorata con il cosiddetto cileppo (una glassa di zucchero e acqua che anticamente veniva lavorata a mano su lastre di marmo).