Fare ricerca in Svezia

Avete presente quel senso di inutilità che vi coglie quando passate le ore del vostro tirocinio universitario a guardare passivamente altri che lavorano e che non vi fanno toccare nulla e a malapena vi spiegano? Ecco, scordatevelo. Qui tutti lavorano, anche gli studenti. E imparano.

Il mio Erasmus trainneship si svolge al BMC, centro di ricerca medica della facoltà di Lund, Svezia. Trovare il contatto è stato semplicissimo: basta andare sul sito del BMC e ogni gruppo di ricerca ha la propria pagina. Scelto quello che mi interessava di più, ho scritto al capo del gruppo di ricerca, e in pochi giorni avevamo fatto un colloquio Skype ed ero stata accettata. 

La Svezia investe tantissimo nel "capitale umano": gente da tutto il mondo (ragazzi che lavorano insieme a me vengono dal Venezuela, dall'India o dal Messico!!) viene qui per master, dottorati o come, nel mio caso, tesi di laurea. Investendo così tanto, ovviamente chi studia a lavora qui deve essere in grado di lavorare in modo autonomo, e le infinite lezioni teoriche a cui siamo abituati in Italia vengono sostituite da un breve ed efficace "ti faccio vedere e poi lo fai". Dopo una settimana sapevo montare vetrini di tessuto (sembra semplice ma in realtà richiede ore e ore di lavoro) - non certo benissimo, ma la bravura verrà con l'esperienza (si spera) - e riconoscere le principali strutture al microscopio. 

I miei tutor sono due dottorandi che lavorano nel laboratorio da tempo, e che  hanno sempre perso il loro tempo a insegnarmi qualcosa o a rispondere alle mie domande, senza mai farmi sentire l'ultima ruota del carro.

In conclusione, se fare ricerca è la vostra passione, cominciate a guardare verso nord....