Pentirsi di un Erasmus
Perchè hai scelto di andare a Jena, Germania?
Quando ho iniziato ad informarmi per andare in Erasmus, ho preso subito in considerazione la Germania e tra le varie città proposte dalla mia Università (Unimore- Modena) c’era anche Jena, una piccola città nella Turingia.
Guardando anche le altre opzioni, queste non mi ispiravano moltissimo e poi ho scoperto che una ragazza più grande che conoscevo era già stata a Jena. Così le ho chiesto un’opinione e se ne valesse la pena e lei mi ha convinta ad andare lì. Mi ha detto che era una città non grandissima, ma che per fare la prima esperienza Erasmus era perfetta proprio per quel motivo. Lei si era trovata benissimo sotto ogni aspetto, quindi la consigliava caldamente.
Inoltre a livello storico, sapevo che a Jena era nato il romanticismo tedesco in letteratura e che la città aveva cercato di mantenere questo ambiente culturale vario e innovativo, molto preparato dal punto di vista delle materie umanistiche, che erano quelle che interessavano a me.
Così ho scelto Jena.
Quanto tempo è durato il tuo soggiorno e quanti soldi hai ricevuto?
Sono stata 5 mesi durante il semestre invernale e la mia università italiana mi ha dato 250 euro mensilmente, di cui l'80% versatomi a inizio semestre e il restante 20% al mio ritorno.
Com'è l'ambiente studentesco?
Jena è quasi totalmente abitata da studenti, molti russi in particolare.
Essendo arrivata a inizio settembre, la città era praticamente disabitata. Per quanto riguarda gli studenti tedeschi, non li ho trovati amichevoli per nulla, anzi, in linea generale sembravano quasi infastiditi dalla presenza di studenti internazionali e poco interessati ad interagire.
Consiglieresti Jena ad altri studenti?
Per come ho vissuto il mio Erasmus a Jena, è una città che non consiglio. Non soltanto Jena, ma non consiglio in generale la parte est della Germania.
Fra i tedeschi c’è la diceria che le persone nell’est siano più chiuse e questo devo dire che l’ho potuto notare, soprattutto andando anche nell’Ovest e potendo vedere l’enorme differenza di comportamento. Non solo non sono interessati ad avere amici internazionali, ma spesso si mostrano scortesi; per esempio, se non sai bene la lingua o non capisci il loro dialetto, tendono a parlare più velocemente apposta per mettere in difficoltà.
A proposito del dialetto, una volta arrivata ho scoperto che il dialetto della Turingia era uno dei più forti e infatti non è stato per niente immediato capirli, nonostante io avessi già diversi anni di tedesco alle spalle.
Un giorno ho incontrato in mensa una ragazza di Brema e mi ha colpito molto, in parte perché era molto aperta e amichevole, in parte perché il suo tedesco era chiarissimo e lì ho capito che sarei dovuto andare decisamente più a nord per avere una lingua priva di dialetti.
A parte il problema delle relazioni umane, Jena è veramente minuscola. C’è da dire che in effetti c’è tutto quello che serve ad uno studente, però è proprio il minimo indispensabile: tre o quattro locali e bar, un parco e un centro commerciale.
Ci sono comunque aspetti positivi: Jena è la città più economica della Germania. Io per esempio, per un appartamento condiviso in studentato spendevo mensilmente 160 euro con internet compreso.
Inoltre, la città è indubbiamente carina, ma non ha nulla di spettacolare, anzi è piuttosto ordinaria e come ho già accennato, particolarmente piccola.
Com'è il clima?
Io sono andata nel periodo invernale e quindi sicuramente era freddo, ma considerando che Jena è circondata da una valle, è una delle città più calde della Germania.
Diciamo che si arriva appena sotto lo zero, però nevica parecchio.
Com'è la cucina del Paese?
Si mangia bene anche per i canoni italiani, sempre considerando le cose ovvie ovvero che non avrete mai un espresso decente. Ci sono moltissimi carretti di wurstel per strada, che sono tipici di quella zona e che sono veramente buonissimi.
Un'altra cosa molto famosa sono le patatine di Fritz Mitte, un piccolo locale take away all'inizio di Wagnergasse, veramente meravigliose, creano dipendenza.
Per il resto birra a oltranza.
Com'è il costo della vita?
Decisamente basso.
Come ho già scritto, Jena è piuttosto economica, quindi l’affitto non è un grosso problema e dovrebbe essere coperto dallo stipendio Erasmus.
Dei supermercati ci sono le solite catene presenti in tutta la Germania.
Inoltre, come per ogni città tedesca, i mezzi di trasporti sono compresi nella tassa universitaria che si paga a inizio anno e quindi gratis per tutto il semestre, a patto che si rimanga in Turingia. In realtà Jena è talmente piccola che i mezzi a me non sono mai serviti, ma se si abita un po’ lontano possono fare comodo.
Com'è l'apprendimento della lingua? Sei stata a dei corsi di lingua organizzati dall'università tedesca?
Prima dell'effettivo inizio delle lezioni a fine ottobre c'è sempre tempo per un corso intensivo. Io lo consiglio, non solo per cominciare a masticare o rimasticare la lingua, ma anche per conoscere gli altri Erasmus e imparare a muoversi nell' università. In Germania questi corsi sono sempre gratuiti, basta fare un Test inziale al computer (tale C-TEST) che valuta il livello e smista nelle classi.
Li trovo abbastanza buoni, gli insegnanti sono preparati e molto motivati e anche se in due settimane non si fanno miracoli, almeno vieni spronato a parlare davanti agli altri.
Altri corsi sono disponibili anche durante l'anno, nello specifico allo Sprachenzentrum e vengono tenuti dagli stessi insegnati dei corsi intensivi.
I corsi durante l’anno non mi hanno entusiasmato molto. Uno forse perché faceva parte di un programma per cui i nostri insegnanti (studenti aspiranti insegnanti) cambiavano ogni lezione dandosi i turni e ognuno strutturava la lezione come più gli piaceva; il risultato era decisamente discontinuo e confusionario. L’altro corso era di grammatica pura ed era molto buono, la prof era un incubo totale, però grazie a lei la grammatica non me la dimentico più, per cui ne è valsa la pena.
Per le strade non si impara nulla, in parte per il problema del dialetto ed in parte perché i tedeschi non sono amichevoli e non ti parlano praticamente mai a meno che non siano costretti, e anche in quel caso non ti vengono incontro neanche per sbaglio.
Qual è il modo più economico per arrivare a Jena?
Arrivare a Jena è complicato e lungo perché non è ben collegata, un viaggio eterno da 8 ore tra aereo e treni.
Bisognerebbe prendere l’aereo per Berlino e poi da lì il treno, che però se non ricordo male fa 2 cambi, di cui uno sicuramente a Lipsia. Non fatevi fregare pensando che in Germania siano precisi e puntuali, i treni non lo sono mai, quindi state larghi con gli orari per fare i cambi o rischiate di perdere treno e aereo (già successo). Per guardare meglio i treni, il sito delle ferrovie si chiama Deutschebahn.de
Un’altra opzione se vivete nel nord Italia è andare con Flixbus o in auto, in quel caso ci si mette lo stesso tempo, ma almeno non bisogna cambiare 4 mezzi di trasporto: alcune mie amiche hanno fatto così e si sono trovate bene, io invece ho perso parecchi treni e per un pelo non ho perso l’aereo al ritorno.
Quali sono i posti migliori per far festa?
Il locale per eccellenza dove vengono organizzate tutte le feste Erasmus si chiama “Rosenkeller” ed è fondamentalmente una cantina adibita a discoteca. È un posto molto piacevole in cui gli studenti stranieri si riuniscono e in cui vengono fatti eventi apposta per loro, anche a tema. Altro bel posto è il Flowepower, sia pub che discoteca e frequentato sia da studenti internazionali che da tedeschi.
Ci dovrebbero essere altre discoteche, ma non sono mai stata quindi non so consigliare.
Se però avete voglia di andare semplicemente a bere qualcosa, c’è la via dei pub che si chiama Wagnergasse; non è molto lunga ma c’è qualche locale carino ed è una bella via, caratteristica anche di giorno e forse la cosa più bella della città.
Altri locali per bere qualcosa e volendo fare anche giochi di società: Cafe Immergrün e Kastanie, di cui il primo è molto vicino al centro e il secondo un po’ più lontano, ma è spazioso e si può giocare sia a biliardino che a biliardo.
Quali visite culturali consigli?
Jena è dominata da una torre altissima che si chiama Jen-Tower e salendoci sopra si può vedere tutta la città e le colline che la circondano.
Chi è interessato alla scienza si troverà bene a Jena, infatti ci sono diverse opzioni, tra cui il Planetario Zeiss, il giardino botanico e il museo dell’ottica. Per chi ama più la sfera umanistica abbiamo la casa di Schiller, il teatro e la torre antica con le sue mura (che risalgono al medioevo), proprio a sinistra della Jen-Tower.
Davanti a queste torri c’è un arco che secondo la tradizione di Jena non deve essere oltrepassato dagli studenti o non si supereranno mai gli esami.
Una menzione speciale va fatta al cimitero storico “Johannisfriedhof und Friedenskirche”: quando ero a Jena era il mio posto preferito in assoluto, perché è un classico cimitero dell’800 con lapidi antiche coperte di edera e con una chiesa fatiscente di fianco; potrebbe sembrare inquietante, ma in realtà è molto scenico e particolare. Inoltre c’è anche un parchetto lì di fianco e ho visto spesso madri con bambini giocarci, quindi niente di preoccupante.
Altra cosa simpatica da fare è una piccola gitarella in scarpe da ginnastica per raggiungere il Napoleonstein, ovvero una grande collina su cui hanno combattuto Napoleone e il suo esercito. A testimoniare ciò, c’è una grossa lapide sulla cima. È un posto molto ampio e bello sia per i pic-nic in bella stagione, sia per andare con lo slittino quando nevica.
Poco lontano da Jena (bisogna prendere un treno) c’è un castello carino, il Dornburg Castle.
Ultimo ma non meno importante, il parco di Jena, tale Paradies Park. Per gli abitanti di Jena è letteralmente un piccolo paradiso, e in effetti non è male, ci sono anche delle statue e qualche stagno, piacevole col bel tempo e suggestivo d’inverno quando è coperto di neve e il fiumiciattolo si ghiaccia.
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Commenti (2 commenti)
Sabrina Longo 6 anni fa
ciao! hai avuto problemi col riconoscimento delle materie? (sono anch'io dell'unimore)
Valeria Luminasi 6 anni fa
No nessun problema. Se c'è una cosa che l'Unimore sa fare è passare gli esami senza problemi. Non solo, ti aiutano anche "regalando" 2 crediti extra se qualche corso non combacia perfettamente.