Il mio primo (e purtroppo unico) viaggio studio durante l’estate è stato qualche anno fa ad Edimburgo, Scozia. Soprattutto quando sei “piccolo”, nei primi anni di scuola superiore, ovvero quando cominci ad avere l’iniziativa per chiedere ai tuoi di andare a fare un viaggio per conto tuo, il viaggio studio con la scuola è un’esperienza a mio parere particolarmente formativa. Prima di tutto, perché non sei abbandonato a te stesso, e per qualunque bisogno puoi contare sulla scuola di appoggio e sull’accompagnatore. Secondo, e lo consiglio vivamente, si ha la possibilità di essere ospitati in famiglie locali e appositamente scelte dalla scuola, e il più delle volte non si hanno sorprese (leggere sotto per eccezione alla regola). Ottima esperienza per un primo impatto con il “mondo” perché le scuole di lingua inglese ospitano gruppi provenienti da tutta Europa, e non solo, ed è anche possibile condividere la stanza nella famiglia di alloggio con ragazzi di altri paesi, e per come la penso io, imparare a relazionarsi con il “diverso” è il miglior modo per essere educati.
La mia esperienza in famiglia:
Sono stata in viaggio studio con alloggio in famiglia, e questo rende la storia divertente … ora capirete perché. La famiglia che mi ospitava era apparentemente una normale famiglia, o almeno il primo giorno, perché a partire dal secondo non li ho mai più visti. Teoricamente avrei dovuto mangiare con loro tutti i giorni a colazione e cena, ma già dalla mattina successiva al mio arrivo, al mio risveglio e al mio rientro nessuno era mai in casa. Non sarebbe stato un problema, potevo benissimo cucinarmi qualcosa (direi che l’occasione fa l’uomo ladro, perché non avevo mai cucinato prima), tuttavia le risorse alimentari hanno iniziato a scarseggiare, e così molto velocemente sono finita per nutrirmi di sole mele e acqua per due pasti su tre al giorno. NB: il pranzo era a scuola, non ci davano più di un panino e un’ALTRA mela, e io che sono un pozzo senza fondo, a malapena facevo aperitivo. All’ultima mela, ho deciso che era il caso di chiedere il trasferimento. Nota positiva: ero dimagrita. Mi hanno spostata in una famiglia indiana; sì, gli indiani con il turbante in testa, i vestiti coloratissimi e statuette di elefanti in tutta casa, anche in bagno. Persone eccezionali, peccato però che dopo le due settimane trascorse con loro le mie papille gustative erano fuse. Perché? Le pietanze erano tutte composte almeno per il 50% di curry e peperoncino … e a me il piccante non piace. Ah, dimenticavo che erano una famiglia molto festaiola, spesso erano fuori per matrimoni e altro, e quella volta che hanno invitato i loro amici in casa, noi siamo state rilegate nel soppalco dove c’era la nostra camera, e ci è stato impedito di scendere dal letto anche solo per andare in bagno. Nota positiva: Ho una compagna di cella che è diventata una delle mie migliori amiche, un aneddoto divertente da raccontare, e ho perso 3 kg … avevo perso.
Come funziona il viaggio studio (Mackenzie School of English):
All’arrivo, i nuovi studenti vengono sottoposti ad un test di lingua, orale e scritto, per determinarne il livello e successivamente suddividerli in classi miste. Le lezioni si tengono dal lunedì al venerdì per quattro ore al giorno, a settimane alterne alla mattina e al pomeriggio. Le classi vengono mescolate ogni settimana, per dare la possibilità di legare con tutti i ragazzi del corso. Quando non si hanno lezioni, non si perde un minuto di tempo e si parte per tante belle escursioni nel territorio vicino. Castelli (anche infestati), tipici paesini scozzesi, labirinti, l'immancabile lago di Lockness, e persino serate con kilt, cornamusa e danze tipiche. Il sabato e la domenica sono liberi, per riposare o, per chi vuole, c'è la possibilità di iscriversi ad escursioni extra, anche più lontane; io per esempio sono stata in un castello nel nord dell'Inghilterra, ambientazione di alcune scene di Harry Potter 1... e abbiamo anche fatto una partita a Quidditch!
Consigliato: assolutamente si.