Se Cremona non è nota per il torrone e l'antica tradizione liutaia, lo sarà di certo per il grande Torrazzo, il secondo campanile storico più alto d'Italia dopo quello di Udine, che domina la piazza centrale del comune accanto alla cattedrale di Santa Maria Assunta.
Quando sono andato a visitare Cremona nell'estate 2018 ho voluto assolutamente salire come al mio solito su questo prodigio dell'ingegneria medievale.
Edificato nell'arco di cento anni tra il millduecento e il milletrecento, questo gigante di mattoni supera i centododici metri e ha oltre cinquecento gradini. Nulla che mi possa scoraggiare dall'arrivare in alto.
Alla base le pareti hanno il notevole spesore di tre metri per poi assottigliarsi gradualmente verso la sommità, coronata da una guglia medievale recentemente consolidata con un tutore in cemento armato.
Al quinto piano si trova il meccanismo del famoso orologio astronomico, gelosamente custodito in segreto da un custode giurato che si occupa della sua manutenzione. Personalmente sono molto affascinato da questa tematica e vado sempre a caccia di orologi astronomici in ogni città che visito.
Ai piani successivi poi si trovano delle stanze centrali all'interno del nucleo del campanile che illustrano con pannelli la storia della costruzione, dell'orologio e delle campane, includendo anche degli oggetti esposti e dei video proiettati a parete.
Infine per arrivare alla guglia c'è una vertiginosa scala a chiocciola che si solleva al centro di una grande stanza voltata ed infine si arriva al tanto ambito panorama. Il tempo era soleggiato e terso e ho potuto così ammirare tutta la città e la pianura circostante. Che bella soddisfazione da scalatore!
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