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Un tuffo in Marocco

Pubblicato da flag-it Chiara Buscemi — 4 anni fa

0 Tags: flag-ma Esperienze Erasmus Casablanca, Casablanca, Morocco


Siete mai stati in Marocco?

Quest'anno, per la precisione a inizio settembre, sono partita per il Marocco. Non si è trattato di un semplice viaggio di piacere motivato dalla mia grande voglia di viaggiare perché la ragione è stata un'altra: il matrimonio della mia migliore amica. Insomma, un matrimonio in trasferta. Ma procediamo a piccoli passi e partiamo dal principio. 

Il volo.

Partenza da Catania, Sicilia. Ho comprato i biglietti aerei a luglio, un po' tardi per quelle che erano le date. In realtà, da alcuni anni a questa parte, dalla Sicilia è possibile prenotare dei voli diretti per il Marocco, soprattutto per Marrakech e Casablanca, e se non si hanno delle date prefissate ma bensì flessibili, i biglietti aerei possono essere acquistati a dei prezzi davvero vantaggiosi! Per quanto mi riguarda, settembre è un mese ottimale per visitare il Marocco: tanto sole ma temperature per niente cocenti! 

Due diverse compagnie per i voli di andata e ritorno: AirArabia prima e Ryanair dopo. Il primo verso Casablanca, il ritorno da Marrakech. Motivo della scelta? Date, prezzi e disponibilità dei voli. Rynair, dalla Sicilia, vola solo verso Marrakech e così abbiamo optato per passare due giorni anche in quella splendida città,

L'arrivo.

I consigli pratici.

Quando arrivate in Marocco, ovviamente, sarete fuori dalla Comunità Europea. Niente roaming gratuito dei dati. Panico? No. All'aeroporto vedrete, subito dopo aver passato i controlli della dogana, degli stand che forniscono gratuitamente (si, perché a loro conviene avere nuovi clienti che le ricaricheranno) delle schede telefoniche marocchine. Prendetela e attivatela, la ricaricherete in seguito in un "apposito" rivenditore di ricariche telefoniche. 

Breve spiegazione sulle ricariche telefoniche. In Marocco quando si ricarica la sim card in realtà non lo si fa per avere un credito telefonico corrispettivo, il sistema è diverso: ricarichi un tot di giga o di minuti. Per esempio: se ho bisogno di 1 giga chiederò una ricarica da 10 dirham (1€ circa) e avrò quel giga a mia disposizione. Stessa cosa per le chiamate in uscita: avrò un certo numero di minuti a mia disposizione. 

Nella stessa area in cui troverete gli stand delle compagnie telefoniche troverete diversi sportelli di cambio valuta di agenzie differenti. Cambiare i soldi in contanti è fondamentale, non tutti accettano la carta fuori dall'aeroporto e se dovete pagare il mezzo di trasporto che vi porterà al vostro alloggio, beh, diventerà essenziale averne a disposizione. 

Consiglio. IMPORTANTE! Prima di partire controllate il valore di cambio per riuscire ad orientarvi appena arriverete. Le agenzie cambiano il denaro ad un valore minore rispetto a quello ufficiale e ciò gli consente di avere dei ricavi (questione di pochi euro). Se conoscete il valore del cambio troverete l'agenzia che offre quello più vantaggioso e non vi fionderete sulla prima che trovate!

Primo giorno.

Dopo una buona dormita non c'è niente di meglio di una buona colazione in un buon café! E fate attenzione a non chiamarli bar. In Marocco il bar è quel luogo in cui si vendono alcolici e non è un gran vanto. Dunque, la colazione. Il prezzo più caro che ho trovato per la loro colazione completa è 24 dirham (circa 2,30€) e comprende: bevanda calda a vostra scelta (the alla menta o caffé generalmente), succo d'arancia spremuta sul momento, un uovo sodo e uno Msemen (una sorta di crespella o pane sfogliato che tra l'altro avevo già assaggiato alla Moschea di Parigi) servito con miele o formaggio spalmabile. 

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Ogni città, ovunque voi siate atterrati, avrà una Kasbah. Vale la pena farci un giro e magari pranzare lì. Nel mio caso, a Mohammedia, città vicino Casablanca, all'interno e tuttìattorno alla Kasbah si possono trovare tantissimi posti molto carattestici nei quali mangiare sia a pranzo che a cena. Immaginate per le strade, o meglio sui marciapiedi, decine di tajines a cuocere sulla brace, fritture di pesce, zuppe, un'esplosione di mille odori nell'aria. Di giorno però non c'è molto movimento, in Marocco si predilige una vita più notturna o comunque si prendono le debite distanze dalle calde ore del mattino. Tornate anche la sera, vedrete la differenza. 

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Secondo e terzo giorno.

Per me sono stati due giorni particolari. Preparativi per il matrimonio e matrimonio. Beh, forse è stato un po' più travagliato di così ma non volevo dilungarmi troppo su particolari come il noleggio dell'abito tradizionale (il kaftan), il trucco, il parrucco e l'henné o henna. Forse due parole per l'henné le spenderei. Per chi non lo conoscesse, l'henné in polvere, mischiato ad acqua e altri ingredienti per la profumazione, viene utilizzato per la realizzazione di tatuaggi effimeri alle mani e ai piedi delle donne e che, in genere, resistono circa un mese. Il disegno viene fatto apllicando l'henna sulla superficie delle mani con una siringa dalla punta sottile e, prima di eliminare la patina superficiale occorrerà che questa sia completamente secca. Più secca e più il colore risulterà intenso. Le invitate fanno l'henné prima, la mattina, mentre la sposa la sera durante la cerimonia

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(In foto, l'henné appena fatto e quindi ancora fresco)

Quarto giorno.

Essendo finito il matrimonio alle 5.30 del mattino, mezza giornata del quarto giorno è andata un po' bruciata. Ma ecco cosa fare per rimediare: un giro a Casablanca

Da Mohammedia ci vogliono circa 40 minuti per arrivare a Casablanca e il consiglio è di andare in taxi. I "petit taxi", così vengono chiamati dagli abitanti del posto, sono dappertutto e fermarli per strada è molto semplice. Per i trasporti, generalemente, ci si affida a loro per questioni di praticità che non hanno i mezzi pubblici. Così, saliti sul taxi ci avviamo verso Casablanca.

Consiglio: chiedete al taxi se può portarvi a Casablanca prima di salire e concordate il prezzo. Noi, in quattro, abbiamo concordato 300dirham (cioè circa 30€) andata e ritorno. 7€ a persona è, a mio parere, un prezzo davvero vantaggioso anche perché il taxi, essendo di Mohammedia, era a nostra completa disposizione anche per i vari spostamenti all'interno di Casablanca. 

La prima tappa è la zona dei Bazar. Fateci un salto, troverete di tutto: gioiellerie a buon prezzo, prodotti di pelletteria, prodotti per la cosmetica tra cui il rinomato oro del Marocco, l'olio d'argan. Alcuni di questi negozietti hanno una macchina per spremerlo proprio davanti ai vostri occhi e confenzionarlo sul momento.

Rircordate che per qualsiasi tipo di acquisto il prezzo va contrattato perché, come accade un po' ovunque, in molti pensano bene di far lievitare il prezzo davanti ad un turista che non conosce davvero il valore reale di quei beni in quel determinato contesto. Ma sappiate che la qualità di molti prodotti è veramente buona. Infatti proprio in quel bazar due miei amici hanno acquistato un set di borsoni di vera pelle e di ottima fattura a circa 80€. Il prezzo è davvero ottimo considerati i prezzi qui da noi a parità di qualità: sicuramente non meno di 130€ a borsone (non borsa eh! BORSONE!)

E dopo gli acquisti, sempre sul nostro petit taxi il cui conducente nel frattempo è rimasto con noi per tutta la passeggiata dandoci consigli e dritte in francese, ci si sposta alla volta della grande Moschea della città Hassan II. La notte è un vero è proprio gioiello di luci. 

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E' bene sapere che questa moschea è l'unica in tutto il Marocco al quale è consentito l'accesso ai visitatori di un'altra religione, se abbigliati secondo le regole del buon costume. Quindi non perdete questa occasione e prevedete di copritevi un po' di più se volete recarvi lì. Prima del porticato d'ingresso troverete un pannello che spiega come vestirsi per poter accedere al luogo sacro: pantaloni lunghi per gli uomini, gonne lunghe e niente pantaloni per le donne (anche se non ho capito se era il pantalone attillato o qualsiasi tipo di pantalone a non essere ammesso), spalle coperte per tutti e capelli sotto un velo per le donne.

Finita la gita a Casablanca, si torna a Mohammedia per la cena. Decidiamo di fermarci in una macelleria-panineria (molto frequenti, se ne vedono tantissime di questo genere) con una griglia all'esterno dove puoi scegliere il tuo pezzo di carne, salsiccia, hamburger o anche spiedini e cuocere il tutto alla brace. Fantastico! Nell'attesa abbiamo anche deciso di prendere la tradizionale zuppa marocchina, la harira, ricca e sostanziosa a base di carne e legumi (per lo più ceci), aromatizzata con numerose spezie (tra cui la curcuma che non può mai mancare!). Essendo molto comune costa davvero poco e la si trova davvero dappertutto. Il prezzo varia tra i 15 dirham e i 25 dirham (1,50-2,50€). 

Quinto giorno.

In partenza per Marrakech.

La mattina del quinto giorno ci avviamo verso la stazione dei treni per acquistare i biglietti e partire. Avevamo controllato gli orari il giorno prima sul sito ufficiale dei trasporti ferroviari marocchini, ONCF, che dal nome non può che ricodare quello dei trasporti francesi. Il sito è fatto bene, ti da anche la possibilità di acquistare il tuo biglietto online. Noi decidiamo comunque di prendere i biglietti alla stazione e optiamo per dei posti in seconda classe a 15€ a persona e i posti sono assegnati. Si tratta di un viaggio di 3 ore quindi il prezzo ci sta!

Il treno all'interno è a scompartimenti, un po' vecchio stampo insomma: corridoio piuttosto stretto su un lato e scompartimenti da otto posti ciascuno nel restante spazio. Mi ha ricordato tanto i vecchi film "Assasinio sull'orient express", "Polar Express", "Anastasia" e anche "Harry Potter" non appena ho visto passare il tizio con il carrello delle vivande. "Qualcosa dal carrello?" ed è subito cliché!

Tutto è climatizzato ma non vi è la possibilità di regolare né il flusso né la temperatura. Il viaggio è stato molto tranquillo, forse all'nizio non troppo essendo la cabina totalemente piena e i posti un po' più stretti rispetto ai nostri treni. Complessivamente, abbiamo viaggiato bene! Ammetto che forse la prima classe mi sarebbe piaciuta provarla, sono davvero curiosa di sapere che aspetto avessero i vagoni al loro interno. 

Arrivati a Marrakech si resta impressionati dalla nuova stazione dei treni. Bella, moderna e soprattutto molto pulita. Avendo prenotato una sorta di riad (tipici di questa città) su airbnb, il nostro oste ha provveduto a chiamare il suo transfer privato per venirci a prendere dalla stazione e portarci direttamente al nostro alloggio. Marrakech mi è subito piaciuta e ritengo sia una tappa obbligatoria per chi decide di intraprendere un viaggio in Marocco!

Cosa vedere a Marrakech?

In due giorni siamo riusciti a vedere davvero molte cose, non me lo sarei mai aspettata. Abbiamo seguito i consigli della nostra oste e si sono rivelati davvero utili!

Così subito dopo pranzo ci siamo incamminati verso il centro sino ad arrivare al Museo Dar Si Said, in origine residenza di un ministro da cui prende il nome, il cui nome ufficile è però Museo di Arte Marocchina. Per entrare occorre pagare un biglietto da 30 dirham (3 euro circa) e, sinceramente, ne valeva la pena.

Al suo interno troverete un'esposizione di oggetti legati all'artigianato e tantissimi tappeti e arazzi legati alla tradizione. Il museo si articola su due piani attorno a due corti interne molto belle e ricche di mosaici dalle mille texture diverse e coloratissime. 


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