Bologna è una regola

La mia esperienza a Bologna

“Bologna è una regola…” questo è il ritornello della famosa canzone di Luca Carboni; è una regola perché, a par mio è una delle più belle e movimentate città da visitare e da vivere.

Io stessa ho avuto occasione di sperimentarla durante la mia carriera universitaria come studente. È una città fantastica che regala tante emozioni proprio perché qui non ci sono regole (ovviamente nel rispetto della civile convivenza), è viva perché è piena di giovani e stranieri provenienti da tutte le parti del mondo. Ciò che la caratterizza e la rende unica è la presenza dei portici, che in totale la percorrono per circa 40 km. Deve ammettere che mi sono tornati utili più volte in caso di pioggia.

La città dei misteri

Bologna è una città piena di misteri, anche se non a tutti sono noti i suoi sette segreti : 

1. Le tre frecce: si tratta di tre frecce conficcate nel portico in Strada Maggiore, all’ingresso di Corte Isolani. A riguardo si narra una leggenda, secondo la quale tre briganti, intenzionati ad uccidere un signorotto bolognese, si sono distratti nel guardare una fanciulla nuda alla finestra, scagliando così le frecce nel portico.

2. Il muro dei sospiri (telefono senza fili): passando sotto le mura del voltone del palazzo del Podestà è possibile comunicare da un lato all’altro dei quattro angoli delle mura. Questo è dovuto alla particolare architettura del palazzo.

3. La finestrella sulla piccola Venezia: è situata in via Piella e si affaccia sul canale delle Moline, ricorda molto i canali veneziani.

4. Le tre scritte: “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”: si tratta di tre scritte latine il cui significato letterale è “Il pane è vita, il vino è allegria, la cannabis è protezione”, collocate in via Indipendenza, all’angolo con via Rizzoli, sotto la Torre Scappi.

5. Il Nettuno felice: si tratta del dito della statua di Nettuno, situata nella piazza davanti a Salaborse, che se visto da una certa prospettiva (una mattonella indica la posizione esatta), assomiglia ad un fallo in erezione.

6. Il vaso rotto sulla torre degli Asinelli: in cima ad essa infatti è situato un vaso rotto che simboleggia le qualità politiche di Bologna nella soluzione dei problemi. Agli studenti universitari, come gesto scaramantico non è consentito salirci prima della laurea.

7. La scritta “ Panum resis”: sul tavolo della sede dell’Alma Mater Studiorum a Palazzo Poggi si trova questa incisione, simbolo della città di Bologna, indica l’uso della conoscenza come base per ogni decisione.

 Altri luoghi di rilievo

Sicuramente una volta a Bologna non si può non visitare il portico di San Luca, considerato il più lungo del mondo, in esso si può ammirare il Santuario della Madonna di San Luca, considerato una meta di pellegrinaggio per venerare l’icona della Vergine con il bambino.

La Basilica di San Petronio, opera gotica, dentro alla quale si trova l’affresco con le storie dei Re magi del giudizio universale e nel quale il profeta Maometto viene collocato all’inferno.

È consigliato anche salire in cima alla Torre degli Asinelli in cui si può avere una buona vista della città, nella Torre Garisenda invece non è consentito l’accesso.

Da non perdere inoltre la visita al complesso delle sette chiese della Basilica di Santo Stefano.

La gastronomia

Altro motivo che la rende nota è la sua gastronomia. Infatti qui è possibile gustare cibi tipici della tradizione come le lasagne o i tortellini, oppure per chi è vegetariano come me entrare in osterie tipiche o pizzerie. Insomma non rimarrete di certo a stomaco vuoto.

Serate e intrattenimenti

Ci sono molte attività per giovani e non, come le serate Tandem per universitari e studenti erasmus, in cui è possibile fare pratica con diverse lingue e conoscere tanta gente nuova. È possibile anche trascorrere serate tranquille in compagnia di amici in pub e locali vicino a pizza Verdi (la zona universitaria) o terminare la serata in discoteca.