Gastronomia e tradizioni di Natale in Italia
Le vacanze di Natale si sono appena concluse. Giorni di festa, ore di sonno recuperate e meno stress hanno accompagnato questi giorni.
I giorni che precedono il Natale sono caratterizzati da una frenesia generale dovuta all’acquisto degli ultimi regali di Natale. Tutti di corsa nei negozi a trovare il regalo più adatto e ovviamente più economico (in tempi di crisi bisogna mettere in conto), ma molti alla fine (come i nonni) ricadono sempre nei soliti regali come pigiami e calzini che i nipoti odiano. Quali sono i regali più gettonati? Beh, per le ragazze palette di trucco, completi intimi, accessori come braccialetti e collane, vestiti. Ma in realtà ci sarebbero un’infinità di altri regali poco convenzionali e materiali come viaggi, percorsi SPA, il biglietto per un musical, ecc. A volte basta soltanto pensarci un po’ di più e il regalo è più semplice di quanto possa sembrare. Io quest’anno invece ho giocato d’anticipo e ho deciso di iniziare a comprare i regali giù un mese fa. E’ molto più facile e anche divertente scegliere i regali con tranquillità e senza fretta. La maggior parte, devo dire la verità,io li ho presi da internet perché c’è molta più varietà e originalità sul web.
Ma tornando alle tradizioni italiane del Natale dividiamo i tre giorni gastronomici “di fuoco”:
24 Dicembre, vigilia di Natale. Generalmente in Italia ed in particolare al sud, si usa mangiare pesce perché si dice che la Vigilia debba essere “magra” (anche se tutto è tranne che magra). Si comincia con un antipasto dei famosi frutti di mare crudi come cozze, vongole, gamberi e ricci (anche se ad alcuni di voi può far un po’ schifo mangiare ricci vi assicuro che mangiati con un po’ di pane caldo o abbrustolito sono ottimi). Poi si passa a spaghetti o risotto con frutti di mare, frutta e dolce. Per quanto riguarda il dolce, le nonne di Bari e provincia amano preparare le cosiddette “cartellate”, non sono altro che sfoglia (di farina,olio e vino bianco) unita su se stessa fino a formare una rosa, poi vengono fritte e infine si aggiunge una gran quantità di vincotto tiepido (che non è altro che mosto cotto). Il tutto termina qui, però vi posso assicurare che la nonna della mia ragazza però ama arricchire questo menu con vari piatti che lei non usa identificare come vere e proprie portate ma come “assaggini”, il che significa che finiamo per essere veramente pienissimi. Appena finito di mangiare, il tavolo da pranzo si trasforma in tavolo da gioco. C’è chi gioca a carte, chi a giochi da tavolo, chi a Tombola (che equivale al bingo ed è tipico dei paesi del sud Italia esclusivamente durante le feste natalizie). Tutto questo fino alle 24.00, quando nasce Gesù bambino e si organizza una piccola processione con tutti i membri della famiglia. Il più piccolo d’età porta in mano Gesù bambino con una candela e tutti gli altri lo seguono cantando “Tu scendi dalle stelle” fino a raggiungere la capanna del presepe dove viene deposto il bambinello. Finita la canzone ci si scambia gli auguri e il momento più aspetto dai bambini ha inizio, l’apertura dei regali. Devo dire che questo è uno dei momenti più veloci, nel giro di 5 minuti tutti hanno aperto i propri regali. In realtà, ad alcuni piace andare alla messa di mezzanotte che ,anche se abbastanza lunga, è una delle messe più belle perché ci sono molti cori e canzoni suggestive. Infine i più giovani escono a divertirsi con gli amici.
Tavola di Natale:
Cartellate:
25 Dicembre, Natale. In Italia, purtroppo o per fortuna, si mangia prima che in Spagna, quindi bisogna essere già svegli e pronti per il pranzo entro le 13.30. Se la sera precedente si è fatto molto tardi vi risulterà un po’ difficile. Comunque generalmente, se si è mattinieri, ci si veste “a festa” e si va prima a messa (per chi non ci è andato il giorno prima) e poi ci si incontra al bar con gli amici per fare un aperitivo. Successivamente si torna a casa della nonna, che ha passato tutta la mattinata a cucinare. Appena si entra si trova subito la tavola rossa piena di antipasti come canapè, piatti di salmone affumicato, insalata di polipo, ecc. Il primo piatto varia tra Lasagna, o pasta al forno o tagliatella alla bolognese. Il secondo è generalmente carne alla brace con contorno di patate. Poi frutta e immancabile caffè e il dolce tradizionale natalizio italiano: il Panettone, che è un impasto di brioche al quale si aggiungono frutta candita e uvetta. Se non vi piace questo ripieno, una variante del Panettone è il Pandoro che è più morbido e al suo interno non ha frutta candita ma è generalmente vuoto o ripieno di cioccolato o crema. Non è Natale senza il Panettone. In realtà anche in Spagna in questi ultimi anni si trova nei supermercati, io ci ho fatto caso da quando l’ho assaggiato per la prima volta in Italia. Se vi interessa provarlo potete trovarlo di marche italiane e non costa molto.
La tombola:
Dopo il pranzo che termina circa alle 16.00 (2 ore e mezza senza intervalli) si passa la serata continuando a giocare a carte o si va al cinema, dove è tradizione proiettare i cosiddetti “CINEPANETTONI”, ovvero film comici (in genere sono sempre gli stessi attori che li interpretano) con lo stesso format demenziale ogni anno che però sono sempre molto apprezzati.
26 Dicembre, Santo Stefano. E’ l’ultimo giorno delle festività natalizie e anche in questo giorno ci si riunisce tutti per pranzare tutti insieme. Questo giorno è invece dedicato alla verdura. Il piatto tipico meridionale sono i cosiddetti “cardi in brodo”. Sono verdure con brodo di carne mischiate a carne di vitello e uova. In realtà quindi non sono poi così tanto leggeri come la nonna della mia ragazza vuole far sembrare. Il secondo è invece carne con pomodoro e poi ancora frutta, caffè e una fetta di panettone.
Arrivare alla fine del terzo giorno è stato veramente devastante, direi quasi un’impresa impossibile. E pensare che in realtà non sono gli ultimi giorni di festa, perché mancano ancora Capodanno e l’Epifania (reyes magos).
Vi auguro buone feste e un felice Natale a tutti.
Auguri.
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Commenti (1 commenti)
Gunnar Carlstedt 10 anni fa
Emozionante e interessante da leggere su tradizioni alimentari italiane a Natale!