Il calore della Spagna
Palme....Spiaggia bianca...Acqua cristallina...Musica...Colori...Amore.
Viaggiare è vivere una cultura che non ci appartiene ma ci apparterrà, viaggiare è vivere più vite di quelle concesse.
Ho sempre pensato di non essere nata per vivere una sola vita, in un solo posto, una sola lingua, perchè marcare dei limiti?
Decisi di partire.
Avevo paura, non conoscevo nessuno, non ero mai stata ad Alicante, avevo studiato alle superiori lo spagnolo ma "sul campo" è tutta un'altra cosa, nonostante ciò il mio cuore scoppiava di adrenalina.
Atterrai ad Alicante il 19 gennaio alle 22.00, l'aereoporto è piccolo ma ben disposto e collegato.
Avvalendomi del "BuddyProgram" dell'università spagnola avevo preso contatti via facebook con una ragazza che gentilmente mi aspettava in aereoporto agli arrivi.
Insieme siamo andate alla residenza universitaria Europa House, passata la notte iniziò la mia meravigliosa avventura.
Sorvolando sugli aspetti universitari che sono ottimali con grandi spazi di studio, uffici e personale efficente, professori cordiali e preparati, posso affermare che Alicante è la meta ideale per chi come me voleva completamente tuffarsi in un'altra vita.
La prima settimana ero già piena di amici, ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte d'Europa, tutti uniti nel sano divertimento.
Alicante è piena di disco bar, discoteche e le strade di notte sono colorate di centinaia di giovani che ridono e ballano con questa musica che si propaga per ogni dove.
Prendendo il tram o il bus, sempre puliti, in orario e sorvegliati, si raggiunge il centro di Alicante (della festa) in 15 minuti scarsi.
Il Barrio, Castanos e il porto sono le tre principali zone di festa.
Ad ogni passo Pprr (pr) sulla ventina ti fermano per offrirti chupitos in qualche disco pub, le discoteche hanno un costo di massimo 15 euro.
Il tempo libero di passa a zonzo per negozi, al mare o nei grandi centri sportivi di giorno, e nelle strade di notte.
La musica è una costante perenne così come il sole.
A gennaio troviamo un minimo di 22°.
Fare amicizia è molto semplici, le persone di ogni fascia d'età sono molto espansive e socevoli.
Una cosa che mi lasciava perplessa era che chiunque ti chiede il numero dopo soli 5 minuti di conoscenza. Hanno tutti molta voglia di aggregazione, è un pò come vivere in una città dove i "padroni" sono i giovani studenti.
Io personalmente decisi di immergermi nella Spagna, con i suoi figli con la sua cultura molto variopinta.
I miei migliori amici sono stati (e sono) una Sevillana che mi insegno i colori più gitani e folcloristici del sud, con il suo accento particolare, i suoi profumi speziati dovuti all'influenza araba, una danza simile al Flamenco ma ancora più energico e marcato;
Una ragazza di Teruel, paese a nord di Valencia, sulle montagne, con le sue espressioni "montanare", cibi tipici mooolto calorici di carne e affettati;
Un ragazzo di Alcoy che mi ha fatto scoprire la festa di Moros y Cristianos, bevendo granita al limone caffè e rum in un secchiello ammirando l'enorme sfilata di carri allegorici, mi ha aperto le porte di casa sua dove la mamma, ogni domenica, mi preparava piatti tipici come la paella valenciana.
Dopo un paio di mesi che vivevo in Spagna, mi hanno diagnosticato un tumore che ho dovuto operare d'urgenza all'ospedale di Alicante,
i miei amici spagnoli e le loro famiglie sono stati sempre presenti, in ogni momento prima e dopo l'operazione.
Mai e ripeto MAI mi sono sentita sola.
Ho trovato una nuova famiglia che mi manca ogni giorno, torno spesso ad Alicante da loro.
Il mio consiglio è ANDATE e vivete ogni giorno a CUORE APERTO...
non dimenticando gli esami!!!!!!!!!!!
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